Non è uno dei capolavori di Carné ma èa suo modo un film che solo Carné poteva dirigere. Splendida l'ambientazione nei bassifondi della città francese, dove di notte v'è tutto un brulicar di vita ignota a chi vive di giorno. Fra questa vita, silenzioso e implacabile, si aggira il Destino, che a tutti assegna il prprio ruolo. C'è molto di Prèvert nel film, a cominciare da due sue poesie portate in musica: "Les enfants qui s'aiment" e, soprattutto "Les feuilles mortes", canzone da allora legata indissolubilmente al nome di Montand. Splendide le musiche di Kosma. Non è il massimo, ma quali atmosfere, ragazzi!