Opera che trova il suo punto forte nella regia del grande John Ford, ma che si giova anche di una storia avvincente, molto ben sceneggiata, e di un ottimo cast corale.
Si tratta essenzialmente di un film d'avventura che vuole fornire un piacevole intrattenimento, tuttavia si possono individuare delle tematiche alquanto impegnative ed elevate, tra cui spicca quella della contrapposizione tra la legge dell'uomo e quella della natura, o divina. La prima viene incarnata dal Governatore della colonia, interpretato dall'ottimo Raymond Massey; questo personaggio mi ha riportato alla mente quello dell'inflessibile ispettore Javert de "I Miserabili" di Victor Hugo, che probabilmente ha proprio ispirato il personaggio, tante sono le analogie. La legge della natura è invece simboleggiata dall'uragano: a dispetto del titolo della pellicola, questo eccezionale elemento fa la sua comparsa in scena solo nella parte finale del film, sicché non può dirsi che questo appartenga al genere catastrofista. L'uragano riveste comunque un ruolo centrale nell’opera: sul piano narrativo costituisce un elemento centrale della sceneggiatura, un evento che irrompe sulla scena stravolgendo le dinamiche viste sin lì; sul piano cinematografico, offre a Ford l’occasione per realizzare una mirabile messa in scena, con riprese davvero impressionanti e sequenze eccezionalmente suggestive, che esaltano le capacità tecniche del grande regista. Senza dubbio questo è l'elemento della pellicola che più degli altri la distingue ed al contempo la valorizza nel suo complesso.
Come detto il film conta anche su una storia interessante, che viene narrata in modo molto scorrevole e piacevole da seguire. L'elemento che più favorevolmente colpisce è l'elevato numero di personaggi, che serve a rendere vivace la narrazione.
Tale caratteristica offre la possibilità di schierare un nutrito cast corale che, oltre al già menzionato Massey, contempla attori di indiscusso talento come Thomas Mitchell, nella parte del dottore un po' filosofo; Mary Astor che fa la moglie del Governatore; il vecchio C. Aubrey Smith nell’intensa parte del parroco dell’isola; poi ancora John Carradine a suo agio nei panni dello spietato aguzzino e Jerome Cowan nei panni del capitano di vascello. I ruoli dei due indigeni protagonisti della storia sono assegnati a Dorothy Lamour e John Hall, con la prima che risulta più credibile nelle vesti della bellezza caraibica, mentre Hall non ha proprio le fattezze degli appartenenti a quell’etnia, ma sfoggia comunque una notevole prestanza atletica che gli permette di ben cavarsela nelle numerose scene d’azione in cui è impegnato il suo personaggio.
Ottimi effetti sonori.
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