All That She Wants

In seguito all'improvvisa scomparsa di sua madre, psicologicamente instabile, Coralie si ritrova sola con il padre in un piccolo villaggio di campagna nel Québec. Fragile, tormentata, scura in volto, la ragazza vaga attraverso un paesaggio rurale dove il tempo sembra essersi fermato. Si isola per riflettere, parla di rado. Suo padre, anch'esso perseguitato dall'assenza della moglie, è incapace di aiutarla. Non riuscendo a sopperire ai bisogni della famiglia, l'uomo spinge involontariamente la figlia sulla strada della prostituzione. Nella sua routine - nient'altro che una lunga serie di fantasticherie - Coralie incontra una banda di giovinastri armati, due prostitute russe e Pierrot, un ex detenuto segretamente innamorato di lei che abita nel suo palazzo. Tutti questi personaggi sono consumati dal disagio e convivono con difficoltà in questo scenario anonimo. La povertà, la violenza di un mondo governato dagli uomini e l'assenza di una figura materna generano una sofferenza che la giovane Coralie, costantemente in cerca di soluzioni e di una nuova vita, fatica a sopportare. Girato in bianco e nero, Elle veut le chaos riserva una grande importanza alla fotografia. La cura delle inquadrature, i lenti carrelli, le luci contrastate, il bianco e nero mettono in evidenza sia gli abitanti del villaggio che la natura. Quest'ultima va oltre la funzione decorativa assurgendo a un ruolo centrale e rivelando la solitudine dei personaggi, già di per sé introversi, il cui linguaggio (un rustico dialetto del Québec) sembra isolare ulteriormente dal resto del mondo.