La melodia del mondo

Ottima l'idea di partenza: ogni uomo, ogni donna, ogni bambino, compiono nelle stesse ore, in tutte le latitudini, gesti identici e analoghi, qualunque sia il colore della loro pelle. Attingendo nella filmoteca delle attualità e dei documentari dell'UF A, Ruttmann seppe mettere insieme certe sequenze (come, per esempio, quella del nuoto e dei tuffi) con un'arte e un brio veramente affascinanti. Il film, che produsse una certa sensazione agli inizi del parlato, è oggi ancora interessante, anche se gli nuocciono la pedanteria della sceneggiatura, che cataloga con eccessiva precisione certe parti (il risveglio, la pulizia mattutina, la colazione, gli esercizi ginnastici, ecc.). Per poter sonorizzare questo montaggio di pezzi di film muto, fu necessario aggiungere una nuova immagine a ogni due (per passare da 16 a 24 immagini). Ne risultò una distorsione, a volte urtante dei vari movimenti.
Da Dizionario dei film, Firenze, Sansoni, 1968