
Anno | 2007 |
Genere | Azione |
Produzione | Corea del sud |
Durata | 106 minuti |
Regia di | Im Kwon-Taek |
Attori | Jo Hyeon-jae, Oh Jung-hae, Oh Seung-eun, Ryoo Seung-yong . |
MYmonetro | 3,00 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 20 dicembre 2016
Dong-ho abbandona la propria famiglia e inizia un viaggio alla ricerca di se stesso e di un amore impossibile.
CONSIGLIATO SÌ
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Dong-ho abbandona il padre e la sorella (adottiva) Song-hwa per condurre la propria vita. Il ricordo di Song-hwa, e l'amore impossibile che li lega, sono fortissimi, e Dong-ho si strugge vagando alla ricerca di se stesso e della sorella.
Beyond the Years è allo stesso tempo sequel e parallelo di Seopyonje girato dal regista coreano nel 1993. Le atmosfere liriche, i paesaggi, il tempo che scorre sono il centro di un film che è un viaggio nell'anima e nell'amore. Il protagonista è un vagabondo che idealizza la sorella, presenza sospesa eterea, origine della narrazione, che accompagna lo spettatore all'astrazione per condividere questa filosofia di vita e di pensiero. I temi affrontati divengono quindi assoluti, e il dolore, la sofferenza, il sacrificio, l'eternità non sono resi in concreto, e fanno parte di questo cammino. In aggiunta, fondamentale nell'economia della storia è l'elemento musicale. La musica tradizionale e quella Pansori (espressione in note di dolore e sofferenza) scandiscono tutto il lungometraggio, e divengono voce narrante sia dei sentimenti di Dong-Ho, sia della natura che lo circonda. La mano di Im Kwon-taek, ormai settantenne, si vede proprio in questo compendio di tematiche rappresentative del suo cinema, innalzate all'assoluto, come se volesse riassumere la propria carriera.
Il percorso di Beyond the Years sfiora la metafisica prendendo spunto dalla storia, creando sicuramente complessa la visione allo spettatore, che deve immergersi in questo mondo parallelo per subirne il suo fascino estremamente orientale.
"Souvenir" : l'aboutissement d'un parcours en cent films Prétendre que pour son centième film le cinéaste sud-coréen Im Kwon-taek, 72 ans, aurait réussi une oeuvre synthèse, une méditation rétrospective sur son art, qu'il aurait affirmé une volonté de boucler une recherche entreprise il y a de nombreuses années, pourrait relever du lieu commun critique.