Trafitti da un raggio di sole

Film 1995 | Commedia, 90 min.

Anno1995
GenereCommedia,
ProduzioneItalia
Durata90 minuti
Regia diClaudio Del Punta
AttoriCecilia Dazzi, Francesco Dominedò, Lola Pagnani, Carlo Mucari .
Uscitamercoledì 28 giugno 1995
DistribuzioneEffetto Film
MYmonetro 2,67 su 0 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Claudio Del Punta. Un film con Cecilia Dazzi, Francesco Dominedò, Lola Pagnani, Carlo Mucari. Genere Commedia, - Italia, 1995, durata 90 minuti. Uscita cinema mercoledì 28 giugno 1995 distribuito da Effetto Film. - MYmonetro 2,67 su 0 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Condividi

Aggiungi Trafitti da un raggio di sole tra i tuoi film preferiti
Riceverai un avviso quando il film sarà disponibile nella tua città, disponibile in Streaming e Dvd oppure trasmesso in TV.



Accedi o registrati per aggiungere il film tra i tuoi preferiti.


oppure

Accedi o registrati per aggiungere il film tra i tuoi preferiti.

Consigliato nì!
2,67/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA
PUBBLICO 3,33
CONSIGLIATO NÌ
Scheda Home
News
Premi
Cinema
Trailer

Recensione di Tullio Kezich

A chi raccoglie testimonianze sulla storica inaugurazione della Moschea romana di Monte Antenne, si può suggerire di dedicare una scheda al film Trafitti da un raggio di sole di Claudio Del Punta. Siamo agli antipodi dell'atteggiamento di ostilità espresso nel rosario riparatore di Irene Pivetti; e infatti le disponibili sgallettate Deborah e Fabiola più che verso l'integralismo, sembrano orientate verso l'integrazione. Nel senso di lasciarsi attrarre dalla cultura del Corano apprezzandone gli esotismi (il narghilé, le lezioni di danza del ventre) e i fascino di un bruno musulmano dell'Ambasciata tanto più tenero, poetico e melodioso di certi italioti ruspanti. Sconcertante quando, secondo i canoni della sua religione, lasciando il letto di Deborah il giovanotto vorrebbe passare in quello di Fabiola; e dispostissimo a sposarle tutte e due. Forte fra l'altro di un portafogli ben fornito di bigliettoni e carte di credito, che agli occhi delle ragazze aumentano ironicamente il fascino dell'Islam.
Questo del semi-esordiente Del Punta è un bizzarro filmetto condizionato dal più totale poverismo (si parla, ma sembra impossibile, di un budget da 90 milioni), girato in sedici millimetri e gonfiato. Il titolo messo al plurale, è uno dei tre versi della più famosa poesia di Salvatore Quasimodo, Ed è subito sera, che ha folgorato tre generazioni. Proprio quel verso sceglie l'aspirante scrittore Leo per intitolare il racconto ispirato alla breve amicizia con il pugile Totò su una spiaggia dell'isola d'Elba. Mentre Leo, in volontario esilio dalla società, si cimenta con i modelli di Dostoevskij e Bukowski, per finire in basso a sfogliare riviste pornografiche a scopo di masturbazione, Totò si estenua in bestiali sforzi di allenamento per incontri in cui lo mandano al tappeto. Per darvi un'idea di come è girato il film, si vede la macchina con Leo e Totò che parte verso uno di questi match al suono delle fanfare trionfalistiche di Rocky; poi la si vede mestamente tornare. Tutto il resto lo spettatore deve immaginarselo; e deve immaginare quanto di simili ellissi si deve ad una scelta stilistica del regista e quanto alla impossibilità di filmare la palestra affollata e il ring. L'anello di congiunzione, labile, fra i capitolo dell'Elba e quello della Roma mediorientalizzante è l'apparizione sulla spiaggia di Deborah, morosa di Totò e concupita da Leo, con conseguente rottura dell'amicizia. Sapremo nel secondo tempo che Deborah ha piantato il suo pugile e si è trasferita a Roma dove lavora come estetista.
A questo punto il film abbandona la rarefatta drammaturgia a due o tre voci e si orienta verso il genere «carnet de notes», con qualche ricordo di Agnes Varda o della cecoslovacca Vera Chytiova nel seguire la sarabanda della coppietta femminile. Da rigorosamente chiusa, la sceneggiatura si fa aperta in tutte le occasioni, con personaggini gustosi: primo il maturo coreografo egiziano per cui la danza del ventre rimane un rito sacrale che gli occidentali involgariscono con morboso erotismo. Al quale il film ogni tanto colpevolmente si appiglia. Bisogna dire che Lola Pagnani (Fabiola) sfrutta bene le doti di venustà nei contorcimenti del ballo esotico; e Cecilia Dazzi (Deborah), con la sua disinvoltura e il musetto simpatico, potrebbe trovare nel cinema ulteriori gradevoli occasioni.
Da Il Corriere della Sera, 8 luglio

Sei d'accordo con Tullio Kezich?
Powered by  
Vai alla home di MYmovies.it
Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati