Titolo originale | Ringu 2 |
Anno | 1999 |
Genere | Horror |
Produzione | Giappone |
Durata | 95 minuti |
Regia di | Hideo Nakata |
Attori | Miki Nakatani, Hitomi Satô, Kyoko Fukada, Fumiyo Kohinata, Kenjiro Ishimaru Rikyia Otaka, Nanako Matsushima, Daisuke Ban. |
MYmonetro | 2,00 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
Esistono due tipi di sequel: quelli che hanno senso di esistere e quelli che non lo hanno. Visto il meritato successo del primo Ringu (condizione necessaria ma non sufficiente) prendiamo per buono che questo sequel abbia senso di esistere. Anche tra i sequel che hanno senso di esistere esistono due tipi di sequel: quelli che cercano di vivacchiare di rendita dall'episodio precedente e quelli che stanno in piedi da soli. Ringu 2 appartiene alla prima categoria. Ma tra i sequel che provano a vivere di rendita esistono ancora altri due tipi di sequel: quelli che onestamente si limitano a vivere di rendita e quelli che cercano di non farsi "beccare". Ringu 2 appartiene alla seconda categoria.
Si riprende da dove era finita la puntata precedente e tutti continuano a interrogarsi sulla famosa cassetta (sì, quella che dopo una settimana muori): "ma come mai, ma come sarà possibile che, ma sarà vero che". Questo riassume metà del film. Dopo aver analizzato il fenomeno, uno scienziato anticonformista, convinto di aver trovato una spiegazione e una relativa soluzione, tenterà di porre fine alla copiosa catena di morti. Le scene horror si contano sulle dita di una mano (a cui sono state amputate 2 dita...) ma ciò è di per sè poco significativo; se aggiungiamo però che si vede "troppo" ma nei momenti sbagliati la situazione comincia a diventare allarmante. Si toccano purtroppo in questo senso picchi che non vanno lontano dal ridicolo. I pochi sussulti genuini sono creati da reminescenze stimolate dalle ambientazioni, le stesse del primo film, e più che brividi sono ricordi di brividi provati in passato. Un cinema che ci aveva abituato all'orrore suggerito si prodiga nel tentativo di spiegare con raziocinio ogni fenomeno anomalo, facendo parecchi passi indietro nell'ingarbugliarsi in teorie para-scientifiche paragonabili per ingenuità ai primi horror della Universal: peccato che fossero gli anni '30. A questo punto risulta addirittura superfluo sottolineare che i primi "cinque settimi" del film scorrano con una lentezza paranormale e assolutamente non funzionale. Un prodotto poco ispirato di un regista che pur confermando le proprie capacità formali sorprende in negativo nel presentare un risultato inconsistente. I giapponesi sono da sempre famosi per "sapere quando ci si deve fermare", ma, si sa, generalizzare è sempre sbagliato. Qualcosa si salva, ma è veramente troppo poco.
Tutti i sequel di grossi successi puzzano di operazione commerciale: questo emana un olezzo insopportabile.
RING 2 disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
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€4,99 | – | |||
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Ring 2 è la dimostrazione che Hideo Nakata (autore di Ringu e Ringu 2 e dello strepitoso Dark Water) è davvero un maestro. Non solo (ri)costruisce le atmosfere raccapriccianti e livide dell’originale, trasferendole nell’Oregon, con una serie di varianti azzeccate, ma soprattutto riesce nella missione impossibile di realizzare un ottimo remake hollywoodiano di un suo cult.