Ennio Flaiano
Scopo di film come il Macbeth di Orson Welles è verosimilmente quello di esportare la interpretazione di un testo famoso, controllata da lunghe esperienze. Allo stesso titolo, noi esportiamo dei Rigoletti e delle Traviate che, con sorprendente attenzione critica, vengono seguiti e discussi nei paesi dove non abbondano. Forse la differenza è in questo: che le nostre opere sono sempre teatro filmato mentre lo stesso non si può dire dell’Amleto di Olivier e anche di questo Macbeth, dove si sente da parte degli autori lo sforzo di uscire dal palcoscenico, di adattare un testo al linguaggio cinematografico, dove insomma l’opera più che di semplicistica trasposizione è di regia, cioè di invenzione, di gusto, di responsabilità. [...]
di Ennio Flaiano, articolo completo (4650 caratteri spazi inclusi) su 24 marzo 1951