Giuseppe Marotta
Ecco luglio. L'abbiamo voluto. Nel Settentrione piove ancora, ma qui nel Sud le ore pendono come grappoli di fuoco. Nelle redazioni dei giornali ognuno piglia dall'archivio l'espressione, o come volete chiamarla, “esodo estivo”, e la manda in tipografia. Noi ci guadagniamo il pane con le frasi fatte: ma anche l'estate ha un che di agevole, di prefabbricato, di usuale. Guai se non ci fosse qualche vero poeta ad inventare il mondo e l'uomo e Dio... sbadiglieremmo continuamente... abitiamo, qua, in una ragnatela di solaio. [...]
di Giuseppe Marotta, articolo completo (10158 caratteri spazi inclusi) su 1960