Albakiara |
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Un film di Stefano Salvati.
Con Laura Gigante, Davide Rossi, Raz Degan, Alessandro Haber, Ivano Marescotti.
continua»
Commedia,
durata 93 min.
- Italia 2008.
- Mikado Film
uscita venerdì 24 ottobre 2008.
- VM 14 -
MYMONETRO
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Un' iperbole dello sballo da vedere e meditare
di marco.vittorio.defilippis@gmail.comFeedback: 852 | altri commenti e recensioni di marco.vittorio.defilippis@gmail.com |
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lunedì 19 novembre 2018 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Un film impressionante, efficace, a mio parere abbastanza ben fatto. La protagonista, Chiara, brava, ma migliorabile. La macchina per scrivere scandisce i momenti della storia e i suoi meccanismi indicano una certa meccanicità delle conseguenze delle azioni dei protagonisti. La droga porta solo morte. Una parte dei giovani (che nel film viene assolutizzata, come esistessero solo quelli sbandati e fatti) viene qui rappresentata come quella che vive solo se si fa piste di coca, fa sesso da primato e balla sfrenatamente in discoteca. A scuola l'ignoranza della protagonista viene calcata un po' troppo, anche se è mia esperienza personale che purtroppo una parte dei giovani adolescenti è così veramente. Il film esagera volutamente nel mettere in scena sesso, droga, delinquenza, rock e violenza come a dire che sono realtà giovanili legate tra loro e che hanno un solo epilogo: la morte. È mia esperienza personale che una parte (non so in che misura) dei giovani non sa perché viva. Vive perché è viva e non sa che fare della vita. Imita goffamente il mondo degli adulti senza conoscerne le regole che lo governano e ne rimangono schiacciati, non si fanno domande e se queste sorgono, evitano di dar loro risposte. In questo film i giovani si lasciano scivolare la vita addosso, finché muoiono, o ammazzati, o in un incidente d'auto. La professoressa di Chiara rivede il filmino che ha girato mentre ella le racconta, vantandosi e ridendo, una sua avventura sessuale. Le lacrime sul volto della professoressa, ci dice il regista, esprimono quanto la giovane non abbia capito nulla della vita. Perché? Forse perché noi che avremmo dovuto spiegarglielo non lo abbiamo fatto? Oops … L'unica “sana” è la sorella di Chiara, mentalmente dissociata, che vive di allucinazioni. Rifiuta il mondo di Chiara chiudendosi nei suoi quadri e, alla fine, cerca di avvertire Chiara della disgrazia che sta per abbattersi su di lei, perché ha una percezione extra-sensoriale, ma non ci riesce. Il film, anche se un po' spiccio e, qualche volta, rozzo, va visto e meditato. Per chi piace Vasco Rossi, c'è una bella colonna sonora, che commenta e accompagna tutto il film.
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