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Mike Regan è un imprenditore di successo e vuole lanciare una nuova app per prenotare i voli sui suoi aerei privati e quelli di altre compagnie come la sua. Un problema informatico lo spinge ad assumere un tecnico, Ed Porter, che gli sistemerà anche casa sua che ha problemi di connettività in rete. Costui però si interessa a Kaitlyn, sua figlia che sembra ricambiare l’interessamento. Ed si intromette troppo nella vita di famiglia e Mike lo allontana da casa sua e dall’azienda. Questo non piace a Ed che si impossessa della tecnologia di casa Regan e inizia a perseguitare la famiglia. Un buon giallo che aumenta la tensione man mano che procede, molto linearmente, senza colpi di scena, ma con un’adeguata progressione della vicenda che aumenta la suspence, via via crescente. Per gli amanti del genere val la pena vederlo, se non altro per il problema che fa da fil-rouge a tutto il film: siamo al sicuro noi dell’era ipertecnologica? Emblematica la macchina del caffè, protagonista di due scene significative. Emblematico il fatto che persone psichicamente labili possano regolarmente possedere una pistola. La regia mette bene in chiaro anche questo tema. Interessante che come status-symbol del benessere economico venga messa in scena una Maserati.
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