Lui è tornato |
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Un film di David Wnendt.
Con Oliver Masucci, Fabian Busch, Christoph Maria Herbst, Katja Riemann.
continua»
Titolo originale Er Ist Wieder Da.
Commedia,
durata 116 min.
- Germania 2015.
- Nexo Digital
uscita martedì 26 aprile 2016.
MYMONETRO
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Ritorno al Passato
di Giulio VivoliFeedback: 2837 | altri commenti e recensioni di Giulio Vivoli |
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sabato 7 maggio 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
TEMA DI LUI E’ TORNATO
Lui è il Fuhrer Adolf Hitler in persona, il quale, ancora vestito con il cappotto e la divisa indossati l’ ultima notte del 30 aprile 1945 nel bunker della Cancelleria, si risveglia ammaccato e confuso tra gli arbusti di un giardino nella Berlino del 2014, in cerca di riferimenti del suo mondo ormai scomparso; saranno un bizzarro giornalaio e un regista televisivo in caccia di scoop ad aiutarlo a reinserirsi nella nuova realtà. Per questo film che è un po’ commedia surreale, un po’ satira politica e in parte documentario a sfondo sociologico, il regista David Wnednt vuole portare a termine l’esperimento di far resuscitare il più pericoloso dittatore del Novecento e provarlo ad inserire nel contesto socio-politico attuale, per registrare le reazioni del popolo tedesco: e così vediamo un Hitler spaesato passeggiare per le strade di Berlino, posando per scatti fotografici con turisti incuriositi e ricevendo applausi e insulti dalla gente comune; oppure visitare i circoli politici del neo partito nazional-socialista e trovarli insulsi e senza ideologie all’altezza; fino a diventare prima una star di un talk show televisivo, poi attore di un film sulla sua stessa figura. In questa sorta di film-inchiesta che resiste alla facile tentazione della banale parodia grottesca, Hitler viene gradualmente spogliato degli abiti nazisti e dei lati folli e criminali della sua ideologia, umanizzato e ripulito, reinserito e riabilitato, mantenuto solo nel suo piglio autoritario e carismatico. Con una riflessione finale amara ma realistica: egli non può morire, perché l’ombra ingombrante del suo passato ancora aleggia nella coscienza del popolo tedesco; e il presente sentimento neo-xenofobo e anti immigrazione fatto di nuovi fili spinati e muri ai confini dell’Europa riattualizza in un diverso contesto il senso e la portata della propaganda nazista. Sceneggiatura discontinua a volte sciatta e una qualità complessiva non elevata: una grande idea che avrebbe meritato una realizzazione con talento e qualità superiori. Curioso.
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