Il caso Paradine |
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Un film di Alfred Hitchcock.
Con Gregory Peck, Charles Laughton, Ann Todd, Alida Valli.
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Titolo originale The Paradine Case.
Drammatico,
b/n
durata 125 min.
- USA 1947.
MYMONETRO
Il caso Paradine
valutazione media:
3,02
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Passione e Sentimento ...alla Hitchcockdi gianleo67Feedback: 61482 | altri commenti e recensioni di gianleo67 |
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sabato 7 aprile 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
La giovane e bellissima moglie di un ricco generale in pensione viene accusata e processata per l'omicidio del marito morto per avvelenamento. Assume la sua difesa un brillante e ammogliato penalista che si innamorera' di lei. Seguono crisi coniugale e un processo ricco di colpi di scena.Melodramma giudiziario di geometrica precisione attraversato da una sotterranea vena di erotismo che come un fiume carsico erode la superfice delle apparenze per emergere impetuoso nell'epilogo della storia. Hitchcock dimostra una mirabile capacità di sviluppare una simmetria prospettica nell'alternanza dei sentimenti in campo con un doppio gioco delle parti nel rapporto tra le due coppie di caratteri principali che imprimono una deriva di ineluttabilità alla vicenda umana e processuale. Raffinata la caratterizzazione delle psicologie attraverso le pulsioni ed i sentimenti contrastanti che si sviluppano attorno alla figura ambigua e affascinante della protagonista (una 'Maddalena' peccatrice e insieme redentrice: nella scena finale salva il nome del suo amante suicida condannando se stessa). Il film soffre di alcuni eccessi nella verbosità del dibattimento processuale e di qualche concessione di troppo al melodramma, tuttavia conserva una viscerale forza nella struttura portante dello script e nella usuale abilita' registica della messa in scena. Memorabili alcune sequenze: il ritratto icastico della signora Paradine che campeggia sul capezzale della sua stanza da letto come l'altare erotico di una inquietante e crudele Dea dell'Amore (ricorda il fascino perverso della stanza di 'Rebecca'); i passi di Latour attorno al banco degli imputati che costituiscono una inappellabile stereofonia di colpevolezza e di condanna; la finta cedevolezza della signora Keane come sottile strategia per salvare il legame coniugale con il marito; la crudeltà misogina del lascivo giudice Horfield che annuncia alla moglie la condanna dell'imputata alla pena capitale. Il cast è di buon livello con un Gregory Peck forse un po' statico e una superlativa Ann Todd. Spicca su tutti il perfido cinismo di un magistrale e sornione Charles Laughton. Passionale.
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