davide di finizio
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martedì 15 giugno 2010
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giallo o melodramma?
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Il caso Paradine è la prova lampante di come anche un genio del cinema può diventare convenzionale, quando è costretto a sfornare un'opera non voluta e soggetta a notevoli limitazioni. E' la storia dell'avvocato Anthony Keane (un G. Peck decisamente sottotono) che si trova ad affrontare la causa più problematica della sua carriera: difendere la fredda e fatale Maddalena Paradine dall'accusa di aver ucciso il marito. L'indagine progredisce, parallelamente al graduale disfacimento del protagonista, che da ideale difensore della verità e della giustizia si converte in innamorato dell'assistita, in un percorso psicologico che ha, rispetto alle note capacità introspettive del regista, del risibile e dell'inverosimile.
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Il caso Paradine è la prova lampante di come anche un genio del cinema può diventare convenzionale, quando è costretto a sfornare un'opera non voluta e soggetta a notevoli limitazioni. E' la storia dell'avvocato Anthony Keane (un G. Peck decisamente sottotono) che si trova ad affrontare la causa più problematica della sua carriera: difendere la fredda e fatale Maddalena Paradine dall'accusa di aver ucciso il marito. L'indagine progredisce, parallelamente al graduale disfacimento del protagonista, che da ideale difensore della verità e della giustizia si converte in innamorato dell'assistita, in un percorso psicologico che ha, rispetto alle note capacità introspettive del regista, del risibile e dell'inverosimile. Il finale colpisce, non per il brillante esito della vicenda, bensì per l'assenza di un colpo di scena che venga almeno a controbilanciare la mancanza di brio e di fantasia che percorre l'intera pellicola. Lento e prolisso, Il caso Paradine è il meno hitchcockiano dei film del regista, talmente brutto in alcuni tratti da essere (per fortuna!) un caso isolato nella sua alluvionale ed eccellente produzione. Relativamente più scorrevole la prima parte, quando l'indagine sembra seguire i binari più consoni all'autore e inganna lo spettatore nell'attesa di un dunque che non arriverà mai. Davvero insopportabile la seconda che, sfociando in un pesante dramma giudiziario, mette a dura prova anche i fans più accaniti. Occorre però scagionare il buon Hitch che, pressato dal suo produttore, costretto a scritturare nel ruolo della protagonista l'affascinante (ma qui veramente inespressiva) A. Valli, non confortato certo dal resto del cast penoso, di cui si salva soltanto l'inquietante Laughton, nel ruolo del giudice Horfield, non potè dare il meglio di sè e sacrificò buona parte della sua inventiva e della sua generalmente inarrivabile originalità. Degna di menzione comunque la chicca finale, in cui il serioso Anthony è invitato dalla moglie a radersi. Quasi un'autoironia, con cui l'astuto regista sbeffeggia un film che si prende troppo sul serio e che dimostra, nonostante le costrizioni, come l'ombra del genio sia in ogni caso presente.
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gianleo67
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sabato 7 aprile 2012
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passione e sentimento ...alla hitchcock
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La giovane e bellissima moglie di un ricco generale in pensione viene accusata e processata per l'omicidio del marito morto per avvelenamento. Assume la sua difesa un brillante e ammogliato penalista che si innamorera' di lei. Seguono crisi coniugale e un processo ricco di colpi di scena.Melodramma giudiziario di geometrica precisione attraversato da una sotterranea vena di erotismo che come un fiume carsico erode la superfice delle apparenze per emergere impetuoso nell'epilogo della storia. Hitchcock dimostra una mirabile capacità di sviluppare una simmetria prospettica nell'alternanza dei sentimenti in campo con un doppio gioco delle parti nel rapporto tra le due coppie di caratteri principali che imprimono una deriva di ineluttabilità alla vicenda umana e processuale.
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La giovane e bellissima moglie di un ricco generale in pensione viene accusata e processata per l'omicidio del marito morto per avvelenamento. Assume la sua difesa un brillante e ammogliato penalista che si innamorera' di lei. Seguono crisi coniugale e un processo ricco di colpi di scena.Melodramma giudiziario di geometrica precisione attraversato da una sotterranea vena di erotismo che come un fiume carsico erode la superfice delle apparenze per emergere impetuoso nell'epilogo della storia. Hitchcock dimostra una mirabile capacità di sviluppare una simmetria prospettica nell'alternanza dei sentimenti in campo con un doppio gioco delle parti nel rapporto tra le due coppie di caratteri principali che imprimono una deriva di ineluttabilità alla vicenda umana e processuale. Raffinata la caratterizzazione delle psicologie attraverso le pulsioni ed i sentimenti contrastanti che si sviluppano attorno alla figura ambigua e affascinante della protagonista (una 'Maddalena' peccatrice e insieme redentrice: nella scena finale salva il nome del suo amante suicida condannando se stessa). Il film soffre di alcuni eccessi nella verbosità del dibattimento processuale e di qualche concessione di troppo al melodramma, tuttavia conserva una viscerale forza nella struttura portante dello script e nella usuale abilita' registica della messa in scena. Memorabili alcune sequenze: il ritratto icastico della signora Paradine che campeggia sul capezzale della sua stanza da letto come l'altare erotico di una inquietante e crudele Dea dell'Amore (ricorda il fascino perverso della stanza di 'Rebecca'); i passi di Latour attorno al banco degli imputati che costituiscono una inappellabile stereofonia di colpevolezza e di condanna; la finta cedevolezza della signora Keane come sottile strategia per salvare il legame coniugale con il marito; la crudeltà misogina del lascivo giudice Horfield che annuncia alla moglie la condanna dell'imputata alla pena capitale. Il cast è di buon livello con un Gregory Peck forse un po' statico e una superlativa Ann Todd. Spicca su tutti il perfido cinismo di un magistrale e sornione Charles Laughton. Passionale.
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renato c.
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sabato 15 marzo 2014
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un altro grande hitchcock
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Il colpevole è sempre il maggiordomo?! Questa era la tradizione dei gialli di un tempo, ed il grande mago del brivido è quello che tende a fare credere in questo film fino alla sorpresa(?!)finale! Perchè questo "?!"? Perchè forse in quegli anni eravamo troppo abitatuati a Perry Mason in cui il cliente di cui assumeva la difesa era sempre innocente! Ma qui siamo davanti ad Hitchcock, ed il grande mago sa condire bene i fatti rendendo innanzitutto i personaggi umani e non infallibili, e quindi farci giocare bene i lati psicologici! Il fatto che Gregory Peck, marito fedele ed integerrimo si innamori della propria cliente dal passato oscuro è una cosa verosimile! E che la moglie sia più gelosa del futuro fantasma dell'imputata che non della sua sopravvivenza in carne ed ossa è anche realistico! Di una rivale vivente, prima o poi possono saltar fuori dei brutti aspetti sconosciuti! Ma dalla memoria di una trapassata.
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Il colpevole è sempre il maggiordomo?! Questa era la tradizione dei gialli di un tempo, ed il grande mago del brivido è quello che tende a fare credere in questo film fino alla sorpresa(?!)finale! Perchè questo "?!"? Perchè forse in quegli anni eravamo troppo abitatuati a Perry Mason in cui il cliente di cui assumeva la difesa era sempre innocente! Ma qui siamo davanti ad Hitchcock, ed il grande mago sa condire bene i fatti rendendo innanzitutto i personaggi umani e non infallibili, e quindi farci giocare bene i lati psicologici! Il fatto che Gregory Peck, marito fedele ed integerrimo si innamori della propria cliente dal passato oscuro è una cosa verosimile! E che la moglie sia più gelosa del futuro fantasma dell'imputata che non della sua sopravvivenza in carne ed ossa è anche realistico! Di una rivale vivente, prima o poi possono saltar fuori dei brutti aspetti sconosciuti! Ma dalla memoria di una trapassata....?! Ben congegnato! L'avvocato si rende conto della sbagliata infatuazione e continua ad amare teneramente la moglie che, in realtà non aveva mai smesso di amare! Ottimi gli interpreti: il sempre grande Gregory Peck ed una grande Alida Valli, che nella foto sul letto della casa di campagna ha uno sguardo veramente diabolico!! Fortissimo Charles Laughton, un'attore macchietta favoloso di cui ho visto troppi pochi films per poterlo apprezzare come realmente merita!
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samanta
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domenica 20 ottobre 2019
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amore e giustizia
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Hitchcock non fu mai conteno di questo film attribuendo lo scarso alla scelta degli attori: Gregory Peck non credibile come avvocato inglese, la Valli, Luis Jourdan non credibile nella parte del fidato cameriere. E' vero che Hitch avrebbe preferito altri attori, però il suo giudizio è ingiusto, era un grande regista ma quando un suo film aveva insuccesso dava la colpa agli attori (categoria che salvo alcune eccezioni, come Ingrid Bergman e Grace Kelly ad esempio) era da lui malvista. Basti pensare che di fronte all'insuccesso di critica e di pubblico de "la donna che visse 2 volte" (ora considerato un capolavoro e uno dei suoi migliori film in assoluto) diede la colpa a James Stewart e in misura minore a Kim Novak con la quale aveva discusso le le modalità dell'interpretazione, così come capro espiatorio di "Marnie" fu individuata la povera Tippi Hedren.
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Hitchcock non fu mai conteno di questo film attribuendo lo scarso alla scelta degli attori: Gregory Peck non credibile come avvocato inglese, la Valli, Luis Jourdan non credibile nella parte del fidato cameriere. E' vero che Hitch avrebbe preferito altri attori, però il suo giudizio è ingiusto, era un grande regista ma quando un suo film aveva insuccesso dava la colpa agli attori (categoria che salvo alcune eccezioni, come Ingrid Bergman e Grace Kelly ad esempio) era da lui malvista. Basti pensare che di fronte all'insuccesso di critica e di pubblico de "la donna che visse 2 volte" (ora considerato un capolavoro e uno dei suoi migliori film in assoluto) diede la colpa a James Stewart e in misura minore a Kim Novak con la quale aveva discusso le le modalità dell'interpretazione, così come capro espiatorio di "Marnie" fu individuata la povera Tippi Hedren. In questo caso il suo giudizio è giusto solo per lLouis Jourdan poco crdibile in effetti nel camerire amante, di cui fa un interpretazione un pò legnosa.
Il colonnello Paradine molto ricco e cieco viene trovato morto ucciso con il veleno, viene arrestata la giovane e bella moglie Italiana Maddalena Anna (Alida Valli), tramite l'avvocato di famiglia Simon Flaqueur (Charles Coburn, premio Oscar) viene assunto per la sua difesa uno dei migliori penalisti Anthony Keane (Gregory Peck) sposato con la bella Gay (Ann Todd). Il processo inizia presieduto dal viscido giudice Horfiel (Charles Laughton).L'avvocato si getta con vigore nella causa, e finisce con l'innamorarsi della cliente, la moglie lo capisce ma lo incoraggia a dfenderla perché capisce che se l'abbandonasse e fosse condannata a morte perderebbe il marito . Il processo inizia e Keane riesce a convogliare i sospetti sul cameriere Latour (Louis Jourdan) anche per le sue contraddizioni, a farla breve l'imputata proibisce all'avvocato di coivolgere il cameriere, ma Keane persegue la sua linea difensiva e fa cadere in contraddizione il cameriere che ammette di essere stato l'amante della donna e che il colonnello lo aveva capito e perciò l'aveva licenziato. Colpo di scena finale il cameriere si suicida e la signora Paradine interrogata ammette di amare Latour e di avere perciò ucciso il marito, accusando l'avvocato di avere voluto prendere come colpevole il cameriere perchè innamorato di lei, Keane ammette la sua debolezza e rinuncia alla difesa. Il film finisce con il giudice che compiaciuto dice alla moglie (una brava Ethel Barrymore) di avere condannato all'impiccagione la donna, e con la conciliazione tra Keane e la moglie..
Il film a mio avviso è uno dei migliori di Hitch, anche s esono presenti 2 lacune non a lui imputabili, ma al produttore Selznick: l'originale di 3 ore venne ridotto dai produttori a 2 ore 12 minuti e poi messo in circolazione in una versione di 1 h e 50 minuti. a mio avviso sarbbe fondamentale, perso l'originale, recuperare la prima versione ridotta, perchè mancano al film 20 o 30 minuti di scene , necessarie: per capire l'iter con cui Keane si innamora della Paradine, nel film in circolazione l'innamoramento salta fuori all'improvviso senza alcun approfondimento psicologico, inoltre comprendere meglio la figura del presidente viscida , lubrica attratto dalla moglie di Keane che cerca di accarezzare di nascosto, è troppo poco accennata la viscida figura del giudice, sicuramente alcuni minuti in più di ripresa avrebbero permesso di vedere un personaggio completo e non solo accennato.
In complesso un buon film non certo un capolavoro, ma con un Gregory Peck in gran forma, con Alida Valli bravissima oltre che bella nell'interpetare una donna che nasconde molto, non solo l'adulterio, ma una vita dipesa sempre da altri uomini per i quali si era sacrificata. Bravissimo Charles Laughton nella figura del giudice lubrico che accarezza di nascosto la moglie di Keane e che gode nel condannare le donne fedifraghe. Splendide le riprese di Hitch spesso effettuate dall'alto, le scene relative all'udienze sono riprese dall'alto con ben 5 macchine da ripresa una per ogni attore, l'uso di scene sequenze, una fotografia eccellente in bianco nero completano un film ottimo con un soggetto interessante e avvincente fino alla fine.
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elgatoloco
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lunedì 31 agosto 2020
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hitchcock minore?beh, ma...
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Se"The Paradine Case"(ALfred Hitchock, sceneggiatura sua e di Alma Reville, poi rivista e in parte "straziata"da David O.Selznick, produttore, dal romanzo di Robert Smythe Hitchens, 1947)è un film minore di sir Alfred, cpme vari critici affermano, esso è comunque di molto superiore a quasi tutti il film considerati di produzione medio.alta... Straordinario film di Hitchock nel suo rapporto con il teatro(ossia non un"cinema teatrale", ma un cinema che si rapporta criticamente con il teatro , ovviamente la prima forma di espressione artistica che usa corpo-voce in movimento e in scena, cfr.anche le riflessioni nietzschiane sulla"nascita del teatro dallo spirito della musica", per non dire di quanto avviene dopo a riguardo), già nel modo di gestire la macchina da presa di farla girare intorno ai protagonisti, "The Paradine Case", al netto del fatto che il regista avrebbe voluto al posto di Gregory peck quale protagonista-.
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Se"The Paradine Case"(ALfred Hitchock, sceneggiatura sua e di Alma Reville, poi rivista e in parte "straziata"da David O.Selznick, produttore, dal romanzo di Robert Smythe Hitchens, 1947)è un film minore di sir Alfred, cpme vari critici affermano, esso è comunque di molto superiore a quasi tutti il film considerati di produzione medio.alta... Straordinario film di Hitchock nel suo rapporto con il teatro(ossia non un"cinema teatrale", ma un cinema che si rapporta criticamente con il teatro , ovviamente la prima forma di espressione artistica che usa corpo-voce in movimento e in scena, cfr.anche le riflessioni nietzschiane sulla"nascita del teatro dallo spirito della musica", per non dire di quanto avviene dopo a riguardo), già nel modo di gestire la macchina da presa di farla girare intorno ai protagonisti, "The Paradine Case", al netto del fatto che il regista avrebbe voluto al posto di Gregory peck quale protagonista-.avvocato Lawrence Olivier e Greta Garbo al posto di Alida Valli nel ruolo dell'imputata accusata di uxoricidio del ricco marito cieco(del personaggio si accentua il fatto che sia "straniera")e che non era del tutto soddisfatto della prova di Louis Jourdan quale cameriere dell'ucciso e che vari altri fattori(in primis quello ricordato sopra dello stravolgimento della sceneggiatura)avevano indispettito il regista, il risultato è straordinario. Il"seme del dubbio"rimane sempre e pervade di sé il film, con in vari"ondeggiamenti"(espressione forse non corretta, ma comunque utile per designare gli spostamenti-slittamenti d'umore tra i protagonisti e i co-protagonisti, in qualche modo posti tutti/e su un piano di sostanziale parità)tra i perosnaggi, dove l'ambiguità è un altro"fomite"formidabile, dove anche i personaggi femminili, extra la protagonista, risultano, come sono immancabilmente preda di gelosia e rivalità costruttive, decise protagoniste di un cambiamento culturale formidabile che in quegli anni si stava avviando e il cui"culmine drammaturgico"Sir Alfred coglie in pieno. Tra gli/le intepreti, Alida Valli rende l'ambiguità, Peck il passaggio dalla professionalità all'innamoramento anche"cieco"alla delusione professionale come amorosa, Louis Jourdan è comunque fecondamente ambiguo, Charles Laughton disegna un giudice tutt'altro che"salomonico", un personaggio improntato a fondamentale ambiguità anche esistenziale, e sir Alfred , come il re di Victor Hugo"s'amuse", a mostrare la fondamentale assurdità di quella che il grande Balzac chiama a ragione la"commedia umana". El Gato
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eugen
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venerdì 23 agosto 2024
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hitcock es dante...
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Hitchcock, mejor dicho sir Alfred Hitchcok es en el cine lo que Dante, Cervantes, Shakespeare, Goethe/no siempre), Poe y poquitos otros son en la literatura, Hegel y Nietszche en la filosofia, La manera de dirigir la pelicula, en el caso especfico"The case Paradine"(escenario del mismo directo de pelicula, con la mujer Alma Revilla y Ben Hetch, 1947(, un proceso de una viuda culpable para matanza(con el venenevo)del marido es extraqordinaria, diferente de cada otra manera de dirrigir una pelicula. Los actores, que sir Hitch non quieria y consideraba bastante ma, son muy eficaces: sea Gregory Peck como abocado difensor, enamorado de la joven viuda matadora, sea Louis Jourdan como verdadero amante de la mujer, sea la misma Alida Valli, como protagonista, y mas que los otros(las otras)Chalres Laughton como juez son fomridables en esta pelicula en blanco y negro.
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Hitchcock, mejor dicho sir Alfred Hitchcok es en el cine lo que Dante, Cervantes, Shakespeare, Goethe/no siempre), Poe y poquitos otros son en la literatura, Hegel y Nietszche en la filosofia, La manera de dirigir la pelicula, en el caso especfico"The case Paradine"(escenario del mismo directo de pelicula, con la mujer Alma Revilla y Ben Hetch, 1947(, un proceso de una viuda culpable para matanza(con el venenevo)del marido es extraqordinaria, diferente de cada otra manera de dirrigir una pelicula. Los actores, que sir Hitch non quieria y consideraba bastante ma, son muy eficaces: sea Gregory Peck como abocado difensor, enamorado de la joven viuda matadora, sea Louis Jourdan como verdadero amante de la mujer, sea la misma Alida Valli, como protagonista, y mas que los otros(las otras)Chalres Laughton como juez son fomridables en esta pelicula en blanco y negro. Eugen
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mondolariano
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giovedì 21 aprile 2011
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ottimo ma non eccelso
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Mario Besesti, che doppiò Laughton ne “Gli ammutinati del Bounty”, qui doppia Charles Coburn mentre Laughton ha la voce di Olinto Cristina. L’effetto produce molta confusione per chi ricorda il mitico Laughton del capitano Blight. Al suo fianco c’è una protagonista d’eccezione: Alida Valli, la Greta Garbo italiana, che per volontà del produttore Selznick affiancherà anche Joseph Cotten ne “Il terzo uomo” (Hitchcock avrebbe preferito proprio Greta Garbo per il ruolo della signora Paradine e diresse il film di malavoglia). C’è anche un giovane Gregory Peck, più che mai assorbito nei suoi nobili ideali che stavolta si rivelano sbagliati. L’avvocato si fa odiare dalla sua amata per il fatto di volerla salvare accusando l’uomo che si scoprirà essere il suo vero amante; un amore costruito sul nulla e indotto dall’avvenenza fisica che nasconde l’inganno.
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Mario Besesti, che doppiò Laughton ne “Gli ammutinati del Bounty”, qui doppia Charles Coburn mentre Laughton ha la voce di Olinto Cristina. L’effetto produce molta confusione per chi ricorda il mitico Laughton del capitano Blight. Al suo fianco c’è una protagonista d’eccezione: Alida Valli, la Greta Garbo italiana, che per volontà del produttore Selznick affiancherà anche Joseph Cotten ne “Il terzo uomo” (Hitchcock avrebbe preferito proprio Greta Garbo per il ruolo della signora Paradine e diresse il film di malavoglia). C’è anche un giovane Gregory Peck, più che mai assorbito nei suoi nobili ideali che stavolta si rivelano sbagliati. L’avvocato si fa odiare dalla sua amata per il fatto di volerla salvare accusando l’uomo che si scoprirà essere il suo vero amante; un amore costruito sul nulla e indotto dall’avvenenza fisica che nasconde l’inganno. L’intreccio è ottimo ma non eccelso. Manca la necessaria tensione drammatica, nonostante i primi piani della Valli che trasudano ghiaccio da ogni poro.
Fa il paio con “Testimone d’accusa”, che però lo supera di alcune spanne (e dove Laughton avrà una voce ancora diversa, quella di Giorgio Capecchi). Quattro stelle non pienamente meritate.
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elgatoloco
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mercoledì 22 agosto 2018
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inutile dire che è un capolavoro
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"The Paradine Case"(1947, Sir Alfred Hitchcock, da un romanzo di Robert Hichens), è un capolavoro, ma, trattandosi dell'autore citato(la sceneggiatura è firmata da Alma Reville, moglie di sir Alfred, ma il vero autore è Hitchcock stesso, inutile dirlo, certo con la collaborazione della consorte): bianco e nero straordinario, perfetta ricostruzione di London, per un film comunque girato negli States ma dall'iperbritannico Hitch(non volle mai il passaporto USA, conservando quello britannico sempre), inizio travolgente con tanto di protagonista(un'inquietante Alida Valli), che beve qualcosa(e proprio lei, accusata di omicidio, semba abbia avvelenato il marito cieco e ricchissimo.
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"The Paradine Case"(1947, Sir Alfred Hitchcock, da un romanzo di Robert Hichens), è un capolavoro, ma, trattandosi dell'autore citato(la sceneggiatura è firmata da Alma Reville, moglie di sir Alfred, ma il vero autore è Hitchcock stesso, inutile dirlo, certo con la collaborazione della consorte): bianco e nero straordinario, perfetta ricostruzione di London, per un film comunque girato negli States ma dall'iperbritannico Hitch(non volle mai il passaporto USA, conservando quello britannico sempre), inizio travolgente con tanto di protagonista(un'inquietante Alida Valli), che beve qualcosa(e proprio lei, accusata di omicidio, semba abbia avvelenato il marito cieco e ricchissimo...), dopo di che arriva la polizia per arrestarla. Ma non solo questo: anche in casa dell'avvocato difensore iniziano le"grandi manovre"e proprio qui si creano le dinamiche prodromiche alla vicenda(anche"sentimentale", che si svilupperà in seguito....), con tanto di sequenze che si svolgono in tribunale, senza che possiamo propriamente parlare di"dramma giudiziario"(definizione che, comunque, sarebbe fortemente limitativa): un dramma thriller(e sentimentale, dove, come sempre in Hitchcock, l'intreccio anzi la sintesi tra i due elementi è fortissimo), in questo film che si svolge praticamente del tutto o quasi in interni, motivo per il quale sottolineavo l'onnipresenza dell'architettura esterna e d'interni londinese. Gregory Peck è più che mai efficace, Alida Valli è semplicemente inquietante, come richiesto dal ruolo(dopo questo film le si aprrì una fortunata carriera internazionale), Charles Laughton è un efficacissimo giudice cinico e beffardo, very english and very...Laughton. El Gato
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