Benvenuti al Sud

Ecco un film simpaticissimo e divertente(ho fatto un sacco di risate)una commedia leggera, ma utile a sfatare falsi miti, luoghi comuni e stereotipi su ciò che tendenzialmente si pensa di chi vive al nord e al sud, il tutto presentato in modo ironico, ma mai offensivo. A volte si notano delle forzature su preconcetti e usanze superate o comunque molto meno frequenti rispetto ad un tempo. Per esempio riguardo al nord la nebbia non è sempre costante, come non vero che siano tutti filoleghisti e che si facciano ovunque ronde per la sicurezza, si fanno, ma solo in alcuni piccoli centri; per il sud le forzature si vedono quando viene offerto del cibo agli ospiti e sembra che tutti si offendano se non si accetta, bè non è sempre così, non tutti sono permalosi, così come non è che pensano sempre e solo a divertirsi e a mangiare. Molta spiritosa la trovata dello scherzo fatto alla moglie del direttore della posta per mostrare anche i lati peggiori di alcune tradizioni superate e cose che si dicono ma non è sempre vero che accadono, per lo meno a Castellabate, paese dove è ambientato il film. Il bello del film, che mi è piaciuto, è che presenta gli stili di vita diversi, con pregi e difetti del nord e del sud, con aspetti positivi  e qualche elemento negativo di entrambe le parti, ma è anche spiegata la ragione per la quale ci si comporta in modi differenti. 
Di chi vive al sud, si nota dal film che vivono in modo più allegro e spensierato, sono ospitali, generosi e altruisti, e questo non vuol dire che la gente del sud affronti la vita quotidiana in modo superficiale o poco serio; mentre per chi vive al nord, va bene la puntualità e la serietà che serve a ottimizzare i tempi di lavoro, ma la troppa rigidità e severità, mista alla poca flessibilità o poca tolleranza creano solo malcontenti e l’effetto opposto, creando più problemi anzichè risolverli, quindi alla fine ciò che è un pregio, può diventare un difetto.  
Poiché in vacanza, poco meno di un mese fa, sono stata proprio in una frazione marina del Comune di Castellabate e ho visitato bene la zona, confermo che molti aspetti e abitudini viste nel film, accadono davvero; per esempio ho notato che gli orari di apertura e chiusura dei negozi o degli uffici postali, sono posticipati, ma se ci si pensa bene ci sono dei motivi pragmatici. Si tratta di zone marine, con temperature molto alte in estate e frequentate da turisti, quindi è normale che la gente che non esca di casa quando c’è troppo caldo e se deve fare shopping lo fa sul tardi perché prima va in spiaggia(mi riferisco ai turisti).
Il film  è’ una storia tutta concentrata sulle vite umane e sul modo di vivere, si dà molta importanza alla vicende umane,  che non alle vedute paesaggistiche che sono scarse e limitate al centro storico del Comune di Castellabate e a qualche bella panoramica della costa cilentana in  particolare si vede il lungo mare di S.Maria di Castellabate e la piazzetta di Ogliastro Marina, frazioni del Comune dove è stato girato il film.
Penso che certi pregiudizi e luoghi comuni nascono perché molta gente non ha mai visitato e frequentato certi posti e per quanto riguarda la Campania, molti associano eventi negativi che accadono purtroppo veramente a Napoli, a tutto il resto della regione, non pensando, proprio perché non sono mai in altre zone della regione, che tutto ciò che accade di negativo a Napoli, riguarda problematiche che possono accadere in grandi città e  non ha nulla o poco a che fare con piccoli centri e in ogni caso anche ciò che accade a Napoli di negativo sappiamo benissimo che non si estende a tutta la città. Penso che i pregiudizi e  i preconcetti si possano superare visitando, o meglio ancora, vivendo sul posto per un certo periodo’ e frequentando la gente locale,  per  conoscerla meglio, solo così si possono capire certe usanze e atteggiamenti altrimenti percepiti in modo poco ragionevole,  sempre ci sia la capacità di osservare chi ci circonda e se  c’è apertura verso gli altri.
Tornando al film,tra gli attori ho trovato  molto simpatici Claudio Bisio, Alessandro Siani, ma più di tutti mi è piaciuta moltissimo Valentina Lovadini, col suo personaggio moderno che fa da elemento moderatore e mediatore fra i personaggi del nord e i suoi conterranei, con lo scopo di  superare le barriere di pregiudizi  e possibili incomprensioni.