The Pusher |
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Un film di Matthew Vaughn.
Con Daniel Craig, Colm Meaney, Kenneth Cranham, George Harris, Jamie Foreman.
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Titolo originale Layer Cake.
Thriller,
durata 105 min.
- Gran Bretagna 2004.
uscita venerdì 10 giugno 2005.
MYMONETRO
The Pusher
valutazione media:
2,54
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Marco Padula (scrittore) - Una Parabola modernadi Marco Padula (scrittore)Feedback: 1705 | altri commenti e recensioni di Marco Padula (scrittore) |
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mercoledì 7 aprile 2010 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
di Marco Padula- Matthew Vaughn questa volta ci racconta una parabola moderna, che contiene una sua intrinseca "morale". Il volto rugoso e sofferto di Daniel Craig (forse per la verità più a suo agio nei panni dell'ultimo 007) rappresenta con efficacia il tormento interiore, le paure e le preoccupazioni di un giovane uomo d'affari organico al business della droga. In una girandola di colpi si scena, violenza e sangue il regista dipinge uno squarcio della "affascinante" e terribile vita dei "Pusher". Un mondo dove l'unica regola a dettar legge è quella del più furbo e del più forte. Un mondo in cui solo chi è più violento e spietato degli altri può avere delle buone chances di sopravvivenza. Un mondo in cui nessuno si può fidare di nessuno, poichè nulla è davvero quello che sembra. L'unica morale-cardine di questo sistema invertito di valori è il raggiungimento a tutti i costi del Potere e della Ricchezza, a discapito dell'amicizia, della lealtà e della pietà. Una mazzetta di banconote vale più della vita di un compagno d'avventure che è stato per anni la tua ombra. E' molto interessante il quadro che ne esce fuori a tinte forti: una società (inglese) malata, corrotta, marcia, assetata di sangue, arrivista, nella quale viene "esaltato" l'individualismo esasperato di chi riesce a raggiungere le vette più alte del benessere e della considerazione sociale, dopo aver calpestato una moltitudine di cadaveri. Nemmeno i vertici della Polizia sono immuni da questo marciume e anzi mantengono rapporti di reciproca assistenza e di interscambio con i vertici della malavita. Vaughn sicuramente ha fatto tesoro della lezione di Brian De Palma nel suo celeberrimo "Scarface": quando entri in certi meccanismi pericolosi,a prescindere dal perorso che segui, hai un solo modo per uscirne: in posizione orizzontale. Sempre degna di nota l'interpretazione del buon Colm Meaney con quella sua inconfondibile faccia da irlandese duro e implacabile. Un film senza troppe peretese, ma assolutamente godibile.
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