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Ricordo di aver visto per la prima volta questo film che potevo avere circa 16 anni e lo ho rivisto ultimamente con piacere con gli occhi della maturità.
Bene. Devo dire che mi ha trasmesso sempre le stesse forti sensazioni.
Films come questo sono rari nella loro bellezza "semplice".
La narrazione ci fa presupporre che l'origine della vita umana sia probabilmente aliena (da notare le strane sfere luminose che compaiono nei primi minuti e che si fondono dando vita alla superturbo).
Un ragazzo ucciso anni prima per esser stato trovato ad amoreggiare con la bella tipa concupita dal capobranco di una gang della profonda provincia texana ritorna dall'aldilà (dimensione parallela?)in versione "replicante": tuta nera da cyborg, auto fiammante avveniristica nera, tanta voglia di vendetta addosso.
La morte violenta e prematura non annulla tutto: è solo un passaggio di stato, una trasformazione essenziale da essere umano a forma di energia mutata, tornata sulla terra per regolare i conti.
In nuce, questa piccola chicca del cinema americano dei mitici anni '80 contiene un po' di tutto: vendetta intesa come unica giustizia perseguibile, amore contrastato e ritrovato, morte e resurrezione, paura dell'incognito e del misterioso.
Da "Il Corvo" a "Fast and Forious" sono molti i lavori che hanno un debito quanto meno concettuale col "Replicante"
Molto simpatica la caratterizzazione dei personaggi "di contorno", ovvero i bulli superimbecilli che trascorrono le giornate a truccare auto per organizzare corse clandestine e che si divertono a rompere le scatole alla gente terrorizzandola durante continue scorribande.
Molto efficace Nick Casavettes nel ruolo di duro-malvagio-senza cuore, che va incontro imperterrito al suo destino maledetto (e meritato) fino alle estreme conseguenze.
Eccezionale, da vero outsider, l'interpretrazione di Charlie Sheen, indimenticabile nel doppio ruolo di bravo ragazzo (nuovo arrivato nella cittadina) e di giustiziere implacabile ed impeccabile nella sua tenuta cyborg.
Dolcissima e indifesa Sherilyn Feen, qui qualche anno prima del ruolo che l'avrebbe resa celebre come Laura Palmer in "Twin Peacks".
Che altro aggiungere?
Questa pellicola non può di certo mancare nella videoteca personale di ogni cinefilo che ami i fantastici anni '80, forse i migliori di sempre per quanto riguarda almeno le produzioni statunitensi.
Consigliatissimo. Da vedere assolutamente.
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