Tra le nuvole |
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Un film di Jason Reitman.
Con George Clooney, Vera Farmiga, Anna Kendrick, Jason Bateman, Danny McBride.
continua»
Titolo originale Up in The Air.
Commedia,
durata 109 min.
- USA 2009.
- Universal Pictures
uscita venerdì 22 gennaio 2010.
MYMONETRO
Tra le nuvole
valutazione media:
3,31
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Nessuno può far sognare quanto un cinicodi andyZeroSetteSetteFeedback: 1377 | altri commenti e recensioni di andyZeroSetteSette |
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venerdì 5 febbraio 2010 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nella commedia amarognola di Jason Reitman il protagonista Ryan Bingham, per rappresentare il quale le fattezze seducenti e rassicuranti di George Clooney sembrano assolutamente scelte su misura, è un finto cinico che pare trovarsi perfettamente a suo agio e anzi considerare molto stimolante un mondo di viaggi d'affari, programmi fedeltà per frequent flyers, auto a noleggio e fugaci relazioni sessuali in camere d'albergo. Perfetta sintesi della crisi di fine decennio, il suo lavoro consiste nel comunicare agli altri che non ne hanno più uno, e lo sa fare come nessun altro, inducendoli quasi a credere che chi li licenzia dopo anni di onorato servizio stia facendo loro un favore. Rifiuta apparentemente ogni legame con altri esseri umani che non sia dichiaratamente occasionale e infatti vive sì una coinvolgente relazione, ma è quella con il suo stesso lavoro, e soprattutto con alcuni aspetti di questo che altri troverebbero (almeno) stressanti: viaggiare, non stare mai fermi, non mettere radici, non fermarsi mai a pensare, che poi se si riflette bene è il destino dei manager, dei leader, di coloro che hanno il mano il destino di aziende e nazioni. Trasformare l'arte di vivere un mondo pesante con leggerezza (arte che nessuna metafora rende bene come quella del volo) in una sorta di solitaria filosofia di vita che porta a sbarazzarsi di qualunque legame stabile, per il nostro apparente cinico è una scelta deliberata scaturita dall'esperienza. In realtà nello spettatore facilmente si insinua il dubbio che sia la sua coperta di Linus, che i sedili degli aerei su cui brama di raggiungere i 10 milioni di miglia in volo siano un rifugio dalle responsabilità, un meccanismo di difesa anche piuttosto infantile; col tempo saranno proprio alcuni incontri con altri esseri umani, alcuni apparentemente uguali a lui altri decisamente agli antipodi, a fargli scoprire che avere dei sogni e avere bisogno di un nido sono esperienze comuni a tutti e non poi così da buttar via, e a fargli usare in modo più nobile la sua non comune competenza dialettica e carismatica. Abile e astuto Reitman: altri trattando un tema simile sarebbero scivolati nella comoda apologia patriottica della famiglia come base della società e del sogno americano, il regista di "Tra le nuvole" invece non cerca di strizzare troppo l'occhio ai sentimenti "facili" del pubblico (e pure ne ha l'occasione, essendo i licenziamenti "freddi" delle multinazionali il filo conduttore del film), puntando più sull'analisi psicologica e sulla complessità dei singoli individui di fronte alle sfide della vita, che sulla generalizzazione sociologica da pamphlet didascalico.
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