Springsteen - Liberami dal nulla |
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Un film di Scott Cooper.
Con Jeremy Allen White, Jeremy Strong, Paul Walter Hauser, Stephen Graham.
continua»
Titolo originale Deliver me From Nowhere.
Biografico,
durata 120 min.
- USA 2025.
- Walt Disney
uscita giovedì 23 ottobre 2025.
MYMONETRO
Springsteen - Liberami dal nulla
valutazione media:
3,62
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Non il solito Biopic
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| giovedì 6 novembre 2025 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Dopo il Bob Dylan, ritratto in maniera superba da James Mangold in A complete Unknown (id.; 2024), il regista, sceneggiatore e ancor prima attore: Scott Cooper decide di misurarsi con un’altra icona del panorama musicale americano, sempre narrandone non tutta la vita ma una porzione di essa. Nel caso di Dylan si parlava di una manciata di anni a cavallo dei ‘60, sufficienti per descriverne il passaggio dal genere folk al rock più elettrico. In questo caso si parla di un altro periodo, in tal caso non troppo felice, necessario per mostrare uno Springsteen intento a combattere con i suoi fantasmi sedimentatisi nel corso di un’infanzia fatta di soprusi paterni e alcool consumato in maniera industriale dal padre Douglas, un più che convincente Stephen Graham, il quale lasciò al figlio maggiore l’eredità di una depressione latente e perennemente in agguato, manifestatasi nella sua forma più violenta nel corso del biennio narrato nel film. Un biennio convertito in Nebraska: disco acustico inciso partendo da un semplice mangianastri a quattro piste.
È però impreciso definire Liberami dal Nulla, basato sul romanzo omonimo dello scrittore e musicista Warren Zanes, come un biopic. Infatti rispetto alla pellicola di Mangold, le due ore con le quali Cooper ci narra la creazione del disco più crepuscolare di Springsteen, ci svelano di più sull’uomo, rispetto a quel che è il suo percorso artistico, non riducendo il film a un semplice santino musicale. Merito è sia l’aver mantenuto la pellicola aderente alla narrazione. Aver potuto avvalersi del coinvolgimento dello stesso Springsteen, il quale ha partecipato alle riprese in qualità di super visore. Ma la gran parte del merito è assolutamente da ascrivere a Jeremy Allen White, ormai ben distante dal ‘Lip’ Gallagher di Shameless (id.; 2011-2021), il quale ci offre una prova d’immedesimazione perfetta, calandosi sia nel ruolo di animale da palcoscenico, cantando e suonando in una maniera molto sovrapponibile allo Springsteen originale. Ma soprattutto restituendoci il lato più fragile e frangibile dell’uomo dietro la star; con i propri dubbi, incertezze e fantasmi.
Alla fine il film soffre proprio di questo eccesso d’introspezione, che per quanto ben riuscito ci priva della parte più musicale di un artista che ha saputo fare la storia del rock degli ultimi 50 anni. Piacerà quindi molto a chi ama i drammi umani visti attraverso gli occhi di un membro dello star system. Astenersi coloro che pensano si tratti di un 'semplice' biopic musicale
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Uscita nelle sale
giovedì 23 ottobre 2025 Distribuzione Il film è oggi distribuito in 79 sale cinematografiche: |