Ti rispondo con le parole di David Cesarani, il più grande studioso di Eichmann (immagino tu sappia che il libro della Arendt si basa sul processo di Gerusalemme): " Hannah Arendt si era completamente sbagliata. Era arrivata a Gerusalemme con un''idea precostituita su come aveva operato uno Stato totalitario. Trasformò Eichmann nella personalità di cui, a suo parere, il totalitarismo aveva avuto bisogno. Per questo motivo, finì per travisarne del tutto il carattere. Relegò in secondo piano l''antisemitismo, l''ideologia e la natura bizzarra di Eichmann, sostenendo che era stato capace di perpetrare un genocidio in maniera spassionata..." Io sarei meno diplomatico, quello della Arendt non fu solo un errore, ma una mistificazione: durante il processo di Gerusalemme furono sbobinati i famosi nastri Sassen, dai quali emerse chiaramente la personalità demoniaca di Eichmann (senza contare che la conoscenza delle sue azioni era lampante, pensa solo all''invio a piedi degli ebrei da Budapest ad Auschwitz.
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Ti rispondo con le parole di David Cesarani, il più grande studioso di Eichmann (immagino tu sappia che il libro della Arendt si basa sul processo di Gerusalemme): " Hannah Arendt si era completamente sbagliata. Era arrivata a Gerusalemme con un''idea precostituita su come aveva operato uno Stato totalitario. Trasformò Eichmann nella personalità di cui, a suo parere, il totalitarismo aveva avuto bisogno. Per questo motivo, finì per travisarne del tutto il carattere. Relegò in secondo piano l''antisemitismo, l''ideologia e la natura bizzarra di Eichmann, sostenendo che era stato capace di perpetrare un genocidio in maniera spassionata..." Io sarei meno diplomatico, quello della Arendt non fu solo un errore, ma una mistificazione: durante il processo di Gerusalemme furono sbobinati i famosi nastri Sassen, dai quali emerse chiaramente la personalità demoniaca di Eichmann (senza contare che la conoscenza delle sue azioni era lampante, pensa solo all''invio a piedi degli ebrei da Budapest ad Auschwitz...). Purtroppo la semplificazione dello slogan "banalità del male" ha finito per soverchiare la corretta conoscenza dell''argomento tanto che persino parlando de "La zona d''interesse" si costruiscono recensioni a partire da questa parola d''ordine. Ma che banalità c''è nella quotidianità demoniaca dei coniugi Hoss? Nel personaggio interpretato dalla Huller c''è Lady Macbeth, altro che banalità...
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