Misericordia |
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Un film di Emma Dante.
Con Simone Zambelli, Simona Malato, Tiziana Cuticchio, Milena Catalano.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 95 min.
- Italia 2023.
- Teodora Film
uscita giovedì 16 novembre 2023.
MYMONETRO
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Misericordia per Arturo
di Clara StroppianaFeedback: 2029 | altri commenti e recensioni di Clara Stroppiana |
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domenica 4 febbraio 2024 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Un film potente che sa di tragedia antica e di favola nera…da rendere quasi irritante il dibattito che segue la proiezione. Perché alle emozioni serve il silenzio. Perché non si ha voglia di una razionalità prevaricatrice che pretende di sapere e capire e strapparci dal mondo di Arturo, da quella sua isola, che isola non è, agitata da passioni contagiose che si placano nei vortici di una danza derviscia. Poi esplodono e il loro boato è terribile come quello del Monte Cofano che viene giù franando. Un mondo selvatico dove si muovono creature incontrate nei poemi omerici. Polifemo che semina terrore, le greggi, il pastore silenzioso con la maschera della pecora nera sul volto, Penelope che “tesse” ai ferri una coperta che sembra non finire mai. Una Penelope multiforme che diventa giunonica creatura stesa nuda su un divano come la modella di un quadro di Botero. Altre istantanee, fotogrammi in rapida sequenza, danno un volto alle prostitute che abitano quell’angolo remoto di mondo, o forse angolo di un mondo remoto, estraneo a quello dello spettatore borghese, mondo ignoto e ignorato, tenuto lontano, di là dal mare. Seduta su uno sgabello, appoggiata allo stipite di una porta, intravista dietro una finestra. Sono donne che ci parlano con sguardi di una dolente fierezza per ricordarci che il vociare scomposto, le camminate su tacchi vertiginosi e minigonne fascianti e calze a rete sono parte di un travestimento, abiti da lavoro, vestiti sotto i quali non c’è il niente. Riprese vivaci seguono i bambini, bambine soprattutto in questo film di donne, che vanno alla fontana a prendere l’acqua, sguazzano con i piedi nel fango, giocano tra rifiuti, scherzano e intanto si occupano di Arturo: precoce maternage tra gli scarti del benessere. Un film che procede per contrasti tra violenza e amore, lutto e gioia, discarica sociale, degrado e bellezza primitiva e incontaminata dei luoghi. Un mondo che, all’apparenza disordinato, caotico, si regge su regole proprie. Ognuno ha il suo posto, come nel frigorifero comune dove ad ognuno spetta un ripiano che segna il confine del suo spazio, limite di un precario equilibrio. Così trascorrono i giorni e le notti che la fotografia di Clarissa Cappellani segue con un’ottima gestione della luce.
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