onil79
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sabato 29 gennaio 2011
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il lato drammatico di adam sandler...
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Abituato a godermi Adam Sandler in commedie esilaranti, ho apprezzato inaspettatamente il suo lato drammatico. Il film è molto ben fatto e tutti gli attori si son ben calati nei rispettivi ruoli. In alcune scene, Adam Sandler mi ricora il grandioso Dustin Hoffman in Rain Man e riesce piacevolmente a far amare il suo personaggio.
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nino tabacco
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martedì 24 febbraio 2009
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l'amicizia cura l'anima
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Un monopattino a motore per le strade di New York. Due amici che si reincontrano dopo anni. La storia di un'amicizia che sa curare il dolore di un uomo, Charlie, che ha perso la sua famiglia e per questo si chiude in se stesso e fa di tutto per non ricordare. Ascolta nelle sue grandi cuffie musica anni 70 e vive solitario in una labirintica casa buia. "Reign over me", l'amore regna su di noi, come cantano gli Who e urla Charlie per non sentire il suo dolore. Sarà l'amicizia con Alan a sostenerlo e fargli prendere contatto con la sua vita e i suoi ricordi.
Un'amicizia che curerà anche Alan. Lo costringerà a guardare dentro di sè, a ripensare al suo lavoro, alla libertà e al rapporto con sua moglie.
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Un monopattino a motore per le strade di New York. Due amici che si reincontrano dopo anni. La storia di un'amicizia che sa curare il dolore di un uomo, Charlie, che ha perso la sua famiglia e per questo si chiude in se stesso e fa di tutto per non ricordare. Ascolta nelle sue grandi cuffie musica anni 70 e vive solitario in una labirintica casa buia. "Reign over me", l'amore regna su di noi, come cantano gli Who e urla Charlie per non sentire il suo dolore. Sarà l'amicizia con Alan a sostenerlo e fargli prendere contatto con la sua vita e i suoi ricordi.
Un'amicizia che curerà anche Alan. Lo costringerà a guardare dentro di sè, a ripensare al suo lavoro, alla libertà e al rapporto con sua moglie.
Un bel film...
Ottima la sceneggiatura di Mike Binder, strabiliante ed emozionante la prova di Adam Sandler. Don Cheadle rimane una piacevole conferma. Da non mettere in secondo piano la bellissima Liv Tyler e il cammeo di Donald Sutherland che quando appare sullo schermo ruba la scena a tutti.
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nico da roma
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mercoledì 12 settembre 2007
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com'e' difficile trovare l'alba dentro l'imbrunire
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Che dire di questo film che ho visto perché l'altro che mi ero proposto di vedere era già iniziato poiché ero arrivato in ritardo? Che è bello e vale la pena andarlo a vedere. Alan è un dentista ormai con una attività avviata ed una famiglia che lo ama. In giro per NY incontra dopo molti anni Charlie, suo compagno di stanza al college. Ma il suo amico non sta bene. Si rifugia, prendendole come fughe dalla realtà, nella musica e nei videogiochi. Ed ha una strana mania: rifare sempre la cucina(questo arcano sarà poi svelato). Ma come non provare comprensione per lui? Ha subìto il più pesante evento che una persona potrebbe conoscere: quello sopravvivere alla morte della moglie ed alle figlie, scomparse in seguito all'attacco terroristico dell'11 settembre.
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Che dire di questo film che ho visto perché l'altro che mi ero proposto di vedere era già iniziato poiché ero arrivato in ritardo? Che è bello e vale la pena andarlo a vedere. Alan è un dentista ormai con una attività avviata ed una famiglia che lo ama. In giro per NY incontra dopo molti anni Charlie, suo compagno di stanza al college. Ma il suo amico non sta bene. Si rifugia, prendendole come fughe dalla realtà, nella musica e nei videogiochi. Ed ha una strana mania: rifare sempre la cucina(questo arcano sarà poi svelato). Ma come non provare comprensione per lui? Ha subìto il più pesante evento che una persona potrebbe conoscere: quello sopravvivere alla morte della moglie ed alle figlie, scomparse in seguito all'attacco terroristico dell'11 settembre. Un film che mette in risalto ma senza fare propaganda, ed indirettamente perché attraverso la storia di un singolo individuo, la tragedia, nonché l'assurdo e subdolo modo di voler ribaltare "l'equilibrio dei poteri attuali" da parte del terrorismo. Velato però è l'ottimismo che il film infonde, e struggenti sono svariate canzoni, molte firmate dal Boss. Alla fine anche Alan risulta essere migliore rispetto a prima. Ottima recitazione di Sandler e Cheadle, i due si intendono. La Tyler stavolta si salva sulla recitazione(certo non fisicamente che Dio la benedica). Andatelo a vedere, fosse pure per sbaglio. Unico neo la pubblicità che in più di una scena è trooooppo evidente e disturba non poco.
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(di alice)
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greyhound
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mercoledì 10 ottobre 2012
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la difficoltà della sopravvivenza
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Non sarà certamente ricordato negli annali dei capolavori cinematografici, ma in ogni caso "Reign over me" rappresenta un piccolo gioiello che sarebbe un peccato perdere. La storia ha tre protagonisti: un irriconoscibile ed in stato di grazia Adam Sandler, una colonna sonora da brividi che racchiude in sé canzoni degli Who e di Bruce Springsteen (sulla cui "Drive All Night" si dipanerà il punto di svolta della pellicola) ed il dolore. Quest'ultimo pervadente la città di New York post-11 settembre, capace di sconvolgere l'esistenza di un uomo in maniera così devastante da renderlo incapace di continuare la propria vita e, forse, addirittura di sopravvivere, bloccandolo in un limbo senza più tempo e passato.
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Non sarà certamente ricordato negli annali dei capolavori cinematografici, ma in ogni caso "Reign over me" rappresenta un piccolo gioiello che sarebbe un peccato perdere. La storia ha tre protagonisti: un irriconoscibile ed in stato di grazia Adam Sandler, una colonna sonora da brividi che racchiude in sé canzoni degli Who e di Bruce Springsteen (sulla cui "Drive All Night" si dipanerà il punto di svolta della pellicola) ed il dolore. Quest'ultimo pervadente la città di New York post-11 settembre, capace di sconvolgere l'esistenza di un uomo in maniera così devastante da renderlo incapace di continuare la propria vita e, forse, addirittura di sopravvivere, bloccandolo in un limbo senza più tempo e passato. Anzi, dove l'unico ricordo è quello delle ultimi ed infelici parole scambiate con la propria compagna, quasi come se tutto il loro vivere comune potesse essere racchiuso in una telefonata.
Due sono le domande che la visione di questo film lascia in eredità allo spettatore: la prima porta a domandarci se sia realmente possibile che il trascorrere del tempo lenisca il dolore ed il senso di perdita; la seconda se nella vita di ognuno di noi sia più importante l'amore nei confronti di una persona o l'amicizia di una persona.
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rita branca
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lunedì 26 maggio 2014
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"in fuga dal dolore" di rita branca
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Reign over Me (2007) film di Mike Binder con Adam Sandler, Don Cheadle, Jada Pinkett Smith, Liv Tyler, Saffron Burrows, Donald Sutherland, Mike Binder
Un film drammatico, ben interpretato particolarmente da Adam Sandler e Don Cheadle sulle ferite dell’anima inferte dalla tragica e improvvisa perdita della famiglia nell’attacco aereo dell’11 settembre alle torri gemelle di New York e sulla forza cicatrizzante dell’amicizia generosa e del corretto intervento psicoanalitico.
Quando il dentista Alan, interpretato da Don Cheadle, incontra per caso Charlie (interpreato da Adam Sandler), un suo vecchio collega di università e di stanza, è impressionato dalla sua metamorfosi: non lo riconosce, parla stentatamente, non risponde a tono alle sue domande, è evasivo ed è tormentato da ossessioni che non permette ad alcuno di approfondire.
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Reign over Me (2007) film di Mike Binder con Adam Sandler, Don Cheadle, Jada Pinkett Smith, Liv Tyler, Saffron Burrows, Donald Sutherland, Mike Binder
Un film drammatico, ben interpretato particolarmente da Adam Sandler e Don Cheadle sulle ferite dell’anima inferte dalla tragica e improvvisa perdita della famiglia nell’attacco aereo dell’11 settembre alle torri gemelle di New York e sulla forza cicatrizzante dell’amicizia generosa e del corretto intervento psicoanalitico.
Quando il dentista Alan, interpretato da Don Cheadle, incontra per caso Charlie (interpreato da Adam Sandler), un suo vecchio collega di università e di stanza, è impressionato dalla sua metamorfosi: non lo riconosce, parla stentatamente, non risponde a tono alle sue domande, è evasivo ed è tormentato da ossessioni che non permette ad alcuno di approfondire.
Ad Alan non mancano le beghe a casa e allo studio, ma grazie alla sensibilità di cui è dotato e all’affetto che nutre ancora per Charlie, gli si dedica totalmente, riuscendo, pur con grande fatica e non comune pazienza, a salvarlo da situazioni assai incresciose e nello stesso tempo ricompone il suo rapporto tormentoso con la moglie.
L’analisi della reazione di Charlie alla tragedia che lo colpisce e la conseguente fuga dalla realtà a difesa del suo io, è assai interessante e non troppo dissimile da quella di Septimius Warren Smith magnificamente descritta da Virginia Woolf in “Mrs Dalloway” anche se in questo caso, generata dagli orrori della guerra.
Rita Branca
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lucabc
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venerdì 2 dicembre 2016
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intenso ed emotivo con un cast che non ci aspetta
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film visto di recente. vedendo Adam Sandler tra il cast mi sono cimentato subito, immaginando l'ennesima divertente commedia. già dall'inizio si è capito che non era il genere di questo grande film. un Sandler completamente rovesciato dal ruolo di buffone cabarettista ad attore di grande qualità e quantità, in grado di toccarti fino in fondo. nel ruolo di Charlie Fineman è stato in grado di farmi provare emozioni particolari: nella parte del monologo, una delle parti migliori del film a mio parere, si può trovare grande intensità ma anche giusto equilibrio. in diverse parti mi ha fatto scendere più di una lacrima, dando la possibilità a chi guarda di far ricordare persone care, facendoti provare emozioni forti.
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film visto di recente. vedendo Adam Sandler tra il cast mi sono cimentato subito, immaginando l'ennesima divertente commedia. già dall'inizio si è capito che non era il genere di questo grande film. un Sandler completamente rovesciato dal ruolo di buffone cabarettista ad attore di grande qualità e quantità, in grado di toccarti fino in fondo. nel ruolo di Charlie Fineman è stato in grado di farmi provare emozioni particolari: nella parte del monologo, una delle parti migliori del film a mio parere, si può trovare grande intensità ma anche giusto equilibrio. in diverse parti mi ha fatto scendere più di una lacrima, dando la possibilità a chi guarda di far ricordare persone care, facendoti provare emozioni forti. da segnalare un insostituibile Cheadle, il dottor Alan Johnson, che, nonostante i problemi che lo circondano, tra cui la morte del padre, riesce a stare accanto all'amico "malato". come in ogni film, non può mancare la figura del nome importante: in questo caso, Donald Sutherland se ne prende l'incarico in una maniera ineccepibile; anche se per poche scene, riesce a trasmettere il suo carisma ed esperienza non rinunciando a un pizzico di ironia.
in conclusione, è un film che consiglio a tutti, specialmente se ogni tanto si ha voglia di starsene da soli a riflettere facendo uscire quel lato un po' debole che ognuno di noi ha ma che mai vorrebbe far vedere.
p.s. Sandler si sarebbe meritato più di un oscar!
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gattoquatto
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giovedì 7 dicembre 2023
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mi ha emozionato
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Non è un film facile, poiché tratta i temi del dolore lacerante per la perdita di ciò che si ama, dello squilibrio mentale, dello stress esistenziale e dell'amicizia, ma riesce a essere intenso, coinvolgente, a tratti ironico e mai melodrammatico. Ottimi attori, ottima scenografia, ottima sceneggiatura.
E' riuscito a emozionarmi.
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