samanta
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martedì 23 giugno 2020
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la schiavitù globalizzata ...
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Il film uscito nel 2007, ha la regia di Gregory Nava (anche soggettista e produttore) al suo ultimo film e in precedenza con un modesto curriculum di regia.
Il film è ambientato in Messico a Juarez città di confine con gli USA, dove grazie al NAFTA (Zona di libero scambio con USA e Canada) sono impiantate centinaia di fabbriche che fabbricano televisori e computer, impiegando migliaia di giovani donne costrette a turni massacranti (le fabbriche lavorano 24h tutti i giorni) per una misera paga: 5 $ al giorno!. Eva (Maya Zapata) una giovane operaia alla fine del turno, sale sull'autobus che porta le operaie casa, scendono tutte meno Maya che deve scendere al capolinea, ma l'autista devia il percorso, la porta in un posto deserto l'assale e la violenta, poi interviene un complice che la stupra brutalizzandola e la strozza, convinto della morte la sotterra sotto un sottile strato di ghiaia, ma Eva è viva, riesce a dissotterarsi e fugge.
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Il film uscito nel 2007, ha la regia di Gregory Nava (anche soggettista e produttore) al suo ultimo film e in precedenza con un modesto curriculum di regia.
Il film è ambientato in Messico a Juarez città di confine con gli USA, dove grazie al NAFTA (Zona di libero scambio con USA e Canada) sono impiantate centinaia di fabbriche che fabbricano televisori e computer, impiegando migliaia di giovani donne costrette a turni massacranti (le fabbriche lavorano 24h tutti i giorni) per una misera paga: 5 $ al giorno!. Eva (Maya Zapata) una giovane operaia alla fine del turno, sale sull'autobus che porta le operaie casa, scendono tutte meno Maya che deve scendere al capolinea, ma l'autista devia il percorso, la porta in un posto deserto l'assale e la violenta, poi interviene un complice che la stupra brutalizzandola e la strozza, convinto della morte la sotterra sotto un sottile strato di ghiaia, ma Eva è viva, riesce a dissotterarsi e fugge.
Lauren (Jennifer Lopez) è una giornalista in carriera a Chicago, il suo direttore George (Martin Sheen) la vuole inviare per un reportage a Juarez dove sono scomparse migliaia di donne e sono stati trovati centinaia di cadaveri, Lauren va malvolentieri e accetta sotto la condizione che verrà promossa. La giornalista arrriva a Juarez e chiede aiuto ad Alfonso (Antonio Banderas) ex amante ormai sposato da 10 anni e con 2 figli, direttore del giornale locale oppositore dei politici locali, il quale rifiuta perché conosce la sudditanza della polizia agli uomini potenti, però quando Lauren rintraccia Eva che è disposta a colllaborare e a deporrre contro i suoi aguzzini, collabora alle indagini. Eva riconosce l'autista, che viene arrestato grazie a Lauren che con grave rischio, gli ha teso una trappola ma non individua l'altro killer che Eva chama Diablo. Eva viene ospitata da una ricca amica di Alfonso Teresa (Sonia Braga) e insieme a Lauren riconosce Diablo e la giornalista tramite Marco, un industriale con cui ha una breve relazione con inevitabile scena di sesso del tutto evitabile, apprende l'identità del killer: un ricco imprenditore colluso con la politica anche USA. Il suo articolo non viene pubblicato perchè il Diretttore ha ricevute pressioni e Lauren disgustata ritorna aJuarez , la situazione precipita: Alfonso viene ucciso e Eva scappa di casa, Lauren che ha rintracciato il Diablo viene da lui aggredita, la salva Eva ritornata che lo uccide, Eva deporrà in Tribunale e Lauren decide di rimanere a Juarez e dirigere il giornale di Alfonso.
E' un film complesso nel senso che affronta molti temi: Il NAFTA e le sue tremende conseguenze sociali, il discorso generale sulle conseguenze malefiche della globalizzazione (Corvin19 docet), viene infilato il rapporto affettivo ancora esistente tra Alfonso e la una breve relazione della giornalista con l'imprenditore Marco con inevitabile scena di sesso (del tutto evitabile), che in seguito affrontato dalla giornalista che gli rimprova la sua ambiguità esclama "Questo è il libero scambio, la globalizzazione , la mondializzazione". Il film ha anche venature di thriller con la ricerca dei colpevoli dello stupro, i temi sono quindi molti e malamente assemblati, il film avrebbe avuto bisogno di più agilità nello sviluppo dele scene e una scelta più sobria di quale tema affrontare, il finale appare grottesco. La recitazione di Jennifer è discreta, Antonio Banderas non è un attore eccelso ma fa decorosamente la sua parte, Martin Sheen come al solito si rivela un grande attore.
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elgatoloco
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giovedì 18 giugno 2020
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in parte "scompensato"ma...
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"Bordertown"(2006, Gregory Nava, anche autore di soggetto e sceneggiatura)può essere consideraro un film.inchiesta , anche se certo si rifà a casi reali di violenze ma anche segnatamente uccisioni subite da ragazze messicane sottopagate che lavoravano come operaie nella"maquiladoras", ossia fabbriche che lavorano a ritmo di nanosecondi, a Ciudad Juarez, al confine tra Mexiico e States. zona"Implementata"nel senso del più terribile"turbocapitalismo/neo liberismo )per "merito"del NAFTA(North American Free Trade Agreement)concluso tra Mexico, USA e Canada per favorie ciò che"diplomaticamente"quanto iporcritcamente si chiama"libero scambio".
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"Bordertown"(2006, Gregory Nava, anche autore di soggetto e sceneggiatura)può essere consideraro un film.inchiesta , anche se certo si rifà a casi reali di violenze ma anche segnatamente uccisioni subite da ragazze messicane sottopagate che lavoravano come operaie nella"maquiladoras", ossia fabbriche che lavorano a ritmo di nanosecondi, a Ciudad Juarez, al confine tra Mexiico e States. zona"Implementata"nel senso del più terribile"turbocapitalismo/neo liberismo )per "merito"del NAFTA(North American Free Trade Agreement)concluso tra Mexico, USA e Canada per favorie ciò che"diplomaticamente"quanto iporcritcamente si chiama"libero scambio"... per cui si massimizzano i profitti riducendo, ovviamente, al minimo i salari e favorendo modalità lavorative per cui le operaie(giovanissime)terminano il turno di lavoro molto tardi, di notte, tornando a casa in autobus poco sicuri... Certo poi Nava contamina l'inchiesta, il reportage con il thriller, o quasi-thriller, in modo che non vi sia soluzione di continuità tra i due generi, ma il risultato, complessivamente non ne sffore più di tanto. Benissimo, nel ruolo della reporter, di origini mexicane celate, Jennifer Lopez, mentre Maya Zapata è Eva, la prima vittima che riesce a snidare il terribile complotto, Martin Sheen(pealtro mexicano di origine e dunque coinvolto anche emotivamente nella vicenda)è il redattore USA, Banderas(la cui fine sarà tragica)è il redattoe del giornale locale, ex-collega e amico intimo della giornalista americana-mexicana, Sonia Braga ricopre un ruolo anche lei nella vicenda. Dunque, tra interpreti di grande classe, indubbie "promesse"non sempre mantenute allo spettatore di sverlargli l'"arcano", il film , che si serve di molte sequenze notturnne quanto velate(per non far scoprire in dettaglio l'assassino e le modalità del suo crimine), "Bordertown"vira comunque decisamente verso il film"di denuncia"(come thriller sir Alfred Hitchock non l'avrebbe considerato neppure in parte come tale, ho ragione di credere, ma il discorso vale anche per altri), mosttrando come in certi Stati(non solo quello in questione, dato che Mexico, con il presidente attualmente in carica la situazione è sicuramente migliorata)vi siano crimini non solo irrisolti ma potenzialmente irrisolubili, anche proprio per la totale assenza di volontà di far luce su cause, moventi, realtà effettuale... Film, dunque, comunque da tenere presente, in un momento nel quale, soprattutto ma non solo negli USA il film"politico-sociale"non è praticamente più "in voga"e si tende a ripiegare su temi "altr". Raro esempiuo, non smpere filmicamente"perfetto"di film di denuncia, non ha nulla a che vedere con la serie TV di produzione nordeuropea. El Gato
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elgatoloco
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mercoledì 26 giugno 2019
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tutto considerato, bene...
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Se pensiamo che"Bordertown"(2007, Gregory nava) è film USA e che riflette sulle violenze verso ragazze messicane(minorenni)violentate e sfregiate, uccise in aziende di proprietà "gringa"in cui vengono sfruttate, era comunque un bel colpo contro il conservatorsimo USA(allora era presidente Bush junior), ma anche quello mexicano, sempre aggregato(come la Colombia e occasionalmente altri stati)al carro del vincitore USA-ora meglio, con Amlo(Andrés Manuel Lopez Labrador, il cui orientamento anti-imperialista è stato chiaro fin dalla sua elezione. ). Molto bene, questo impasto(o meglio sintesi)filmico tra cronaca(quella che non c'è nei giornali e TG USA e neppure c'era in quelli messicani dell'epoca)e narrazione filmica, con la love story intterrotta poi ripresa tra la giornalista"americana"ma in relatà messicana di origine(Jennifer Lopez)e il fotoreporter(Antonio Banderas, spagnolo nella vita ma mexiano nel film)ed è bello in partciolare il finale nel quale la giornalista , che si era sempre creduta-proclamata gringa, ha un"i remember"delle sue(tragiche)origini mexicane.
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Se pensiamo che"Bordertown"(2007, Gregory nava) è film USA e che riflette sulle violenze verso ragazze messicane(minorenni)violentate e sfregiate, uccise in aziende di proprietà "gringa"in cui vengono sfruttate, era comunque un bel colpo contro il conservatorsimo USA(allora era presidente Bush junior), ma anche quello mexicano, sempre aggregato(come la Colombia e occasionalmente altri stati)al carro del vincitore USA-ora meglio, con Amlo(Andrés Manuel Lopez Labrador, il cui orientamento anti-imperialista è stato chiaro fin dalla sua elezione. ). Molto bene, questo impasto(o meglio sintesi)filmico tra cronaca(quella che non c'è nei giornali e TG USA e neppure c'era in quelli messicani dell'epoca)e narrazione filmica, con la love story intterrotta poi ripresa tra la giornalista"americana"ma in relatà messicana di origine(Jennifer Lopez)e il fotoreporter(Antonio Banderas, spagnolo nella vita ma mexiano nel film)ed è bello in partciolare il finale nel quale la giornalista , che si era sempre creduta-proclamata gringa, ha un"i remember"delle sue(tragiche)origini mexicane... Da non trascurare, a parte la bella e dolente prova di Kate del Castillo(la ragazza violentata e gravemente3e ferita), la partecipazione di Martin Sheeen quale caporedattore-direttore del giornale. Ora, forse molti non lo sanno, ma Sheen, in realtà, è meexicano di origine, dove Sheen è lo pseduonimo. El Gato
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almenador
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mercoledì 4 dicembre 2013
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il fiammifero non si accende
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La scena con Jennifer Lopez, che prova a fumare una sigaretta, ed il fiammifero non si accende, é sintomatica di tutto questo film "denuncia" molto velleitario. Nulla si accende, realmente. Scenografia frammentaria, che non produce una sola scena significativa. La protagonista, che al termine del film ammette di essere Messicana, "ma non in questo Paese", più di essere patetica é ridicola. Avrebbe rappresentato il giustificativo di tutta la sua ricerca di rivalsa, ma sfocia nel grottesco. Con una Lopez ed un Banderas sopra le righe, solo Sonia Braga appare misurata e credibile. Occasione mancata per produrre un documento verosimile, o un bel film.
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La scena con Jennifer Lopez, che prova a fumare una sigaretta, ed il fiammifero non si accende, é sintomatica di tutto questo film "denuncia" molto velleitario. Nulla si accende, realmente. Scenografia frammentaria, che non produce una sola scena significativa. La protagonista, che al termine del film ammette di essere Messicana, "ma non in questo Paese", più di essere patetica é ridicola. Avrebbe rappresentato il giustificativo di tutta la sua ricerca di rivalsa, ma sfocia nel grottesco. Con una Lopez ed un Banderas sopra le righe, solo Sonia Braga appare misurata e credibile. Occasione mancata per produrre un documento verosimile, o un bel film.
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francescol82
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venerdì 20 agosto 2010
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poteva essere fatto meglio
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Senz'altro un bel film che fa riflettere ma alcuni attori non sono all'altezza, sicuramente poteva venire molto meglio.
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dian71cinema
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venerdì 25 settembre 2009
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un film che tocca i sentimenti umani
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UNA STORIA TRATTA DA UNA REALTA' QUELLA DELLO SFRUTTAMENTO FEMMINILE (IN PARTICOLARE) IN UN GOVERNO DOVE SOLO IL PROFITTO HA VALORE E LA CORRUZIONE E' DIETRO L'ANGOLO. BEN COSTRUITO, BEN INTERPRETATO LE DUE PROTAGONISTE SONO DAVVERO BRAVE UNA LOPEZ CHE FORTUNATAMENTE HA COMPRESO CHE IL CINEMA ERA LA SUA STRADA. CERTAMENTE E' UN RACCONTO E LA PROTAGONISTA SI COINVOLGE TALMENTE TANTO (DI SANGUE MESSICANA OCCORRE COMUNQUE PRECISARLO) DA STRAVOLGERE TOTALMENTE L'INTERA SUA VITA.
UN FILM CHE SCAVA NEI SENTIMENTI UMANI, CHE CREDE FORSE NEL BENE E NELLA GIUSTIZIA E VUOLE RACCONTARE UNA REALTA' POLITICA DI QUEI LUOGHI (SUGGESTIVE LE IMMAGINI PAESAGGISTICHE LO STATO IGIENICO PRECARIO E LA POVERTA' DI QUEI TERRITORI)MANDANDO UN MESSAGGIO POSITIVO NEL QUALE CHI CREDE ANCORA NELLA VERITA' E LOTTANDO PUO' OTTENERE QUALCOSA.
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UNA STORIA TRATTA DA UNA REALTA' QUELLA DELLO SFRUTTAMENTO FEMMINILE (IN PARTICOLARE) IN UN GOVERNO DOVE SOLO IL PROFITTO HA VALORE E LA CORRUZIONE E' DIETRO L'ANGOLO. BEN COSTRUITO, BEN INTERPRETATO LE DUE PROTAGONISTE SONO DAVVERO BRAVE UNA LOPEZ CHE FORTUNATAMENTE HA COMPRESO CHE IL CINEMA ERA LA SUA STRADA. CERTAMENTE E' UN RACCONTO E LA PROTAGONISTA SI COINVOLGE TALMENTE TANTO (DI SANGUE MESSICANA OCCORRE COMUNQUE PRECISARLO) DA STRAVOLGERE TOTALMENTE L'INTERA SUA VITA.
UN FILM CHE SCAVA NEI SENTIMENTI UMANI, CHE CREDE FORSE NEL BENE E NELLA GIUSTIZIA E VUOLE RACCONTARE UNA REALTA' POLITICA DI QUEI LUOGHI (SUGGESTIVE LE IMMAGINI PAESAGGISTICHE LO STATO IGIENICO PRECARIO E LA POVERTA' DI QUEI TERRITORI)MANDANDO UN MESSAGGIO POSITIVO NEL QUALE CHI CREDE ANCORA NELLA VERITA' E LOTTANDO PUO' OTTENERE QUALCOSA. QUALCHE PECCA VERSO IL FINALE E NELL'IMMAGINE QUASI SPIRITICA DEL CATTIVO IN QUESTIONE MA IL FILM PROCEDE TRANQUILLAMENTE VERSO UNA BUONA VALUTAZIONE 7.5
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zeroundici84
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giovedì 25 giugno 2009
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noioso
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ma che lento!!!una j.lo smielata nelle vesti della solita eroina questa volta per la salvezza di un intera nazione,un antonio banderas poco piu che una comparsa,tratta temi veritieri ma con una lentezza e sdolcinatezza imbarazzanti.pare piu drammatico che thriller.
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maridg70
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domenica 24 agosto 2008
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bellissimo
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NON HO ALTRE PAROLE PER DESCRIVERE QUESTO MOVIE...MERAVIGLIUOSO...MI HA COMMOSSA..MI SONO RITROVATA CON LE LACRIME AGLI OCCHI E LA LOPEZ E' FANTASTICA COME ATTRICE!
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(di zeroundici84)
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dony 64
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mercoledì 21 maggio 2008
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filmrealta'
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Un film crudo, reale, vero,a mio parere toccante per l'argomento di cui tratta il film.Bella interpretazione della sempre piu' brava e bella Jennifer Lopez.Un film da vedere.Voto 8
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anny
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giovedì 13 marzo 2008
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noi, donne europee fortunate
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conosco bene l'america latina, soprattutto l'argentina. film come questo ti fanno riflettere sulle opportunità che abbiammo e su quanta strada le donne di tutto il mondo devono percorrere.
credo che noi europee abbiamo più possibilità, economiche, culturali, sociali (anche se dobbiamo difendere il terreno guadagnato). e questo ci pone degli obblighi, a mio parere, nei confronti delle donne del terzo mondo. anche una piccola goccia è già qualcosa. l'importante è non starsene immobili a guardare, ma chiedersi "cosa posso fare?" e qualunque sia la risposta, cercare semplicemente di farlo. la j.lopez fa molto, cambia addirittura il corso della sua vita prendendo il posto di un combattente caduto, ma anche senza arrivare a tanto, ognuno può collaborare a che questo mondo diventi meno violento.
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conosco bene l'america latina, soprattutto l'argentina. film come questo ti fanno riflettere sulle opportunità che abbiammo e su quanta strada le donne di tutto il mondo devono percorrere.
credo che noi europee abbiamo più possibilità, economiche, culturali, sociali (anche se dobbiamo difendere il terreno guadagnato). e questo ci pone degli obblighi, a mio parere, nei confronti delle donne del terzo mondo. anche una piccola goccia è già qualcosa. l'importante è non starsene immobili a guardare, ma chiedersi "cosa posso fare?" e qualunque sia la risposta, cercare semplicemente di farlo. la j.lopez fa molto, cambia addirittura il corso della sua vita prendendo il posto di un combattente caduto, ma anche senza arrivare a tanto, ognuno può collaborare a che questo mondo diventi meno violento.
soprattutto con le donne e i bambini.
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