francesco2
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lunedì 31 ottobre 2011
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la vida es sueño? può esserlo un film
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Film un pò bistrattato al festival di Roma 2006, il primo in assoluto. Shainberg quasi ma raggiunge picchi, ma il suo filmetto un pò estetizzante propone anche spunti di riflessione. Vediamo quali.
Una delle cose che si potrebbe (rac)cogliere, potenzialmente esposta (O lasciata intendere) in modo neanche banalissimo, è la confusione tra la sfera reale e quella onirica, che (Almeno) in certi casi si determina nella vita degli artisti. Nulla di nuovo, vuoi di suo, vuoi perché possiamo avere già visto film magari non certo indispensabili, come "Angel". Ma se osserviamo ciò che avviene nella casa di Diane e della famiglia gli ospiti, se per certi versi sembrano usciti da "Lontano dal paradiso", film ponte tra due momenti storici, per altri appaiono figure pressoché oniriche, quasi personaggi più che persone nella stranezza dei propri sguardi e movimenti.
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Film un pò bistrattato al festival di Roma 2006, il primo in assoluto. Shainberg quasi ma raggiunge picchi, ma il suo filmetto un pò estetizzante propone anche spunti di riflessione. Vediamo quali.
Una delle cose che si potrebbe (rac)cogliere, potenzialmente esposta (O lasciata intendere) in modo neanche banalissimo, è la confusione tra la sfera reale e quella onirica, che (Almeno) in certi casi si determina nella vita degli artisti. Nulla di nuovo, vuoi di suo, vuoi perché possiamo avere già visto film magari non certo indispensabili, come "Angel". Ma se osserviamo ciò che avviene nella casa di Diane e della famiglia gli ospiti, se per certi versi sembrano usciti da "Lontano dal paradiso", film ponte tra due momenti storici, per altri appaiono figure pressoché oniriche, quasi personaggi più che persone nella stranezza dei propri sguardi e movimenti. Si pensi, inoltre, al procedimento con il quale viene descritto l'approccio tra la donna e Lionel. Certe trovate, come oggetti di cui, forse, non sapremo mai come fossero finiti in quella stanza, possono apparire concessioni facili acerto cinema pseudo-autoriale; in realtà, però, li si potrebbe anche intendere come una presenza "irreale" che, in maniera non dirompente, scuote la protagonista, o almeno provoca una curiosità verso ciò che avvien enl suo palazzo.
Ove Diane cerca di conoscere la REALTA', per quanto bizzarra, il "mondo dei sogni" la sorprende: anche quando cerca di guardare nel vetro, che dovrebbe TRASPARIRE e quindi riflettere il "vero", davanti ai
suoi occhi si (ri)propone la fantasia, quest'uomo dagli occhi strani(zzati?) che la guarda dallo spioncino, affermndoa di possedere numerosi animali nella propria abitazione.
Certo la "fantasia" ed il "sogno" del film, come dimostrerà il finale o una delle ultimissime scene, sono una storia raccontata con più (relativa) eleganza che non approfondimento psicologico, e se si evitano sostanzialmente patetismi di sorta, nel rapporto tra
la borghese ed il "diverso", manca un'autentica caratterizzazione dei personaggi, fatta parziale eccezione per la protagonista: l'unico tocco di originalità (peraltro davvero plausibile?), è il curioso (o forse inesistente) rapporto tra il marito e Lionel: dapprima incoraggia il rapporto con Diane, successivamente non può che ostacolarlo.
Forse il vero lato interessante diq uesto filmetto sono i suoi "luoghi". Case eleganti, certo, ma anche e soprattutto palazzi misteriosi che nascondono realtà sconosciute. Avete notato, del resto, come più di una volta venga (pro)posta la domanda "Mi racconti un segreto?"; e come, alla fine, la domanda rimanga ma con un'impostazione diversa? Andiamo, per fortuna, abbastanza oltre il solito pistolotto (anti)borghse in un film di "Scoperta". Dove senza moralismi si denuda l'eleganza dell'ambiente di Diane, che scopre il mistero. Non quello trascendente, ma quelli piccoli, e grandi, che stanno così vicino a noi.
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magi88
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domenica 13 dicembre 2009
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tremendo
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Film assolutamente insensato, a dir poco inguardabile...
Sconsigliatissimo.
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alenike
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sabato 30 maggio 2009
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visione distorta della arbus
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Sebbene la pellicola e la fotografia dimostrino una certa abilità nel rendere il film interessante e "misterioso" , la versione della vita della Arbus è decisamente distorta.
Nel libro di Patricia Bosworth al quale pretende di ispirarsi questo film, il personaggio di Lionel non compare e Diane non è affatto una persona delicata e fragile, bensì una donna contraddittoria ma profondamente ambiziosa e ,sebbene non si sia mai definita tale, femminista.
Fino ai 38anni è moglie e madre tenera e affettuosa(sebbene adultera..)ma spinta dal marito comincia a fotografare da sola e nonostante le difficoltà economiche Allan le lascia svolgere questa libertà per niente redditizia consapevole del genio della moglie.
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Sebbene la pellicola e la fotografia dimostrino una certa abilità nel rendere il film interessante e "misterioso" , la versione della vita della Arbus è decisamente distorta.
Nel libro di Patricia Bosworth al quale pretende di ispirarsi questo film, il personaggio di Lionel non compare e Diane non è affatto una persona delicata e fragile, bensì una donna contraddittoria ma profondamente ambiziosa e ,sebbene non si sia mai definita tale, femminista.
Fino ai 38anni è moglie e madre tenera e affettuosa(sebbene adultera..)ma spinta dal marito comincia a fotografare da sola e nonostante le difficoltà economiche Allan le lascia svolgere questa libertà per niente redditizia consapevole del genio della moglie.
Quando il matrimonio va a rotoli Diane comincia a seguire corsi di fotografi famosi come la Model e impara a vedere la realtà e a sperimentare la paura di fotografare quei luoghi e quelle persone che le erano stati taciuti fino ad allora... comincia ad andare in giro in bici fino a tarda sera per conoscere personaggi da fotografare, uomini del circo, travestiti, prostitute ...
E' una critica sociale e personale, è un sentito appoggio all'ambiguità che rende uguali uomini e donne davanti all'obbiettivo..
Questo film sembra più una versione da foto romanzo sviluppata in stile "il favoloso mondo di Amelie"che non un serio progetto di documentare la rivoluzione del lavoro fotografico della Arbus..
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nali
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giovedì 6 novembre 2008
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robert downey jr. eccezionale
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intensissimo nel recitare per la gran parte del film con solo le movenze degli occhi. Il film regge per la bravura degli attori tutti... udite udite...tranne la Kidman. "Troppo perfetta", bellissima, ma poco vibrante. Molto coinvolgente la scena in cui avviene la depilazione, grazie anche all'ottima voce del doppiatore di Downey. Lo consiglio.
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giulia_mb
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venerdì 31 ottobre 2008
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bello ma freddo
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visto. sinceramente non è che mi sia piaciuto moltissimo, l'ho trovato molto freddo, come se fosse un bel quadro da guardare, ma che deve rimanere appeso alla parete senza poterci entrare dentro. Dopo aver visto diversi film con la Kidman, non riesco ancora a capire dove risieda la sua grandezza, oltre che nella bellezza. E' stata capace di tenere la stessa statica espressione per tutto il film, sarà stato il personaggio, ma anche nei momenti di 'felicità" mi è sembrata piuttosto distaccata (vedi quando va a casa della prostituta, quando dice che "è grandioso" lo dice senza crederci troppo)... molto intenso invece Robert Downey Jr, seppur camuffato sotto montagne di peli e capelli. In ogni caso un film nella media, niente di eccezionale per quel che mi riguarda.
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visto. sinceramente non è che mi sia piaciuto moltissimo, l'ho trovato molto freddo, come se fosse un bel quadro da guardare, ma che deve rimanere appeso alla parete senza poterci entrare dentro. Dopo aver visto diversi film con la Kidman, non riesco ancora a capire dove risieda la sua grandezza, oltre che nella bellezza. E' stata capace di tenere la stessa statica espressione per tutto il film, sarà stato il personaggio, ma anche nei momenti di 'felicità" mi è sembrata piuttosto distaccata (vedi quando va a casa della prostituta, quando dice che "è grandioso" lo dice senza crederci troppo)... molto intenso invece Robert Downey Jr, seppur camuffato sotto montagne di peli e capelli. In ogni caso un film nella media, niente di eccezionale per quel che mi riguarda...
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alexsar
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giovedì 30 ottobre 2008
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g
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inter
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mercoledì 8 ottobre 2008
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inguardabile
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Uno dei film + brutti della storia del cinema...
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giulki
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lunedì 14 luglio 2008
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grande nic!!!!!
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