mencio
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martedì 15 agosto 2017
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uno il patto, uno il core, uno il grido
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Le ragazze inglesi, ancora nel '14, distribuivano, per strada, piume bianche, simbolo di codardia, a quelli che non s'erano ancora arruolati per il grande macello che segnò il declino dell'Europa. Il protagonista del film riceve le quattro piume del titolo dai suoi migliori amici e dalla sua fidanzata, quando, nel 1896, si dimette dall'esercito per non partecipare alla guerra di riconquista del Sudan. - Se l'accusa di codardia non è fondata, chi l'ha lanciata merita solo disprezzo – dice un vecchio combattente di Balaclava, ma il protagonista, che pure non è un codardo, non accetta la sfida: - Non si può essere codardi e felici nel mio Paese -. Le Quattro Piume fu proiettato il giorno dopo la dichiarazione di guerra del '39 alla Germania da parte di un impero, quello inglese, impreparato, prossimo al crollo ed è uno dei molti films e romanzi che richiamarono sotto le armi, nel momento supremo, gli antichi valori tradizionali.
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Le ragazze inglesi, ancora nel '14, distribuivano, per strada, piume bianche, simbolo di codardia, a quelli che non s'erano ancora arruolati per il grande macello che segnò il declino dell'Europa. Il protagonista del film riceve le quattro piume del titolo dai suoi migliori amici e dalla sua fidanzata, quando, nel 1896, si dimette dall'esercito per non partecipare alla guerra di riconquista del Sudan. - Se l'accusa di codardia non è fondata, chi l'ha lanciata merita solo disprezzo – dice un vecchio combattente di Balaclava, ma il protagonista, che pure non è un codardo, non accetta la sfida: - Non si può essere codardi e felici nel mio Paese -. Le Quattro Piume fu proiettato il giorno dopo la dichiarazione di guerra del '39 alla Germania da parte di un impero, quello inglese, impreparato, prossimo al crollo ed è uno dei molti films e romanzi che richiamarono sotto le armi, nel momento supremo, gli antichi valori tradizionali. Il film non nasconde quanta grettezza si annidasse in quei valori e come un falso amico se ne servisse per portar via al protagonista la ragazza e la reputazione, ma tutto viene servito allo spettatore con mano leggera sullo sfondo di coloratissime divise, di splendidi paesaggi in un ritmo d'azione che mai stanca. Le divise erano blu a quel tempo, ma Korda le volle rosse, "sparano" addirittura sullo schermo. Il dramma non può mai diventar tragedia nel lusso e nella signorilità delle feste e dei buoni sentimenti. Può solo far capolino nello sguardo smarrito di un adolescente, nello sconforto di un reduce che non ce la fa a farsi la barba da solo, nella timida osservazione di un medico egiziano colto e sensibile. Alla fine il protagonista avrà conquistato il primo posto al banchetto della vittoria e dell'amore (la convivialità è elemento costante del film) da cui resta escluso il rivale, mutilato e intimamente stroncato. Grande Ralph Richardson: bravo e antipatico come non mai.
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rudy
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giovedì 5 giugno 2008
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ricordando
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Un grande film girato in maniera esemplare, scenari avvincenti non piu' riproponibili,fotografia magnifica,colonna sonora indimenticabile di Miklos Rozsa,Ricordo negli anni50 mio zio Ettore operatore al cinema Pellico(in Milano) che per stare negli orari doveva alle volte tagliare i film,tanto non si accorgeva nessuno.Per questo film che era lunghetto lui tagliava la settimana Incom e non mandava il documentario. Quando un film è bello diceva non bisogna toccarlo mai.
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almaran
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domenica 6 aprile 2008
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avventuroso
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buon film di avventura vecchia maniera superiore anche alla recente edizione piu' ricca di effetti speciali e di immagini accuratissime ma priva di ritmo e noiosa quasi documentaristica
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