Film documentari anno 2013

A volte sembra che tutto ciò che c'è da dire su Haiti sia già stato detto. I mass media hanno realizzato infiniti servizi, documentari e interviste. Nonostante l'apparente saturazione, in questo film Joseph Hillel riesce a lanciare uno sguardo ampio su un Paese apparentemente ben conosciuto. Il suo approccio è semplice: lasciare che gli haitiani parlino per se stessi, aumentando il numero dei punti di vista lungo lo svolgimento del film. Sociologi, storici, ragazzi di strada e sacerdoti vudù: ognuno ha qualcosa da dire e tutti condividono lo stesso desiderio di mostrare la diversità e la ricchezza di un popolo che troppo spesso è soggetto al rigido giudizio degli stranieri.

Sin dal 1954 Bagnacavallo compare nel vasto panorama del cinema italiano, ma la città è stata anche teatro di posa per molti film, fiction televisive, cortometraggi e videoclip musicali. Mazzotti ha raccolto principalmente dalla rete informatica le sequenze più significative dei filmati, seguendo i propri ricordi, il gusto personale e la cronologia del materiale. Il risultato è un documentario di montaggio della durata di circa un'ora.

Balma Boves (la Barma nella variante locale), spettacolare insediamento umano sotto una sporgenza di roccia alle pendici del Monte Bracco, è una delle meraviglie delle valli occitane del Monviso. Abitato fino agli anni '60, si presenta come una sorta di "villaggio fossile" sopravissuto ad epoche remote, unico nell'arco alpino. Il film, girato nel 2007/2008, è stato realizzato con il sostegno del comune di Sanfront che di quella realtà aveva già curato il restauro. Nel film si vedono gli ultimi testimoni di Balma Boves raccontare le loro storie.

In un momento di grandi cambiamenti sociali, questo straordinario incontro di tennis tra Billie Jean King e Bobby Riggs ha catturato l'immaginazione del mondo, rafforzato una generazione e cambiato per sempre lo sport.

Il contadino resti tu è il toccante racconto della vita di Heinz, un contadino tirolese di 82 anni, ultimo erede di una famiglia che per 400 anni ha continuato a vivere e lavorare nello stesso Inzing, in Tirolo (Austria). Il documentario racconta il dramma di questo uomo, ormai anziano, alla perenne ricerca di un successore, che possa portare avanti il suo maso e continuare i lavori e le tradizioni di secoli della famiglia Wanner. Finalmente identifica un successore nel ventenne Johannes, studente di agraria, figlio di vicini di casa che sono anche amici di famiglia. Il documentario si sviluppa nel racconto quotidiano del rapporto tra il giovane e il vecchio Heinz, che lentamente, con pazienza e gioia gli insegna un mestiere. Uno scambio generazionale che coinvolge lo spettatore, accompagnato in una storia raccontata con straordinaria eleganza, che ha fatto vincere al regista il primo premio e il premio per la migliore musica all'ultimo festival del cinema di Lünen.