lys
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giovedì 1 maggio 2025
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integrazione maschile e femminile
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Scena dominata dal maschile con intrighi e dinamiche ben note in cui si inserisce solo la figura di Sorella Agnes, la qiale, dichiarando con coraggio una verità, apre lo spazio perchè si rompano vecchie dinamiche fatte d trppol e bugie, lasciando il passo a nuovo Papa che è uomo e donna contemporaneamente, spazzando via vecchie caratteologie di cui conosciamo bene linguaggi ed energie. Il film si chiude con un chiacchericcio leggero di 3 suore che attraversano un piazzale.
Più della teopria trasgender, mi piace sostenere la visione al di la della vera motivazione, dell' aprire la possibilità dell'integreazione del maschile e del femminile in un mondo in cui il patriarcato e la sottomissione della donna, nella sua accezzione deformata, è ben definita nei ruoli che conosciamo ( il Cardinale Bellini parla di apertura alle donne nei riti ).
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Scena dominata dal maschile con intrighi e dinamiche ben note in cui si inserisce solo la figura di Sorella Agnes, la qiale, dichiarando con coraggio una verità, apre lo spazio perchè si rompano vecchie dinamiche fatte d trppol e bugie, lasciando il passo a nuovo Papa che è uomo e donna contemporaneamente, spazzando via vecchie caratteologie di cui conosciamo bene linguaggi ed energie. Il film si chiude con un chiacchericcio leggero di 3 suore che attraversano un piazzale.
Più della teopria trasgender, mi piace sostenere la visione al di la della vera motivazione, dell' aprire la possibilità dell'integreazione del maschile e del femminile in un mondo in cui il patriarcato e la sottomissione della donna, nella sua accezzione deformata, è ben definita nei ruoli che conosciamo ( il Cardinale Bellini parla di apertura alle donne nei riti ). Film di stampo americano romanticizzato dal fascino storico Italiano, oggi veritiero più che mai. Uno spiraglio per le coscienze.
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robyciack
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venerdì 25 aprile 2025
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offerta promozionale
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Un brutto esempio di cinematografia che utilizza la morale modagliola del momento trascinandola in maniera irrispetosa ed irriverente.Un film banale che diventa alla fine una forma di promozione verso tematiche contemporanee ma totalmente fuori tema e fuori contesto.
Davvero una grande delusione.Sconsigliatissimo !!!
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giovanni morandi
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mercoledì 23 aprile 2025
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conclave aperta alla societ? di oggi
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Partendo dal romanzo omonimo di Robert Harris, il regista premio Oscar Edward Berger (“Niente di nuovo sul fronte occidentale” del 2022), mette in scena un serrato thriller a sfondo religioso, tutto ambientato fra le mura vaticane di Roma, anche se racconta solo di un immaginario “Conclave”, che tutti ritengono, naturalmente votato, nell’immaginario diffuso, ad un ecumenismo rispettoso dei decreti della divina Provvidenza. Del resto, già in altri due casi, i romanzi dello scrittore inglese, avevano dato vita a pellicole complesse ed indirizzate verso stesso filone narrativo, come “L’uomo nell’ombra” (2010) e “L’ufficiale e la spia” (2019), tutte firmate da Roman Polansky, che mi permetto di ritenere di gran lunga superiore a "questo" Berger, che indugia un po' troppo sul tema centrale del romanzo.
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Partendo dal romanzo omonimo di Robert Harris, il regista premio Oscar Edward Berger (“Niente di nuovo sul fronte occidentale” del 2022), mette in scena un serrato thriller a sfondo religioso, tutto ambientato fra le mura vaticane di Roma, anche se racconta solo di un immaginario “Conclave”, che tutti ritengono, naturalmente votato, nell’immaginario diffuso, ad un ecumenismo rispettoso dei decreti della divina Provvidenza. Del resto, già in altri due casi, i romanzi dello scrittore inglese, avevano dato vita a pellicole complesse ed indirizzate verso stesso filone narrativo, come “L’uomo nell’ombra” (2010) e “L’ufficiale e la spia” (2019), tutte firmate da Roman Polansky, che mi permetto di ritenere di gran lunga superiore a "questo" Berger, che indugia un po' troppo sul tema centrale del romanzo., invece molto più avvincente.
Il termine “Conclave” ha una precisa genesi storica, nel corso del basso medioevo, infatti, gli abitanti di Viterbo, allora sede papale, stanchi di anni di indecisioni dei cardinali, li chiusero “a chiave”, nella sala grande del palazzo papale, così da costringerli a nominare un pontefice in tempi ragionevoli.
Nella visione del film non troppo articolato, quello che viene apprezzato è la fotografia e l'ambientazione, ma soprattutto l'interpretazione superba di Fiennes, una figura di vera fede (piena di dubbi...come deve essere); in particolare nella cerimonia inaugurale del conclave, Lawrence (Fiennes) tiene un'omelia in cui incoraggia i cardinali a scegliere un papa "umanamente imperfetto", ma alcuni interpretano le sue parole come una dichiarazione delle proprie ambizioni e catalizza le preferenze dei "liberali".
Finale a sorpresa ed estremamente rivoluzionario, anche se poco credibile...
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vivaelleon
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lunedì 7 aprile 2025
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la dolce vita dei cardinali
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Troppo forte il finale: er mafrodito (per dirla col poeta Elio) sul soglio pontificio meriterebbe sì l'oscar, ma per il grottesco. Si parva licet ricordo un altro film, singolarmente diretto da un altro austriaco (Von Donnersmark), che conseguiva analoghi strepitosi esiti di involontaria comicità. Si trattava di The Tourist. Lì Frassica e De Sica con i pesci lessi Depp e Jolie, qui un Castellitto da trattoria di Trastevere e vago accento partenopeo. Lì (The Tourist) una Venezia così finta e cartolinesca che, al confronto, Alberto Sordi travestito da gondoliere era un campione di verismo; qui (Conclave) una micidiale accozzaglia di luoghi comuni e di marchette a tutto lo scibile della risibile (sub)cultura woke.
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Troppo forte il finale: er mafrodito (per dirla col poeta Elio) sul soglio pontificio meriterebbe sì l'oscar, ma per il grottesco. Si parva licet ricordo un altro film, singolarmente diretto da un altro austriaco (Von Donnersmark), che conseguiva analoghi strepitosi esiti di involontaria comicità. Si trattava di The Tourist. Lì Frassica e De Sica con i pesci lessi Depp e Jolie, qui un Castellitto da trattoria di Trastevere e vago accento partenopeo. Lì (The Tourist) una Venezia così finta e cartolinesca che, al confronto, Alberto Sordi travestito da gondoliere era un campione di verismo; qui (Conclave) una micidiale accozzaglia di luoghi comuni e di marchette a tutto lo scibile della risibile (sub)cultura woke. Veramente incredibile che si possa anche solo aver ipotizzato di dare l'oscar alla Rossellini, che avrà detto sì e no tre parole limitandosi per il resto a attraversare cortili e stanze con passo marzial/femminista. Neanche il tempo di godersi la ricostruzione cinecittadinesca della Sistina e subito il primo uppercut al buon senso: il cardinalone marachello in gioventù (erano ragazzi...). Fiennes che sogna di essere Guglielmo da Baskerville. Stanley Tucci che razzola bene e predica male, ma anche il contrario. Ma poi mi chiedo: scoparsi una suora è un crimine che merita l'interdizione perpetua dai sacri uffici mentre andarsene in giro per il mondo con un utero e dei testicoli senza sapere bene cosa farsene dell'uno e degli altri è la cosa più normale? Insomma, francamente non se ne può più di sentire ripetere "chi sono io per giudicare" e amenità simili. Sei il Papa, santo cielo!! Se non giudichi tu... vai a fare l'amministratore delegato di una ong qualsiasi. Sottoscrivo la candidatura di Castellitto/Tedesco; almeno è uno con le idee chiare.
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maria miccinesi
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sabato 5 aprile 2025
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un piacere per gli occhi e per la mente
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Ottimo film: fotografia splendida, ottimi attori e colonna sonora originale che non disturba ma valorizza i momenti salienti della narrazione.
Anche il finale mi è piaciuto, anzi mi ha commosso la decisione del nuovo papa di volersi accettare così come da Dio stesso è stato creato piuttosto che sottoporsi a interventi umani per chiarire il suo genere.
Consigliatissimo.
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elisa noli
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domenica 16 marzo 2025
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bello
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A me il film è piaciuto molto, incentrato su un decano che, come afferma, non vuole essere un cacciatore di streghe ma un umile amministratore, con le sue cadute ma con la "barra" dritta nei confronti della sua missione.
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A me il film è piaciuto molto, incentrato su un decano che, come afferma, non vuole essere un cacciatore di streghe ma un umile amministratore, con le sue cadute ma con la "barra" dritta nei confronti della sua missione. Esce il ritratto di una curia "umana", con limiti e risorse. Non credo che il finale volesse aprire un dibattito sul gender, troppo banale e per giunta poco insistito, ma proporre una Chiesa aperta al futuro e non legata al passato e alle tradizioni, dove ognuno è accettato per quello che è. Io, da credente poco fervente, auspico questo. La nota, a parer mio, un po' stonata, è l'interpretazione del personaggio del reazionario Tedesco: perché rappresentarlo grezzo e zotico? Una scelta del regista un poco macchiettistica.
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martedì 11 marzo 2025
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organizzatevi!
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Sono venuta al cinema per andare a vedere un film sono una ragazza molto magra e se non mangio posso svenire ora io non tollero la pessima organizzazione del bar del cinema che mi ? stato chiuso in faccia dopo essermi fatta una coda di almeno 15 minuti spero che cercherete di organizzarvi un po? meglio perch? cos? non ? ammissibile
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francesto70
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giovedì 6 marzo 2025
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un film discreto
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Film godibile. Visto il tema poteva osare di più.
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paolorol
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mercoledì 5 marzo 2025
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americanata
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Roberto Pazzi, il grande scrittore ferrarese che ci ha purtroppo lasciati orfani nel dicembre 2023 di una delle penne italiane più colte e raffinate, ha scritto nel 2001 un romanzo intitolato Conclave. Dal suo lavoro ha in parte tratto ispirazione Nanni Moretti per il suo film Conclave ! Roberto Pazzi non è riuscito a portare a termine un abbozzato progetto di trascrizione cinematografica, impresa che al contrario è stata portata a termine da quest'altro Conclave, a firma Harris. Purtroppo. Il Conclave di Pazzi è un romanzo visionario, grottesco, provocatorio e trasgressivo Se fosse diventato un film avrebbe suscitato scandali e polemiche, cosa che invece non è di certo successa per il Conclave di Harris.
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Roberto Pazzi, il grande scrittore ferrarese che ci ha purtroppo lasciati orfani nel dicembre 2023 di una delle penne italiane più colte e raffinate, ha scritto nel 2001 un romanzo intitolato Conclave. Dal suo lavoro ha in parte tratto ispirazione Nanni Moretti per il suo film Conclave ! Roberto Pazzi non è riuscito a portare a termine un abbozzato progetto di trascrizione cinematografica, impresa che al contrario è stata portata a termine da quest'altro Conclave, a firma Harris. Purtroppo. Il Conclave di Pazzi è un romanzo visionario, grottesco, provocatorio e trasgressivo Se fosse diventato un film avrebbe suscitato scandali e polemiche, cosa che invece non è di certo successa per il Conclave di Harris.
Ma basta parlare di Pazzi e della sua versione felliniano-bunueliana dell'elezione a porte chiuse più nota al mondo. Non mi resta che invitare tutti a leggere il suo scandaloso romanzo e di non covare troppe aspettative per il film di Berger. Protagonisti abili attori come Fiennes e Tucci, un ruolo secondario che non passerà alla storia per la Rossellini, bella fotografia, effetti speciali spettacolari ma piuttosto tamarri.. Che dire ? Un'americanata alla fine..Un finto thriller privo di sussulti, eccezion fatta per la scena finale che non spoilero ma che non penso farà precipitare nessuno giù dalla sedia. In definitiva un film che fallisce nel forse impossibile tentativo di trasferire sullo schermo i contenuti filosofici del romanzo di Harris e che mette in scena i peccati più veniali del Vaticano, ben lontano dall'affondare la lama in quelli più segreti ed inquietanti.
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riccardo
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lunedì 3 marzo 2025
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hanno rotto i c*******i
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Non è possibile che oramai anche i film religiosi cristiani, sulla elezione del papà, processo culturale importantissimo per l'occidente, deve essere ficcata sempre la teoria gender, patriarcato Velato e altre cagate buoniste del nostro periodo storico. HANNO ROTTO I COGLIONI, vorrei vedere questo genere di film, che hanno uno spessore culturale importantissimo per noi occidentali, fatto sull'islam. NON SE NE PUO' PIU', film del genere sono la rovina di chi li fà, e se premiato agli Oscar è solo merito di una politica accondiscendete verso queste tematiche, fate schifo.
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