La timidezza delle chiome

Valentina Bertani racconta il momento fondamentale in cui due gemelli diventano grandi e si affacciano al mondo. Che non è all'altezza dei loro sogni. Un documentario libero e schietto, costruito sulle misure e sulle possibilità dei suoi protagonisti

Dentro la complessa e variegata area del cosiddetto "cinema del reale", dove documentario e finzione si dilatano e si diluiscono, si annullano e si esaltano, trova spazio anzi si fa spazio La timidezza delle chiome, passato a Venezia nell'ambito delle Giornate degli Autori. E si fanno spazio i suoi protagonisti, che sono il film e la materia di cui è fatto questo lavoro di Valentina Bertani. Si parte dal coming of age per eccellenza (la fine della scuola, la collocazione nel mondo fuori, la ricerca di una voce), si parla con il lessico famigliare della borghesia ebraica romana, si approda a un metodo che fa dell'osservazione lo strumento per la comprensione, dell'empatia la misura di un distacco essenziale per eludere la retorica. [...]

di Lorenzo Ciofani, articolo completo (2653 caratteri spazi inclusi) su La Rivista del Cinematografo 10 novembre 2022