mauridal
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martedì 13 giugno 2023
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quando la realtà supera la fantasia.
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LA COSPIRAZIONE DEL CAIRO
Un film di Tarik Saleh. 2022.
Quando la realtà supera la fantasia.
Quando la storia raccontata da un regista, impegnato nel cambiamento culturale e civile del suo paese di origine, l Egitto con gli strumenti del cinema, ovvero le immagini, i suoni e le parole e i dialoghi, allora dobbiamo riconoscere che il regista Saleh , ha compiuto un opera di di cinema che va oltre la immaginazione e la invenzione dei fatti che racconta.
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LA COSPIRAZIONE DEL CAIRO
Un film di Tarik Saleh. 2022.
Quando la realtà supera la fantasia.
Quando la storia raccontata da un regista, impegnato nel cambiamento culturale e civile del suo paese di origine, l Egitto con gli strumenti del cinema, ovvero le immagini, i suoni e le parole e i dialoghi, allora dobbiamo riconoscere che il regista Saleh , ha compiuto un opera di di cinema che va oltre la immaginazione e la invenzione dei fatti che racconta. Oltre la cronaca, la politica, la informazione e qui oltre la fede religiosa di un popolo. I popoli medio orientali, egiziani, siriani iraniani afgani ecc, sono di fede islamica, e la storia inizia e prosegue immergendosi appieno nel mondo islamico con tutti i personaggi primari e secondari che ne fanno parte. Il giovane protagonista, un ragazzo, Adam, figlio di un pescatore di un villaggio sul mare in Egitto, vince una borsa di studio per la più importante università del Cairo, Al Azhar. Il ragazzo in effetti è una intelligenza naturale, studioso e lettore di libri vari di suo, con una istruzione e una formazione sia pubblica che famigliare il vecchio padre pescatore, a lui affezionato, lo vede partire a malincuore per il Cairo, sperando di ritrovarlo al più presto per lavorare insieme. Un ruolo assegnato al giovane protagonista in parte autobiografico del regista, anche Saleh figlio di pescatori, parte ma si allontana definitivamente dall’Egitto, per raggiungere la Svezia dove è cittadino e lavora. La storia di Adam invece , dall’ingresso nell’università del Cairo fino alla fine è una storia difficile ,intrisa di correlazioni con il contesto islamico , sia per il contenuto degli studi ovviamente la religione e la fede, ma soprattutto per il suo coinvolgimento con tanti personaggi , studenti e non, in vicende poco chiare che hanno a che fare con il potere politico e di stato .Intanto la morte dell Imam che dirige l’università , mette in moto una guerra di successione che oltre i capi religiosi interessa e fa agire il potere politico, sin dal capo di stato, il presidente , mai nominato , ma intravisto in grandi ritratti . Qui il film prende la via del thriller e del genere complotto. Dunque, su questa linea avvengono fatti e compaiono personaggi che seppure inventati, sono alla prova della realtà realmente accaduta in Egitto, fatti realistici, il coinvolgimento dello studente Adam, la scomparsa e l’omicidio di un suo amico straniero, il trattamento e i metodi dei servizi di polizia segreta e interna, da torturatori e assassini. Il tutto perché il ragazzo Adam, e un suo amico avrebbero saputo in segreto del rapporto stretto con forti ingerenze tra stato e Islam ovvero tra potere politico e religioso. Il film anticipa con grande realismo tutti i fatti accaduti sull’affare Giulio Regeni che a tutt’oggi rimane un affare di Stato egiziano, irrisolto e come infine risulta dalla storia di questo terribile ma importante film, irrisolvibile. Il finale del film, il regista lo riserva al giovane Adam, che pur di salvare la pelle, è costretto dalle autorità di polizia e religiose a lasciare la sua desiderata università e far ritorno al suo villaggio. Forse il regista ha voluto dedicare una briciola di speranza per i tanti giovani egiziani che come lui e il suo personaggio Adam, devono distaccarsi in qualche modo dai poteri reali dello stato islamico e andare via alla ricerca di una propria dimensione oltre l’orizzonte. (Mauridal)
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maramaldo
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martedì 25 aprile 2023
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as_salam_aleikum
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La pace sia con te, Tarik Saleh, e spero ci rimanga. Ti ritrovo volentieri, sei sempre interessante, ti scoprii innocente e serio. Oggi mi complichi la vita. Richiesto in un'intervista se per caso alludevi ad una qualche compromissione dell'Islam col malgoverno: No, hai risposto, it's a made-up story. Invenzione, fantasia, quel signore appeso alle pareti, Tutankamon.
Il tuo caso è corrente, analogo a quello di migliaia, tra poco milioni: la doppia anima. Se ne occupa una nuova disciplina, la psico-antropologia, esiste. Semplificando: sei uno svedese che si ricorda di essere egiziano o un egiziano che vuol far lo svedese?
Il tuo approccio, laicizzante, non so se sincero ma non lo sento spontaneo.
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La pace sia con te, Tarik Saleh, e spero ci rimanga. Ti ritrovo volentieri, sei sempre interessante, ti scoprii innocente e serio. Oggi mi complichi la vita. Richiesto in un'intervista se per caso alludevi ad una qualche compromissione dell'Islam col malgoverno: No, hai risposto, it's a made-up story. Invenzione, fantasia, quel signore appeso alle pareti, Tutankamon.
Il tuo caso è corrente, analogo a quello di migliaia, tra poco milioni: la doppia anima. Se ne occupa una nuova disciplina, la psico-antropologia, esiste. Semplificando: sei uno svedese che si ricorda di essere egiziano o un egiziano che vuol far lo svedese?
Il tuo approccio, laicizzante, non so se sincero ma non lo sento spontaneo. Qualcosa di antico traspare. Al nobile e coraggioso vecchio fai dire: il giusto non teme la morte. Non funzione se non si basa su qualche credo che in qualche modo consola all'ultimo momento.
Non trascuriamo, poi, altri effetti indesiderati quando si provoca una sensibilità radicata nei secoli. Tralascio gli episodi criminosi, ricordo Salman Rushdie. A proposito, lo spregiudicato romanziere indiano in un altro suo libro dileggiò un San Giovanni, credo, l'Autore dell'Apocalisse. Da noi neanche un pigolio. Distacco aconfessionale, ce lo possiamo permettere. Escludiamo per tema di una deriva nell'oscurantismo una preghierina di nemmeno 20 secondi durante l'insegnamento scolastico che tra poco includerà l'ora di kamasutra con relativi esercizi.
Soffri l'Egitto. ,Appartiene anche a noi, la sofferenza. Non ne siamo mai usciti bene, non da oggi ma nei millenni. A volte sembra che l'unico italiano ad aver lasciato... il segno sia Belzoni che imbrattò una stanza della piramide.
Ti immedesimi in Adam, boy from heaven? Puoi farlo, assieme ai tuoi amici che da mediorientali son divenuti scandinavi, finnici, baltici, slavi buoni e cattivi. Rimani su piazza, però. O, meglio, contentati di vogare su acque livide, sotto un cielo plumbeo. Vola soltanto col cuore. Sabbie dorate, palmeti verdi, cieli chiari, il "tuoi" Nilo? Non ti appartiene, non lo giudicare. Sulle sue sponde e giù fin quasi alle sorgenti in queste ore (aprile 2023) milioni di individui lottano, uccidono, muoiono, solo per convincersi di esistere.
Se, per caso, arrivano dalle tue parti, caro il mio Tarik da Stoccolma, che dire?
As_Salam_aleikum
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