maramaldo
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mercoledì 19 luglio 2023
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solo la follia può guardare la follia
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così come il genio, ritenuto contiguo (nullum magnum ingenium...).
Saggiamente, Mary Harron non mette becco nella faccenda. Il suo, biopic che si traduce in gossip, "maldicenze di serve" si diceva un tempo. S'impara lo stesso. Io, p.es., non sapevo chi aveva inventato le "impronte gluteali".
Neanche lontanamente si affronta la questione dibattuta se il Catalano fosse o non fosse surrealista. Intanto, quelle di Dalì erano per Magritte "fantasie malsane". Interessò subito per l'originalità ma poi non ebbe buona stampa a causa di frequentazioni con il potere reazionario. Breton lo denigrò. Per Orwell quello era un tipo che cercava, tra l'altro, "good cookery", oggi si direbbe ristoranti con chef stellati e prezzi.
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così come il genio, ritenuto contiguo (nullum magnum ingenium...).
Saggiamente, Mary Harron non mette becco nella faccenda. Il suo, biopic che si traduce in gossip, "maldicenze di serve" si diceva un tempo. S'impara lo stesso. Io, p.es., non sapevo chi aveva inventato le "impronte gluteali".
Neanche lontanamente si affronta la questione dibattuta se il Catalano fosse o non fosse surrealista. Intanto, quelle di Dalì erano per Magritte "fantasie malsane". Interessò subito per l'originalità ma poi non ebbe buona stampa a causa di frequentazioni con il potere reazionario. Breton lo denigrò. Per Orwell quello era un tipo che cercava, tra l'altro, "good cookery", oggi si direbbe ristoranti con chef stellati e prezzi... stellari (e Gala a far carte false per "arrivare a fine mese"). Chi lo incontrò a Cadaqués racconta che "allungava le mani". Oggi avrebbe avuto fastidi e Gala a sbattersi per trovare fondi per gli avvocati.
Ben Kingsley, perfetto, perfino il brillio negli occhietti matti ma è solo "scena". La protagonista è Gala.
Ma chi era Elena ecc.,ecc., n. a Kazan nel 1894? Una fuoruscita come si diceva allora di quelli che scampavano a fame e persecuzioni. Di un'estrazione sociale in cui affiorava qualche piglio boiardesco. Già allora il fascino slavo sciamava per i posti eleganti dove va la gente danarosa. Bazzicarono anche da noi. A Roma nacque il detto: mi costi quanto un'amante russa.
Elena sposò in prima battuta un grosso poeta impegnato, Paul Eluard. Compare nel film, non chiedetemi perchè. La Harron, se non criptica, è sottile femminista. Salvador Dalì non si spiega senza Gala. Lo adombra spettacolarmente in quell'esaltazione congiunta a picco sul mare. E' lei che trasportò in un'aura sublime il talentuoso disegnatore, che lo iniziò ad interpretare ed esprimere il mistero del profondo. Se lo portò a Londra per uno scambio di vedute con Freud.
Amava viaggiare Gala soffermandosi a tempo indeterminato nelle dimore degli estimatori del famoso consorte. Per decenni i due scorazzarono per la Penisola. Dalì arrivo fino in Sicilia (Africa). Andò a parlare col Papa spinto dalla moglie che voleva un matrimonio religioso per "mettersi a posto". In Toscana si interessò a... Galileo. La magia illusoria del calcolo che ti fa credere di misurare le cose dell'universo. L'attrazione delle geometrie cervellotiche. Borromini, avesse fatto le scuole, anche lui avrebbe immesso il Crocefisso in un ipercubo.
Ma cosa prese l'artista da Roma? Quelle bestiacce, dicono, che si muovono su esili zampette da insetto. L'elefantino di Piazza della Minerva, in groppa un obelisco, incongruo (surreale?). Guardatelo in "faccia". Un incubo dolente, un mostro che soffre e geme. Lo disegnò Bernini che lo fece scolpire ad un allievo. Dalì, in fondo, barocco, non solo nelle acconciature? Lo studioso, comunque, si accorge che le volute in alto di quei baffini incerati sono rococò.
C'era un'altra Donna. Il "caso" del film. Compare di sfuggita una bionda procace e discinta. Rappresenterebbe chi, negli ultimi giorni di Salvador, con l'assenso dell'intelligente e generosa Gala, fece da musa (si diceva così un tempo). Stizza del personaggio reale, la "Voice" che ancora conturba. In TV, dimenticando per un istante di fare la signora, si lasciò andare ad un'irripetibile scorrettezza etno-socio-politica. Compatite. Amanda Lear ebbe benemerenze ma non ricevette lasciti. Mary, la femminista, doveva ritagliarle un cammeo più giusto e più carino.
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fabrizio friuli
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martedì 12 settembre 2023
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l'' assistente del genio surreale
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New York, 1973. Il giovane James è un appassionato di arte ed è molto bravo ad analizzare le opere d'arte ( principalmente ) i dipinti. Un giorno, il giovane James riceve un incarico da reputare prestigioso : assistere il pittore surrealista spagnolo Salvador Dalí, senza essere al corrente che il grande artista sta attraversando una fase della sua vita che non gli consente di creare delle opere d'arte ma si preoccupa principalmente di essere invitato e di partecipare a delle feste frequentate da vari " personaggi " come Salvador Dalí, oltre a ciò, James conosce Gala Dalí, la consorte dell' artista, che dimostra un palese " interesse " per il giovane assistente del marito ( ed ha perfino una relazione extraconiugale con un giovane cantante ).
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New York, 1973. Il giovane James è un appassionato di arte ed è molto bravo ad analizzare le opere d'arte ( principalmente ) i dipinti. Un giorno, il giovane James riceve un incarico da reputare prestigioso : assistere il pittore surrealista spagnolo Salvador Dalí, senza essere al corrente che il grande artista sta attraversando una fase della sua vita che non gli consente di creare delle opere d'arte ma si preoccupa principalmente di essere invitato e di partecipare a delle feste frequentate da vari " personaggi " come Salvador Dalí, oltre a ciò, James conosce Gala Dalí, la consorte dell' artista, che dimostra un palese " interesse " per il giovane assistente del marito ( ed ha perfino una relazione extraconiugale con un giovane cantante ). Tuttavia, il giovane James rimane affascinato dallo stile di vita del pittore ed inizia a prendere parte agli " eventi " tralasciando il suo scopo, per questo motivo viene licenziato, tuttavia, James viene preso sotto l' ala di Salvador Dalí che lo soprannomina : San Sebastian.
Il lungometraggio intitolato Dalíland è un ' opera cinematografica biografica/ drammatica nel quale il grande artista viene interpretato dall' attore inglese Ben Kingsley che, pur avendo saputo impersonare il personaggio in modo esemplare, la somiglianza tra l' attore inglese e il pittore surrealista spagnolo appare alquanto scarsa, invece l' attrice che impersonato la consorte dell' artista Gala Dalí le somiglia di più ed è stata molto brava ad interpretare la moglie ( che nel film assume anche il ruolo di una seconda " madre " del pittore ) Gala Dalí, che si occupa anche di gestire il denaro guadagnato grazie alle opere di Salvador Dalí. Soffermandosi brevemente sul personaggio di James, egli non risulta essere un giovane ambizioso ma che può essere facilmente fuorviato ( perché lui diventa un membro delle feste di Dalí e intreccia un relazione con una giovane modella e partecipa perfino ad un rapporto sessuale tra tre soggetti ). L' opera cinematografica, in alcuni momenti diventa poco coinvolgente , il che è un vero peccato, trattandosi di un film incentrato sulla vita di un personaggio storico di una grande rilevanza che ha permesso l' esistenza di opere d'arte surrealiste che ancora oggi, vengono rammentate, perché il genio può dipartire, la sua arte può rimanere immortale. Oltre a ciò, alcune scene sono dei flashback nei quali appare il giovane Salvador Dalí quando vede Gala per la prima volta ed anche quando ad egli viene l' ispirazione per uno dei suoi quadri più rinomati : La persistenza della Memoria , l' ispirazione è sorta vedendo del formaggio su un tavolo ( presumibilmente il camembert francese liquefarsi davanti a lui e al tempo stesso immagina di vedere un orologio che appare sulla parte ) e sempre in uno dei flashback, Dalí viene colto da un attacco di risa inaspettato e Gala è stata l' unica a tenergli la mano, facendo vedere il suo lato empatico. Dalíland è comunque un lungometraggio cinematografico ben girato e con un cast attoriale di un certo livello, ma la scarsa somiglianza di Ben Kingsley e i momenti poco coinvolgenti che compongono la pellicola stessa sono delle sbavature che sabotano l' opera, tra l'altro, l' attacco di risa ( probabilmente il rispo spastico ) " proviene " dal film del 2019 di Todd Phillips ( Joker ), e non si sa se Salvador Dalí fosse affetto da questo disturbo.
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