Mai parafrasi, ma poesia per poesia: Pietro Marcello evoca l'umanità di Dalla, e dell'Italia tutta, facendo di archivio ritorno al futuro. In prima mondiale a Berlinale Special
di Federico Pontiggia La Rivista del Cinematografo
La grandezza del film documentario di Pietro Marcello non su, ma con Lucio Dalla - e, da titolo, Per Lucio - sta nell'esaudire le parole di Stefano Bonaga, talking head al pari del produttore Umberto Righi (Tobia): "Curiosamente fra gli amici parliamo sempre di Lucio al presente. Perché è una presenza fuori tempo, anche il suo corpo, la sua voce è lì, c'è".
Non curiosamente, viceversa, Marcello riesce a fare di Dalla un nostro contemporaneo, qui e ora, con l'archivio, del cui impiego si conferma maestro: il pastiche di oggi, le due talking heads, e ieri, l'archivio di Lucio e gli archivi (da AAMOD al Luce, da CSC a Home Movies, e l'esordio La bocca del lupo dello stesso Marcello) porta il film fuori dal tempo epperò dentro, dentrissimo allo stesso, facendo risuonare nell'uomo Lucio la nostra comune umanità. [...]
di Federico Pontiggia, articolo completo (2108 caratteri spazi inclusi) su La Rivista del Cinematografo 3 marzo 2021