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Al terzo capitolo su Godzilla e quarto della "MonsterVerse" la regia cambia nuovamente passando da Dougherty(che resta comunque tra i gli autori del soggetto)al non proprio eccezzionale Wingard che spinge se possibile ancor di più sull'estetica da popcorn-movie spettacolare ipertrofico stile Michael Bay a discapito di tutto il resto:inutile contare inverosimiglianze e forzature o cercare un singolo personaggio con un briciolo di spessore(tanto per gradire abbiamo tra gli altri una bambina sordomuta che è la sola capace di comunicare con Kong,un afroamericano ciccione sparabattute e una figlia del cattivo bella procace ed altrettanto spreciudigata perciò destinata a finire male),i mostri sono i soli veri protagonisti,e soprattutto lo sono le sequenze di combattimento di indiscutibile efficacia.E la confezione è ancora di prim'ordine,così come il ritmo sempre bello spedito.Nulla più che un mix tra videogame e sitcom a base di due mostri iconici,il cui match alla fine va più o meno in pareggio,per l'ovvia realizzazzione di un ulteriore capitolo uscito nel 2024.Per chi ha zero pretese aldilà del puro intrattenimento va benissimo. A dispetto del blocco causa Covid,il successo al cinema e su HBO Max è stato cospicuo,mentre da noi dopo l'uscita in streaming non ha avuto altrettanta fortuna nelle sale.
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