tony
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giovedì 27 agosto 2020
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il cubo di rubik nolaniano
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Da premettere che Nolan è tra i miei autori preferiti e che ogni suo film va vissuto come un'esperienza, un evento, un viaggio da vivere preferibilmente sul grande schermo.
Sin dai primi minuti si viene catapultati letteralmente all'interno dell'azione. Gli archi che si accordano, il direttore d'orchestra è pronto a dare il via alle danze ma metaforicamente da il via alla pellicola piu concettuale e simbolica di Nolan. Nel primo quarto d'ora, può piacere o meno, mi è sembrato di rivivere i fasti de "Il Cavaliere Oscuro" e di quella sua meravigliosa scena iniziale.
Il film si basa su un concetto ed una trama apparentemente semplici, ma che con il passare dei minuti si fanno sempre più intricati.
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Da premettere che Nolan è tra i miei autori preferiti e che ogni suo film va vissuto come un'esperienza, un evento, un viaggio da vivere preferibilmente sul grande schermo.
Sin dai primi minuti si viene catapultati letteralmente all'interno dell'azione. Gli archi che si accordano, il direttore d'orchestra è pronto a dare il via alle danze ma metaforicamente da il via alla pellicola piu concettuale e simbolica di Nolan. Nel primo quarto d'ora, può piacere o meno, mi è sembrato di rivivere i fasti de "Il Cavaliere Oscuro" e di quella sua meravigliosa scena iniziale.
Il film si basa su un concetto ed una trama apparentemente semplici, ma che con il passare dei minuti si fanno sempre più intricati. Nolan sembra portarci per mano, e lo fa benissimo fino ad un certo punto, per poi abbandonarci completamente ai nostri sensi dalla seconda metà in poi.
" Non cercare di capirlo..sentilo" è la frase che viene detta al Protagonista, ed è proprio qui la chiave di lettura del film. Peccato però che ci sia molto, troppo da capire, e poco da sentire. Al centro di INCEPTION batteva un cuore pulsante, qui purtroppo no, per uscirne serve poco cuore e molta testa.
TENET è un film con un ritmo incredibile, l'azione la fa da protagonista, un azione mai così curata e ben girata in un film targato Nolan. Lo spettatore viene trascinato in un gioco da tavolo, un cubo di Rubik, un puzzle difficile da decifrare, che ha bisogno di maturare, di essere metabolizzato.
Montaggio certosino, fotografia tetra e fredda che si accende nei momenti chiave del film, regia perfetta. La colonna sonora (questa volta affidata a Ludwig Goransson) non fa rimpiangere Zimmer, davvero incredibile il sound design, a volte addirittura in reverse, con un elettronica nervosa e pulsante che accompagna le scene d'azione.
Una volta fuori dal cinema si ha l'impressione di aver assistito a qualcosa di epocale, e che questo sia davvero l'unico film dove Nolan mette a nudo tutte le sue ossessioni, il il suo punto 0, il suo tasto Reset. Credo fermamente che dopo TENET arriverà un Nolan diverso ed in pace con il suo passato. Si, perche ho notato una scrittura diversa rispetto ad altri suoi film, molto nervosa, cupa, inserita in un contesto "crepuscolare" capitanato dal villain SATOR (Kenneth Branagh).
Prove attoriali davvero molto buone, caratterizzati dalla solita freddezza Nolaniana che tutti odiano ma che per me funziona alla grande.
Giudizio finale: Sono a metà tra il definirlo un capolavoro o un film "normale", forse più visioni mi aiuteranno a risolvere questo dilemma, o forse non lo risolverò mai.
Siamo di fronte ad un grande film, con un reparto tecnico clamoroso, che forse non arriva al cuore dello spettatore come altri film Nolaniani, ma che in ogni caso colpisce per la sua messa in scena e la sua maestosità. Grazie Nolan!
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frascop
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giovedì 27 agosto 2020
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grandioso frastornante senza niente da capire
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Cosa succede se un sempliciotto come me che ama i film di spionaggio di Bourne con Matt Dillon o anche Mission: Impossible, va a vedere questo film di Nolan (1970) basato su un budget di 225 milioni di dollari? Ve lo dico subito ma dovete sapere che continuerò ad amare Nolan per i suoi film Memento, The prestige, Il cavaliere oscuro, Dunkirk, Interstellar.
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Cosa succede se un sempliciotto come me che ama i film di spionaggio di Bourne con Matt Dillon o anche Mission: Impossible, va a vedere questo film di Nolan (1970) basato su un budget di 225 milioni di dollari? Ve lo dico subito ma dovete sapere che continuerò ad amare Nolan per i suoi film Memento, The prestige, Il cavaliere oscuro, Dunkirk, Interstellar. Già con Inception il “sogno dentro un sogno dentro un altro sogno” mi aveva lasciato perplesso. Eppure non sono tra quelli che di un film vogliono capire tutto, soprattutto quando si tratta di fantascienza, ed in Tenet ti avvisano pure: «Non cercare di capire, segui il tuo istinto». Diciamo che ogni film ha diversi strati di lettura, dal più superficiale al più profondo, come gli strati di una torta, e ogni spettatore gusta quel che vuole, questo pensa giustamente Nolan. Comunque la prima cosa che ho fatto tornato a casa sapete qual è? Segnarmi il nome del musicista del film che, ho scoperto, si chiama Ludwig Goransson ed è autore di una colonna sonora complessa con musica invertita e palindroma (come la parola latina tenet). E’ lui il maggiore responsabile di un bombardamento sensoriale di un film che intende stuzzicare i sensi, girato in pellicola da 70 millimetri e per gran parte in pellicola Imax. Ci riesce benissimo nella prima parte in cui ti trovi dentro un film di spionaggio e d’azione alla “James Bond” (rapine, inseguimenti, bombe), in cui il protagonista senza nome (l’attore John David Washington) deve salvare il mondo dal più pazzo della storia, Sator (il poliedrico Kenneth Branagh), ma anche la bella spilungona Elisabeth Debecki, moglie di Sator e pronta lei stessa a trasformare il suo ruolo di ragazza debole in "puttana vendicativa". La Debecki, 1,90 cm., per somiglianza sarà Lady Diana nella prossima stagione di The Crown. Nella seconda parte il nostro 007 ci porta nella fantascienza e presume che ogni spettatore abbia diversi master di fisica per seguire le complicazioni legate al tempo da percorrere nei due sensi, alle osservazioni sul significato di tenet e di sator, parole palindrome che possono essere lette nei due sensi. Insomma, non c’è niente da capire, già “Ritorno al futuro 1” di Zemeckis abbisognava di qualche spiegazione (tutta la vicenda in definitiva è riconducibile al ben noto paradosso del viaggiatore temporale che torna indietro nel tempo e uccide il proprio nonno).
“Inception” sul web ha migliaia di schemi e rivelazioni, adesso Nolan si candida a diventare il più freddo e cervellotico Autore del cinema da pandemia. Non vedevo l’ora che finisse il film e il volume della colonna sonora si abbassasse. Sono tornato a casa senza che Nolan mi abbia scaldato il cuore, cosa che non si propone di fare, anche se è stato piuttosto coerente con la trama scelta: le spie anche quelle senza nome e numeri mentono sempre. Resta il fatto che il regista inglese non ama e non usa gli effetti speciali per cui il suo cinema è grandioso perchè tutto realizzato in studio. La prima scena al teatro dell’Opera di Kiev e l’aeroplano che si schianta contro un edificio sono girate dal vero, senza l’utilizzo di modellini o l’impiego della CGI. A queste scene dall’impatto visivo impressionante (e che resistono al tempo, mentre gli effetti speciali sono sempre datati) Nolan aggiunge un impianto audio adeguato a restituire la sensazione di frastornamento del protagonista stesso. Ma, per quel che mi riguarda, il suono e la musica che in Tenet svolgono un ruolo fondamentale e contribuiscono ad aumentare il ritmo forsennato di tutto il film, per i miei gusti sono troppo invasivi.
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mtom83
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giovedì 27 agosto 2020
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un deludente e fastidioso pasticcio
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Nell'anno 2000 Christopher Nolan sfornava un film rimasto tra i miei preferiti, dove memoria, tempo e racconto si fondevano alla grande in un piccolo capolavoro cinematografico di nome Memento: l'ambizione di Tenet sarebbe quella di riprendere temi cari a Nolan, ma il risultato è invece francamente e sorprendentemente deludente. Quando la scelta stilistica viene spinta al parossismo il voler rendere criptico e ingarbugliato un film diviene un esercizio di presuntuoso onanismo del regista, e in effetti Tenet mi ha personalmente fatto questo effetto: fin dalle primissime battute il film procede a un ritmo immotivatamente frenetico senza dar modo allo spettatore di capire chi, cosa, quando, come, perchè.
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Nell'anno 2000 Christopher Nolan sfornava un film rimasto tra i miei preferiti, dove memoria, tempo e racconto si fondevano alla grande in un piccolo capolavoro cinematografico di nome Memento: l'ambizione di Tenet sarebbe quella di riprendere temi cari a Nolan, ma il risultato è invece francamente e sorprendentemente deludente. Quando la scelta stilistica viene spinta al parossismo il voler rendere criptico e ingarbugliato un film diviene un esercizio di presuntuoso onanismo del regista, e in effetti Tenet mi ha personalmente fatto questo effetto: fin dalle primissime battute il film procede a un ritmo immotivatamente frenetico senza dar modo allo spettatore di capire chi, cosa, quando, come, perchè. E si va avanti così per due ore e mezza (un tempo incredibilmente e incessantemente lungo) tra agenti segreti di cui non si sa nulla incaricati di salvare il mondo da non si sa bene chi, che viaggiano nel tempo grazie a non si sa bene cosa e combattono tra proiettili invertiti e manovre temporali a tenaglia (!!), contro trafficanti russi cardiopatici con mogli ricattate da opere d'arte però molto sensibili al problema dei figli (che originalità, eh)...nel mezzo aerei che si schiantano su cavaeu a forma di pentagono mentre piovono lingotti d'oro, macchine che corrono contromano nel tempo, bunker nucleari, e chi più ne ha più ne metta...l'importante, amici miei, è spararla grossa!
Concludendo: se devo andare al cinema e bermi quello che mi viene dato senza farmi troppe domande, allora non sono proprio lo spettatore adatto al film di Nolan e posso andarmi a vedere qualsiasi banale film d'azione senza pretese di autorialità. Viceversa tornerei a casa e mi metterei anche ad approfondire quello che ho visto, ma Tenet mi ha fatto passare la voglia perchè cinematograficamente è un'opera brutta, ma brutta davvero, fastidiosa nella maniera in cui lo spettatotore viene bombardato a livello visivo e sonoro...che poi forse è un modo per coprire il nulla cosmico del film? la domanda è lecita, perchè per quanto riguarda recitazione, caratterizzazione dei personaggi, profondità dei dialoghi e capacità di far riflettere e tutte quelle cose che rendono -a mio giudizio- interessante un film, in Tenet non ho trovato nulla di buono.
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lorenzo di paola
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giovedì 27 agosto 2020
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un buon nolan, ma non al top della forma.
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Il film risulta essere un mix dei vari generi affrontati dal regista, con tanto di elementi che caratterizzano il suo stile; il problema è che non riescono sempre ad essere efficaci, soprattutto confrontandoli con le sue precedenti pellicole (Il paragone con Inception è pressoché inevitabile).
La caratterizzazione dei personaggi non è delle migliori,(nonostante le ottime prove attoriali), salvo quella del Villain colmo di cattiveria; la scrittura del film è stranamente carente, non del livello del classico Nolan.
Detto ciò: un buon film, ma non il top del regista britannico che ha abituato il pubblico a molto meglio.
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joecondor
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giovedì 27 agosto 2020
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un gran puzzle meno lineare di inception
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Il film è molto bello,Montaggio Fantastico ,Azione,Scene Spettacolari ,Ritmo serrato, regia ottimail protagonista bravo ma soprattutto Robert Pattinson un' eccezionale partner,Brannagh un grande villain ed Elizabeth Debicki regalano grandissime interpretazioni....tutto fila lo spettacolo è grandioso...ma non lineare come il finale di Inception più chiaro.qui ci sono svariati punti oscuri da chiarire e , quindi un film da rivedere per comprendere meglio alcuni punti,,,,poi il film destinato alla Cina è 150 minuti che per il covid è stato tagliato di 30 minuti ,,,questa che ho visto dura 2 ore e 30 minuti presumo la versione integrale ? Ma lo rivedrò perchè un gran bel film.
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Il film è molto bello,Montaggio Fantastico ,Azione,Scene Spettacolari ,Ritmo serrato, regia ottimail protagonista bravo ma soprattutto Robert Pattinson un' eccezionale partner,Brannagh un grande villain ed Elizabeth Debicki regalano grandissime interpretazioni....tutto fila lo spettacolo è grandioso...ma non lineare come il finale di Inception più chiaro.qui ci sono svariati punti oscuri da chiarire e , quindi un film da rivedere per comprendere meglio alcuni punti,,,,poi il film destinato alla Cina è 150 minuti che per il covid è stato tagliato di 30 minuti ,,,questa che ho visto dura 2 ore e 30 minuti presumo la versione integrale ? Ma lo rivedrò perchè un gran bel film. Punti Oscuri chi era il personaggio che conduceva i fili sopra a Kenneth Brannagh ? Pattinson muore si presume di si, il simbolo arancione e, Wahington piange ? Il finale le frasi finali di Washington alludono al Figlio probabile prosecutore dell'opera del padre ?Beh Buona visione Gran film
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emanuele 1968
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mercoledì 26 agosto 2020
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originale ma improbabile
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2.5 Da un lato bello in un altro deluso, mah.....
Fa strano dopo 6 mesi ritornare in multisala con le mascherine,
non mi parso giusto dare nome e cognome piu numero del cellulare causa covid
mah....
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