alessandro spata
|
lunedì 24 gennaio 2022
|
nolan: il delirio di un genio?
|
|
|
|
Ho provato a rivedere "Tenete" come dicono dalle parti di Roma antica o come pronuncerebbe il Gladiatore de noantri di Scott (siamo in tema di salti temporali giusto? Ci può stare no?). Mi sono sinceramente sforzato o almeno credo. Ho studiato, ho letto articoli, recensioni, ho rispolverato il testo di fisica del liceo e il sussidiario delle elementari. Armato quindi di tutte le buone nozioni del caso mi rimetto a guardare il film. Niente da fare! Il groviglio nella testa (la mia non quella del regista) rimane intatto. Ora non è che voglio apparire per forza un inteliggentone, anzi probabilmente il mio deficit di comprendonio mi impedisce di penetrare fino in fondo tutta la magnifica estetica del film.
[+]
Ho provato a rivedere "Tenete" come dicono dalle parti di Roma antica o come pronuncerebbe il Gladiatore de noantri di Scott (siamo in tema di salti temporali giusto? Ci può stare no?). Mi sono sinceramente sforzato o almeno credo. Ho studiato, ho letto articoli, recensioni, ho rispolverato il testo di fisica del liceo e il sussidiario delle elementari. Armato quindi di tutte le buone nozioni del caso mi rimetto a guardare il film. Niente da fare! Il groviglio nella testa (la mia non quella del regista) rimane intatto. Ora non è che voglio apparire per forza un inteliggentone, anzi probabilmente il mio deficit di comprendonio mi impedisce di penetrare fino in fondo tutta la magnifica estetica del film. E tuttavia mi chiedo: è poi così giusto che uno spettatore debba essere costretto a questo sforzo intellettuale e intellettivo per capirci qualcosa? Col rischio poi di uscire dalla "sala cinematografica" con l'amara sensazione di essere un perfetto imbecille? O si tratterà di un caso esemplare di "delirio di onnipotenza artistica?". Secondo me certi artisti soprattutto quando hanno a disposizione un budget produttivo spropositato andrebbero affiancati da un consulente psicologico perché li aiuti a mantenere i piedi ben saldi al terreno ma non troppo si capisce per non soffocare totalmente l'afflato creativo. Più che sovvenzionato l'autore andava ricoverato? No per carità. Gli artisti devono essere eccentrici altrimenti che gusto c'è? Poi mi dico che forse è vero cioè il film non va capito va sentito (anche se poi ti senti un idiota totale ma ognuno ha i suoi limiti). Non è importante il significato in sè del film ma il significato che lo spettatore proietta sulle immagini. Forse poco importa capire le reali intenzioni (groviglio) dell'autore. L' importante è il "sentire" dello spettatore. È lui/lei che devono completare l'opera visionata e visionaria. Ma questo non vale forse per tutte le opere di valore? Uno potrebbe limitarsi a godere anche solo delle sontuose immagini e degli straordinari effetti speciali. È uno spettacolo per gli occhi effettivamente se uno cerca questo genere di emozioni e soprattutto se guardi il film su uno schermo gigante altrimenti la girandola psichedelica della rappresentazione perde tutto il suo incanto. Insomma, c'è modo (e modo) di tenere i neuroni impegnati senz'altro. Da questo punto di vista forse trattasi di un atto di fiducia nell'intelligenza dei fruitori dell'opera cinematografica. Eppure alla fine del film non riesco a scrollarmi di dosso l'atroce sentimento che qualcuno mi abbia mancato di rispetto. Sconsiglio il film a tutti quelli che soffrono di manie di persecuzione perché potrebbe slatentizzare qualche loro aspetto paranoico latente. Per me si poteva fermare a Memento ona Inception al limite ed era già tanto grasso a colare.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a alessandro spata »
[ - ] lascia un commento a alessandro spata »
|
|
d'accordo? |
|
ettore
|
martedì 28 dicembre 2021
|
ufficio complicazione cose semplici
|
|
|
|
PREMESSA: non sono uno di coloro che rifuggono dalle cose appena c'è un po' di complicazione, mi piace indagare, smontare e pensare. Mi piace credere e costruire, capire e crescere. Ma questo film (?) mette a dura prova qualunque convincimento: due ore e mezza in cui non si capisce assolutamente nulla, in cui tutto va all'indietro con scene grottesche e ridicole (i combattimenti all'indietro??? ditemi che non è vero) in cui non si capisce chi è il buono e chi è il cattivo, qual è il presente e quale il passato, cosa è già successo e cosa deve ancora succedere, che è morto e chi no, insomma non ho mai visto un guazzabuglio simile di scene incastrate una sull'altra senza un minimo di verosimiglianza.
[+]
PREMESSA: non sono uno di coloro che rifuggono dalle cose appena c'è un po' di complicazione, mi piace indagare, smontare e pensare. Mi piace credere e costruire, capire e crescere. Ma questo film (?) mette a dura prova qualunque convincimento: due ore e mezza in cui non si capisce assolutamente nulla, in cui tutto va all'indietro con scene grottesche e ridicole (i combattimenti all'indietro??? ditemi che non è vero) in cui non si capisce chi è il buono e chi è il cattivo, qual è il presente e quale il passato, cosa è già successo e cosa deve ancora succedere, che è morto e chi no, insomma non ho mai visto un guazzabuglio simile di scene incastrate una sull'altra senza un minimo di verosimiglianza. Questo non è un film, è una ghigliottina impazzita che ti rincorre per affettarti il cervello, è una entità che vuole divorarsi la tua sanità mentale, è un luogo nel tempo pieno di vuoto e di oscurità dove cerchi un gatto nero mentre il gatto non c'è....... Anche "La talpa" era complicato, ho dovuto guardare il film, leggere il libro e poi riguardare ancora il film ma almeno si era su livelli di rassicurante umanità.... mentre qui dopo 1 ora e mezza ho spento e sono andato a leggermi la trama su Wiki e non ci ho capito nulla neanche lì allora mi è sorto un dubbio : sono io tonto (non quello di Lone Ranger) oppure il film è una c. pazzesca! Ai Poster l'ardua sentenza!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a ettore »
[ - ] lascia un commento a ettore »
|
|
d'accordo? |
|
tyler77
|
martedì 13 luglio 2021
|
orribile
|
|
|
|
Ci sono 2 tipi di persone.
Quelli che hanno bisogno di dire che questo è un film spettacolare per darsi delle arie e trovare un senso alla propria esistenza e quelli che non ne hanno bisongo e reputano questo guazzabuglio di robe una cosa orrenda.
Fine recensione.
|
|
[+] lascia un commento a tyler77 »
[ - ] lascia un commento a tyler77 »
|
|
d'accordo? |
|
simone pasquali
|
venerdì 19 febbraio 2021
|
rindondante...rindondante e luuuuuungoooo
|
|
|
|
L'idea non è molto originale, lo svolgimento degno di macchiavelli ma con dialoghi tratti da Peppa Pig...mi dispiace molto per il protagonista, ma forse qualcuno dovrebbe spiegargli chi è suo padre...uno che fin dalle prime apparizioni ha dimostrato che l'ha nel sangue...a differenza (per ora) del figlio
|
|
[+] lascia un commento a simone pasquali »
[ - ] lascia un commento a simone pasquali »
|
|
d'accordo? |
|
mr.rizzus
|
venerdì 12 febbraio 2021
|
masterpiece
|
|
|
|
|
|
[+] lascia un commento a mr.rizzus »
[ - ] lascia un commento a mr.rizzus »
|
|
d'accordo? |
|
felicity
|
martedì 19 gennaio 2021
|
un rebus inaccessibile allo spettatore
|
|
|
|
Tenet è un film nolaniano al 100%, senza se e senza ma.
Film Nolaniano è quello in cui un protagonista tormentato, mentalmente instabile, in situazione di disagio psicologico o afflitto da un rovello paranoide, è inserito in una struttura narrativa nella quale diverse forme di spaesamento spaziale/temporale/percettivo contribuiscono a trascinare lo spettatore negli ingranaggi della struttura narrativa stessa.
Da questo punto di vista, Tenet è un Inception molto meno intelligibile e dunque spettacolare. E quindi godibile.
Tenet, presentato come una versione 2.0 di 007, è in realtà un film fondamentalmente ostico, restìo a farsi godere a pieno, a cervel leggero.
[+]
Tenet è un film nolaniano al 100%, senza se e senza ma.
Film Nolaniano è quello in cui un protagonista tormentato, mentalmente instabile, in situazione di disagio psicologico o afflitto da un rovello paranoide, è inserito in una struttura narrativa nella quale diverse forme di spaesamento spaziale/temporale/percettivo contribuiscono a trascinare lo spettatore negli ingranaggi della struttura narrativa stessa.
Da questo punto di vista, Tenet è un Inception molto meno intelligibile e dunque spettacolare. E quindi godibile.
Tenet, presentato come una versione 2.0 di 007, è in realtà un film fondamentalmente ostico, restìo a farsi godere a pieno, a cervel leggero.
Richiede un livello di attenzione costante e inusuale anche, ed è questa la vera novità, nei momenti in cui dovrebbe essere l’azione a prendere il sopravvento e trascinare nel tourbillon dell’entertainment. Cosa che non avviene mai.
Non ci sono momenti veramente liberatori, ci si ritrova continuamente a chiedersi cosa sta succedendo e perché, ci si interroga, da osservatori/spettatori, sui punti di vista delle due diverse entropie in gioco, su quale sia la realtà oggettiva di quella scazzottata, di quella sparatoria, di quella esplosione a tenaglia.
Se a questo si aggiunge che la sceneggiatura è parca di informazioni e dunque di istruzioni e lo spettatore è lasciato spesso da solo col suo intuito, si capisce che l’ultimo lavoro di Nolan è talmente personale e autoriale da rasentare l’arroganza.
Se ne può apprezzare il coraggio, la volontà di non scendere a compromessi, l’ingegnosità dell’assunto, quindi, così come disprezzarne la freddezza, l’esposizione lacunosa e le pretese nei confronti del suo spettatore.
Certamente rivederlo aiuta, ogni volta si capisce meglio quello che sta guardando, da tutti i punti di vista, e si rimane ammirati, per l’unicità e la grandiosità del tentativo e per l’ambizione smisurata di un regista che, a modo suo, ama il Cinema e le sue potenzialità e ha l’ardire di dire la sua.
Tenet non è un film "emozionante" in senso tradizionale, ma è emozionante analizzarlo, smontarlo, cercare di capirlo.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a felicity »
[ - ] lascia un commento a felicity »
|
|
d'accordo? |
|
pavold boy
|
giovedì 7 gennaio 2021
|
esercizio di stile
|
|
|
|
Un film che manca prepotentemente nella grammatica cinematografica, ancor più evidente perchè in un film di Nolan. Montaggio imbarazzante e tagli scena inconcepibili per il livello del regista. Per non parlare dell'empatia quasi nulla che offrono i personaggi nonostante le discrete prove attoriali di Washington e Pattinson, abbastanza deluso invece dal villain interpretato da Kennet Branagh, la classica macchietta del cattivo col taglio new age che sputa, picchia e uccide.
Nel complesso si salva solo il concept e la colonna sonora che, nonostante l'assenza del partner Zimmer, risulta accettabile.
Inutilmente complicato e autoreferenziale, un tentativo di eccedere nel proprio modus operandi che sfocia in un casotto con molte ombre e poche luci
|
|
[+] lascia un commento a pavold boy »
[ - ] lascia un commento a pavold boy »
|
|
d'accordo? |
|
antoniot
|
giovedì 31 dicembre 2020
|
senza parole
|
|
|
|
Un film che non vedi l'ora che finisca per quanto è mediocre. senza nessun tipo di emozione, il protagonista forse è meglio che faccia un altro mestiere, è lontano anniluce dallo charme e il carisma del padre, Denzel senza parlare voto 10, il figlio .. anonimo quasi triste, nei colloqui (se fossero di lavoro sarebbe sempre non assunto) , poi la trama.. no comment. be uno di quei film in cui per curiosità lo vedi e quando finisce speri che non ci sia un seguito..(anche se cosi fa capire..).
|
|
[+] lascia un commento a antoniot »
[ - ] lascia un commento a antoniot »
|
|
d'accordo? |
|
nicoladimi
|
giovedì 31 dicembre 2020
|
un ossimoro temporale
|
|
|
|
Fantascienza nel passato e nel presente pensata dal futuro. Un cocktail di azione quasi stordente, un ossimoro temporale che tiene comunque agganciato alla pellicola con un racconto moderno di una trama vista e rivista.
|
|
[+] lascia un commento a nicoladimi »
[ - ] lascia un commento a nicoladimi »
|
|
d'accordo? |
|
|