ghinon
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lunedì 21 dicembre 2020
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...e il cervello va in pappa!
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In questo periodo di pandemia e di segregazione forzata nelle proprie case, con conseguente scorpacciate di tutto quello che passa in TV e/o ci viene dato in pasto dal web, questo film, per me , rappresenta il miglior tentativo di induzione alla riflessione postvisione: e allora tutto quello che hai visto e ascoltato durante la visione ti torna più e più volte, e tu cerchi di capire ,e dove non riesci, ti rivolgi al web, per le spiegazioni opportune. Il Grande Regista ha tirato fuori il coniglio dal suo cilindro, forse il più bello tra tutti, di quest'anno disgraziato. Per coloro che non vogliono trovare subito le soluzioni sul web, consiglio una seconda visione del film, imprescindibile per poter comprendere appieno le verità nascoste nella pellicola e il genio di Nolan.
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In questo periodo di pandemia e di segregazione forzata nelle proprie case, con conseguente scorpacciate di tutto quello che passa in TV e/o ci viene dato in pasto dal web, questo film, per me , rappresenta il miglior tentativo di induzione alla riflessione postvisione: e allora tutto quello che hai visto e ascoltato durante la visione ti torna più e più volte, e tu cerchi di capire ,e dove non riesci, ti rivolgi al web, per le spiegazioni opportune. Il Grande Regista ha tirato fuori il coniglio dal suo cilindro, forse il più bello tra tutti, di quest'anno disgraziato. Per coloro che non vogliono trovare subito le soluzioni sul web, consiglio una seconda visione del film, imprescindibile per poter comprendere appieno le verità nascoste nella pellicola e il genio di Nolan. Buon divertimento!
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brunopepi
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mercoledì 2 dicembre 2020
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dc comics o saga jamesbondiana?
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Follia di Nolan appositamente coraggioso per la sua impenetrabilità. Girato tra Regno Unito, Italia, Estonia, India, Danimarca, Norvegia e Stati Uniti, Nolan vuol risaltare l'essenza di ogni location per creare quella sensazione globale e icastica cruciale per il ritmo del film.
Un lavoro complesso che fra la stesura del soggetto e della sceneggiatura si sono consumati più di cinque anni, arrivando a presentare un film che gioca più sull'abilità degli effetti e del sonoro che sulla linearità e comprensione della trama.
Si potrebbe avvertire il richiamo ad un film basato su fumetti ispirandosi ai DC Comics o accostandolo alla saga jamesbondiana per il ritmo frenetico delle sequenze, per gli svariati trasferimenti geografici, per il tema sullo spionaggio, per l'emblematico malvagio, per le persecuzioni on the road.
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Follia di Nolan appositamente coraggioso per la sua impenetrabilità. Girato tra Regno Unito, Italia, Estonia, India, Danimarca, Norvegia e Stati Uniti, Nolan vuol risaltare l'essenza di ogni location per creare quella sensazione globale e icastica cruciale per il ritmo del film.
Un lavoro complesso che fra la stesura del soggetto e della sceneggiatura si sono consumati più di cinque anni, arrivando a presentare un film che gioca più sull'abilità degli effetti e del sonoro che sulla linearità e comprensione della trama.
Si potrebbe avvertire il richiamo ad un film basato su fumetti ispirandosi ai DC Comics o accostandolo alla saga jamesbondiana per il ritmo frenetico delle sequenze, per gli svariati trasferimenti geografici, per il tema sullo spionaggio, per l'emblematico malvagio, per le persecuzioni on the road. Però se visto sotto questo aspetto, se goduto come un lungometraggio fanta-action, tutto risulterebbe più che accettabile ma l'intendimento della trama, alcune scene enigmatiche, i dialoghi veloci quanto superflui (come quello banale e "westeriano" della scena finale), lasceranno a molti quella sensazione di leggera delusione e disappunto, specialmente trattandosi di un film notevolmente firmato. Tra il cast di grande rinomanza, salverei unicamente la bella australiana Elizabeth Debicki che, dall'alto del suo 1,90, e seppur priva di risaltante recitazione, allieta la vista fra buoni e cattivi, spari ed esplosioni, marchingegni e sentimentalismi fuori luogo, sentimentalismo ovviamente messo là come per dare una variante (impalpabile) alla glacialità della storia.
Un film dalle sembianze di un kolossal, che nonostante un budget di 205 milioni di dollari, centinaia di comparse impiegate, una elevata complessità delle riprese, risulta fra i non migliori lavori dell'acclamato regista, dove lo svolgimento di una trama complessa e la reiterata persistenza di combattimenti marziali contribuiscono ad opacarne il lavoro finale...ma lo capiremo solo nel finale dopo averlo percepito, ahimè, più volte.
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carlo
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domenica 18 ottobre 2020
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tornare indietro..per cambiare la scelta del film
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Se non lo vedete, non vi perdete niente. Masturbazione mentale di un regista che gioca a confondere il pubblico... impostazione che piace molto a certa critica: tanto più il tutto è confuso, tanto più ci si può ricamare e speculare sopra, soprattutto se si tratta di un regista non da poco. Il tutto si gioca più su un certo spettacolarismo a volumi eccessivi che non sulla linearità, sulla possibilità di dare un senso. Alla fine, quando dovrebbero esserci delle spiegazioni, gli spettatori in sala ridacchiano o sbadigliano: ci si rassegna a questo fastidioso procedere. La scena iniziale, fastidiosamente spettacolare, con volumi da discoteca, resta poco chiara sino a fine film.
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Se non lo vedete, non vi perdete niente. Masturbazione mentale di un regista che gioca a confondere il pubblico... impostazione che piace molto a certa critica: tanto più il tutto è confuso, tanto più ci si può ricamare e speculare sopra, soprattutto se si tratta di un regista non da poco. Il tutto si gioca più su un certo spettacolarismo a volumi eccessivi che non sulla linearità, sulla possibilità di dare un senso. Alla fine, quando dovrebbero esserci delle spiegazioni, gli spettatori in sala ridacchiano o sbadigliano: ci si rassegna a questo fastidioso procedere. La scena iniziale, fastidiosamente spettacolare, con volumi da discoteca, resta poco chiara sino a fine film... così come rasenta il comico scoprire chi è l'attore di tutta questa caotica operazione. Da giocoliere l'inserimento delle parole del quadrato "magico" del Sator: Sator, Arepo, Tenet... probabilmente a indicare un movimento 'avanti e indietro', destinato ai più acculturati come specchietto per le allodole.
Unico messagio che ho condiviso, quello ecologico... prendiamoci cura del nostro pianeta, altrimenti in un futuro prossimo e incerto i nostri discendenti, per sopravvivere, saranno costretti a tornare indietro nel tempo, quando, tutto sommato, ancora non avevamo distrutto tutto e riuscivamo, in qualche modo, ancora a goderci le bellezze del nostro pianeta.
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valekiddo
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mercoledì 14 ottobre 2020
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il senso di nolan per i trip spaziotemporali
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Film d’azione, dai connotati colossal, super atteso dai fan di Nolan e uno dei primi a reilluminare le sale nel post Covid lockdown, Tenet ha sbancato i botteghini – per quanto concesso dallo stato di emergenza.Parto subito col dire che non sono una super fan del genere ma il cinema mi mancava, per cui eccomi qui. Sto giro Nolan, complice la quarantena, deve essersi fatto qualche pippatina quantica; che fosse fissato con i viaggi nel tempo e spazio a dispetto della fisica ne eravamo ben consapevoli – vedi Inception o Interstellar che ho fatto molta fatica a seguire- stavolta si supera e cade in fallo.
Tanta azione, talmente tanta che non c’è caratterizzazione dei personaggi (eccenzion fatta per Robert Pattinson che nonostante tutto dà un’interpretazione brillante), solo meri esecutori e soggetti alle leggi dell’entropia inversa, secondo cui per viaggiare indietro nel tempo ci si muove effettivamente avanti in un mondo in rewind.
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Film d’azione, dai connotati colossal, super atteso dai fan di Nolan e uno dei primi a reilluminare le sale nel post Covid lockdown, Tenet ha sbancato i botteghini – per quanto concesso dallo stato di emergenza.Parto subito col dire che non sono una super fan del genere ma il cinema mi mancava, per cui eccomi qui. Sto giro Nolan, complice la quarantena, deve essersi fatto qualche pippatina quantica; che fosse fissato con i viaggi nel tempo e spazio a dispetto della fisica ne eravamo ben consapevoli – vedi Inception o Interstellar che ho fatto molta fatica a seguire- stavolta si supera e cade in fallo.
Tanta azione, talmente tanta che non c’è caratterizzazione dei personaggi (eccenzion fatta per Robert Pattinson che nonostante tutto dà un’interpretazione brillante), solo meri esecutori e soggetti alle leggi dell’entropia inversa, secondo cui per viaggiare indietro nel tempo ci si muove effettivamente avanti in un mondo in rewind.
150 minuti di azione pura ma con un filo logico troppo intricato da seguire, confesso che in alcuni punti ho fatto fatica a stare sveglia (sarà l’età che avanza). Ad ogni modo questa pellicola mi dà sensazioni contrastanti; bello sì ma fine a se stesso come virtuosismo di una regista che vive di trip spaziotemporali, per cui se uscite dal cinema con la pretesa di aver compreso gli accadimenti appieno, toglietevelo dalla testa o preparatevi a passare una notte insonne arrovellandovi sul perché.
lo rivedrei? probabilmente no.
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jdaniele
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martedì 13 ottobre 2020
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interessante l''idea ma sviluppata malissimo.
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Premetto che amo i film di fantascienza e azione.
Ho adorato Inception perché è un capolavoro. Anche Interstellar mi è piaciuto.
Parlando invece di Tenet (visto in una sala IMAX, quindi con immagini e suono al top), si viene catapultati in una sequenza di azioni belliche individuali e collettive, dove non c'è spazio per capire, per respirare.
C'è il frastuono, effetti speciali, ma il film, in 2 ore e mezza non ha suscitato in me UNA SOLA emozione!
Gli attori non sono riusciti a coinvolgermi. Non mi sono identificato con nessuno di essi.
L'idea dell'inversione temporale poteva essere interessante ma a mio parere è stata sfruttata molto male, non si da allo spettatore il tempo di capire come funziona e gli intrecci tra eventi invertiti sono forzatamente complicati, tanto che spesso si perde il filo e si rimane con un enorme punto interrogativo.
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Premetto che amo i film di fantascienza e azione.
Ho adorato Inception perché è un capolavoro. Anche Interstellar mi è piaciuto.
Parlando invece di Tenet (visto in una sala IMAX, quindi con immagini e suono al top), si viene catapultati in una sequenza di azioni belliche individuali e collettive, dove non c'è spazio per capire, per respirare.
C'è il frastuono, effetti speciali, ma il film, in 2 ore e mezza non ha suscitato in me UNA SOLA emozione!
Gli attori non sono riusciti a coinvolgermi. Non mi sono identificato con nessuno di essi.
L'idea dell'inversione temporale poteva essere interessante ma a mio parere è stata sfruttata molto male, non si da allo spettatore il tempo di capire come funziona e gli intrecci tra eventi invertiti sono forzatamente complicati, tanto che spesso si perde il filo e si rimane con un enorme punto interrogativo.
Poi l'inversione sul fuoco che produce il ghiaccio veramente è una tavanata galattica! La ciliegina sulla torta!
Sono andato a vederlo con una mia amica che già a metà film mi chiedeva "ma quando finisce?" e quando è finito mi ha detto "Io non ci ho capito nulla, me lo spieghi?"
Il problema è che non avevo capito quasi nulla neanche io.
Riassumendo, un film senza senso, roboante ma vuoto.
Solo un grande regista riesce a riempire 2 ore e mezzo col nulla, e Nolan ci è riuscito!
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seba92
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lunedì 5 ottobre 2020
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da vedere e rivedere
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Non sono molti quei film che una volta terminati non vedi l'ora di rivedere. Quando si finisce Tenet tale desiderio muta in impellente necessità. Necessità di capire e comprendere ciò che ti è sfuggito, perchè i dettagli da scoprire sono così tanti che alla prima visione aleggia ancora una confusione (o forse dovrei dire entropia) che vuole essere riordinato. Intrigante, dinamico, innovativo, Tenet tiene incollati allo schermo. Certo, di difficile comprensione, volutamente, e questo è un pregio se i dubbi hanno risposte. Complicatato, certo, scovarle, ma fa parte del gioco.
Un plauso, infine, alla colonna sonora: l'elettronica guarda al futuro e i volumi volutamente alti amplificano il climax ascendente, il brivido della sfida di comprendere una trama tanto enigmatica quanto innovativa.
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Non sono molti quei film che una volta terminati non vedi l'ora di rivedere. Quando si finisce Tenet tale desiderio muta in impellente necessità. Necessità di capire e comprendere ciò che ti è sfuggito, perchè i dettagli da scoprire sono così tanti che alla prima visione aleggia ancora una confusione (o forse dovrei dire entropia) che vuole essere riordinato. Intrigante, dinamico, innovativo, Tenet tiene incollati allo schermo. Certo, di difficile comprensione, volutamente, e questo è un pregio se i dubbi hanno risposte. Complicatato, certo, scovarle, ma fa parte del gioco.
Un plauso, infine, alla colonna sonora: l'elettronica guarda al futuro e i volumi volutamente alti amplificano il climax ascendente, il brivido della sfida di comprendere una trama tanto enigmatica quanto innovativa.
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ellezs
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mercoledì 30 settembre 2020
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non ci siamo
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Inutile dire che da un regista come Nolan mi sarei aspettata molto di più; questo forse perché con la mente sono rimasta a film spettacolari come Inception e Memento. Tenet invece mi è risultato estremamente deludente, quasi una tortura da vedere. Un film con battute decisamente scontate, viste e riviste, con stereotipi come il russo "brutto e cattivo" che vuole far fuori tutto, e con l'elemento dei viaggi nel tempo, secondo me riuscito male (forse sarò io che non riesco a comprenderlo perché non conosco abbastanza questo campo della fisica, ma da ciò che ho studiato mi risulta che ogni azione del passato influenzi il futuro, e che quindi questi viaggi di cui Nolan parla siano assolutamente una ca.
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Inutile dire che da un regista come Nolan mi sarei aspettata molto di più; questo forse perché con la mente sono rimasta a film spettacolari come Inception e Memento. Tenet invece mi è risultato estremamente deludente, quasi una tortura da vedere. Un film con battute decisamente scontate, viste e riviste, con stereotipi come il russo "brutto e cattivo" che vuole far fuori tutto, e con l'elemento dei viaggi nel tempo, secondo me riuscito male (forse sarò io che non riesco a comprenderlo perché non conosco abbastanza questo campo della fisica, ma da ciò che ho studiato mi risulta che ogni azione del passato influenzi il futuro, e che quindi questi viaggi di cui Nolan parla siano assolutamente una ca..ata). Le musiche decisamente fastidiose poiché troppo enfatiche e non-stop all'interno del film (ho guardato 2 ore di Tenet con il cuore che mi batteva a mille a causa loro). Inoltre devo essere sincera: per tutto il tempo che ho visto Tenet (non sono riuscita a finirlo, sono dovuta uscire 30 min prima) non ho capito praticamente nulla della trama. In una delle scene iniziali il protagonista (ma come si chiama???) si si siede al ristorante con un signore anziano (ma chi era?!) che gli fa uno spiegone su come dovrebbe agire per "salvare il mondo", ma lo fa talmente tanto velocemente che non si capisce nulla, poi spara nomi a caso... io che non ho neanche capito come si chiamava il protagonista figuriamoci se riuscivo a collegare quei nomi ad altri. In effetti Nolan qui poteva agire diversamente, ad ogni nome sparato dall'anziano poteva ricollegare una scena in cui era presente quella persona (così ci avremmo capito tutti qualcosa).
Concludo questo poema che nessuno leggerà semplicemente dicendo che forse sono io che mi sbaglio, forse, avendolo visto di sera, avevo la vista annebbiata dal sonno e per questo non ci ho capito nulla. O forse no.
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ivan sossan
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mercoledì 30 settembre 2020
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indifendibile
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So che molti daranno voti molto bassi a questo film per evidenti motivi. Primi fra tutti i buchi (forse sarebbe meglio definirli crateri) di sceneggiatura, la colonna sonora a larghi tratti fastidiosa o le interpretazioni degli attori che a volte semrbano quasi dei personaggi di un videogioco.
Io però non darò una stella a questo tenet per questo. Almeno, non unicamente per questo. La cosa che io trovo veramente insopportabile e, lasciatemelo dire, indecente, è come un film d'autore (perché il cinema di Nolan si deve considerare autoriale) nel 2020 ci propini ancora la storia del russo brutto e cattivo che vuole distruggere tutto. Può lo stesso regista di memento propormi tanta banalità??
Per me qui siamo a livelli cinematografici infimo.
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So che molti daranno voti molto bassi a questo film per evidenti motivi. Primi fra tutti i buchi (forse sarebbe meglio definirli crateri) di sceneggiatura, la colonna sonora a larghi tratti fastidiosa o le interpretazioni degli attori che a volte semrbano quasi dei personaggi di un videogioco.
Io però non darò una stella a questo tenet per questo. Almeno, non unicamente per questo. La cosa che io trovo veramente insopportabile e, lasciatemelo dire, indecente, è come un film d'autore (perché il cinema di Nolan si deve considerare autoriale) nel 2020 ci propini ancora la storia del russo brutto e cattivo che vuole distruggere tutto. Può lo stesso regista di memento propormi tanta banalità??
Per me qui siamo a livelli cinematografici infimo. Due ore e mezza di film che non solo dicono pochissimo, ma dicono quello che il pubblico, sopratutto quello più becero statunitense, ha già trovato in decine e decine di film spazzatura, con il cattivone bombarolo. Condiamo il tutto con paradossi temporali che ci vengono illustrati con i classici spiegoni alla Nolan che qui non sono altro che delle enormi supercazzole. L'unico barlume di speranza che mi ha dato il film è che un giorno riesca a tornare indietro nel tempo per evitare di spendere i soldi che ho buttato.
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deadman
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sabato 26 settembre 2020
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entroche?
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vado a vedere questo film spinto più che dall'interesse per il tema, l'entropia e il viaggio nel tempo, dall'ingresso a spli 3 euro,non per tirchieria ma perchè considero nolan un regista sopravvalutato. scena 1, prendendo spunto dal famoso attacco al tetaro dei ceceni a mosca si immagina la stessa cosa a kiev, dove un americano assieme alle forze speciali ucraine irrompono nel taetro. qui non si capisce più niente, chi spara contro chi e perchè, diciamo che serve al regista solo per fare un bell'inizio col botto. scena due l'agente segreto viene informato della vera missione e cioè scoprire chi ha costruito e da dove viene un proiettile che funziona all'incontrario, cioè spari e lui rientra nel caricatore.
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vado a vedere questo film spinto più che dall'interesse per il tema, l'entropia e il viaggio nel tempo, dall'ingresso a spli 3 euro,non per tirchieria ma perchè considero nolan un regista sopravvalutato. scena 1, prendendo spunto dal famoso attacco al tetaro dei ceceni a mosca si immagina la stessa cosa a kiev, dove un americano assieme alle forze speciali ucraine irrompono nel taetro. qui non si capisce più niente, chi spara contro chi e perchè, diciamo che serve al regista solo per fare un bell'inizio col botto. scena due l'agente segreto viene informato della vera missione e cioè scoprire chi ha costruito e da dove viene un proiettile che funziona all'incontrario, cioè spari e lui rientra nel caricatore. pericolosissimo no? e invece sembra proprio di sì, con una spegazione incomprensibile ci viene detto che porterà alla terza guerra mondiale. l'agente segreto nero e bello dice di analizzare il proiettile e scopre che è stato fatto in India (avrà scoperto forse tracce di curry?) scena tre grattacielo a mombay difeso da uomini armati, i due agenti segreti, il bello nero e il bello biondo si arrapicano con dei fili alla mission impossible e dopo aver ucciso le guardie del corpo interrogano uno che secondo loro dovrebbe sapere vita e miracoli di ogni proiettile. arriva la moglie, li fa acomodare e spiega gli spiega tutto, manca solo che si bevono assieme un caffè, domanda non era meglio citofonare e prendere un appuntamento? scena 4 il cattivone è il solito russo tanto cattivo quanto idiota, decidono di usare la moglie per farsi presentare, lei confessa ai due che li aiuterebbe volentieri in quanto odia il marito ma in cambio chiede che gli portino un quadro di goya, un falso con cui lui la ricatta, custodito in una banca. detto fatto, i due volponi lanciano un aereo contro il caveau e distruggono il dipinto, il nero quindi si fa presentare sullo yacht del russo e come da copione 007, viene pestato a sangue, probabilmente avrebbe avuto lo stesso risultato invitandosi da solo. poi il film prosegue tra esplosioni e inseguimenti d'auto senza più una logica con la stessa profondità di un film di stallone. peccato che le leggi della fisica non permettano andare indietro nel tempo, mi sarei fattoridare con gioia i soldi dalla cassiera
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marta
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mercoledì 23 settembre 2020
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bene, ma non benissimo.
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Sicuramente non è il top film di Nolan. Parafrasando quello che è stato detto per un gruppo torinese anni fa (leggi Subsonica), non è riuscito a bissare Interstellar.
Vero è che non mi piace troppo fare parallelismi ossessivi tra un film di un regista e un altro: ogni storia è diversa e ogni costruzione è diversa.
Se è il primo film di Nolan che si vede, non si apprezzerà.
Se ci si arriva minimamente preparati con qualche nozione didascalica sull'entropia e una lettura appassionata sul quadrato del Sator certi piccoli dettagli saranno delle chicche.
Se, poi, non è il primo film di Nolan che si vede e si ha dimestichezza con paradossi spazio temporali e viaggi nel tempo (Ritorno al futuro potrebbe essere utile!) il viaggio sarà ancora più facile.
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Sicuramente non è il top film di Nolan. Parafrasando quello che è stato detto per un gruppo torinese anni fa (leggi Subsonica), non è riuscito a bissare Interstellar.
Vero è che non mi piace troppo fare parallelismi ossessivi tra un film di un regista e un altro: ogni storia è diversa e ogni costruzione è diversa.
Se è il primo film di Nolan che si vede, non si apprezzerà.
Se ci si arriva minimamente preparati con qualche nozione didascalica sull'entropia e una lettura appassionata sul quadrato del Sator certi piccoli dettagli saranno delle chicche.
Se, poi, non è il primo film di Nolan che si vede e si ha dimestichezza con paradossi spazio temporali e viaggi nel tempo (Ritorno al futuro potrebbe essere utile!) il viaggio sarà ancora più facile.
Nolan è un regista geniale. Per le storie che pensa e per come le realizza.
Tenet è un film tecnicamente pazzesco, girato alla perfezione, parte a mille, ti fa correre subito avanti e indietro, con una colonna sonora puntuale e precisa che è un capolavoro a parte.
In soldoni è una storia di spionaggio che, seppur banale (un agente della CIA combatte contro il cattivone di turno per strappargli un'arma che potrebbe distruggere il mondo), viene resa e complicata dalla sue visioni e dalla sua maestria nell'intrecciare personaggi accessori e sottotrame. Mai prolisse e mai incoerenti.
Washington jr. è bravo e ammiccante, Pattinson convince eccome nonostante Twilight, Branagh è immenso. La Debicki, invece, proprio no. Ognuno di loro è distaccato, non freddo come ho letto. Ognuno di loro ha un'anima, ma i loro sentimenti devono essere necessariamente celati. Sono personaggi ben scritti e ben sviluppati, emozionali e non emotivi. Mai smielati.
Un regista è grande per quello che ti spinge a fare dopo aver visto un suo film. E Nolan lo fa. Fosse anche solo per capire i suoi film, ti costringe ad aprire il pc e a studiare cose di cui ignoravi completamente il significato. Probabilmente continuerai ad ignorarlo (la fisica è affascinante, ma molto complessa!), però avrai sicuramente imparato qualcosa di nuovo. Paradossalmente, il mio disappunto è per averlo trovato più semplice di quanto mi aspettassi, più lineare di quanto credessi. Ma se si approccia il tutto secondo il suo consiglio "Non cercare di capirlo, devi sentirlo", il film ti entra dentro. Perché è bello anche lasciarsi trasportare da una storia senza necessariamente sviscerarla. E se sono giorni che ci sto pensando, direi che tutto sommato ha fatto un buon lavoro.
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