Matteo Marelli
Film TV
Divinazioni, seconda parte, dopo Triokala, di un trittico sul magico e il sacro nel sud nel nostro tempo, è un film obliquo, che lavora sui margini, senza curarsi troppo degli statuti disciplinari, certo dell'indissolubile interdipendenza tra modi diversi di intendere, immaginare e fare cinema. Un documentario in larga parte osservativo, di pedinamento, con inserti d'archivio (e finto archivio), ma che non rinuncia al piacere affabulatorio della scrittura, all'incantamento della costruzione, al punto di permettersi di sconfinare nell'onirico, così come, volendo, d'essere scambiato per un noir scarnificato (soprattutto per l'ingombrante e incombente presenza del passato che grava su un personaggio) tanto è asciutto. [...]
di Matteo Marelli, articolo completo (1719 caratteri spazi inclusi) su Film TV 26 ottobre 2021