|
domenica 20 gennaio 2019
|
dopo i cinepanettoni, un po di risate
|
|
|
|
Onestamente a leggere certi commenti mi è venuto da ridere , si evincono solo grandi esperti del mondo cinematografico, quando invece tutto sommato il film è anche piacevole, sfruttando un'idea nuova e nemmeno così scontata . Qualche buona risata ci è scappata , la platea in nostra compagnia tutto sommato ha dato riscontro positivo , di certo non è stato un film da 70mln di € di budget ma meglio ridere in leggerezza che guardare ancora i cinepanettoni da strapazzo che sono pieni di parolacce e dette anche senza convinzione . Bravi i 5 principali protagonisti,. Mi sono divertito
|
|
[+] lascia un commento a »
[ - ] lascia un commento a »
|
|
d'accordo? |
|
manuffa
|
domenica 20 gennaio 2019
|
quel pizzico di cinepanettone che non ci voleva
|
|
|
|
L'ottima premessa e il bel cast di attori che ormai sono una garanzia per chi ama la commedia italiana, finiscono in uno schema narrativo che poggia su una serie di cliché di quel cinema nostrano che attira un pubblico meno raffinato: dalle battute ripetute all'infinito (quella sull'intelligenza di Sebastiano, per esempio), alle incongruenze fatte passare per strappare una risata (quando a Sebastiano suona il telefonino durante la rapina, dopo che era stato chiarito che senza ripetitori i telefonini non avrebbero mai potuto funzionare), fino alle insistenti e volgari inquadrature sul sedere e le tette dell'unico personaggio femminile presente in un cast tutto maschile.
[+]
L'ottima premessa e il bel cast di attori che ormai sono una garanzia per chi ama la commedia italiana, finiscono in uno schema narrativo che poggia su una serie di cliché di quel cinema nostrano che attira un pubblico meno raffinato: dalle battute ripetute all'infinito (quella sull'intelligenza di Sebastiano, per esempio), alle incongruenze fatte passare per strappare una risata (quando a Sebastiano suona il telefonino durante la rapina, dopo che era stato chiarito che senza ripetitori i telefonini non avrebbero mai potuto funzionare), fino alle insistenti e volgari inquadrature sul sedere e le tette dell'unico personaggio femminile presente in un cast tutto maschile. Insomma, in questa commedia brillante, è come se fosse stato aggiunto un pizzico di cinepanettone per strizzare l'occhio al pubblico generalista. È un grande peccato, ma maneggiare storie sui salti temporali richiederebbe molta più cura dei dettagli e rifinitura della sceneggiatura, mentre in questo film si potrebbe cambiare l'ambientazione senza avvertire quasi alcuna differenza. Peccato davvero.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a manuffa »
[ - ] lascia un commento a manuffa »
|
|
d'accordo? |
|
muttley72
|
domenica 20 gennaio 2019
|
film furbo: attori e storia ...per vincere facile
|
|
|
|
Partendo dall'idea del viaggio (involontario) all'indietro nel tempo, già visto in molti filmade in USA e italiani (...e come nel film di Troisi e Benigni dal titolo molto simile, che ritornavano ai tempi di C. Colombo) qui tre amici che cercano di fare soldi a Roma con uno "sgangherato tour" (per turisti) incentrato sui luoghi e sulle gesta della "Banda della Magliana", si ritrova riportato indietro ai primi anni '80 (all'epoca dei Mondiali di calcio in Spagna) ed ad avere a che fare con la vera banda della Magliana (in particolare con Renatino de Pedis). Il gruppo di amici sfrutterà la conoscenza del futuro 8in particolare dei risultati sportivi) per far soldi con le scommesse, ma si ritroverà a fare i conti con la delinquenza e con la vera Banda.
[+]
Partendo dall'idea del viaggio (involontario) all'indietro nel tempo, già visto in molti filmade in USA e italiani (...e come nel film di Troisi e Benigni dal titolo molto simile, che ritornavano ai tempi di C. Colombo) qui tre amici che cercano di fare soldi a Roma con uno "sgangherato tour" (per turisti) incentrato sui luoghi e sulle gesta della "Banda della Magliana", si ritrova riportato indietro ai primi anni '80 (all'epoca dei Mondiali di calcio in Spagna) ed ad avere a che fare con la vera banda della Magliana (in particolare con Renatino de Pedis). Il gruppo di amici sfrutterà la conoscenza del futuro 8in particolare dei risultati sportivi) per far soldi con le scommesse, ma si ritroverà a fare i conti con la delinquenza e con la vera Banda. C'è anche la curiosità (per lo spettatore) di cosa accadrà e cosa cambierà quando e se i tre riusciranno a tornare nel futuro.
Il viaggio nel tempo è ANCHE un "pretesto" per poter utilizzare un gruppo di attori (Pastorelli, Giallini, Gassmann, Tognazzi, Leo) tutti romani, tutti a loro agio e già collaudati nell'interpretare ruoli e sitauzioni come quelli di questo film, MA soprattutto per sfruttare per l'ennesima volta (...stavolta non in chiave seria/drammatica, ma comica) la popolarità (cinematografica televisiva) del "filone" Banda della Magliana, già ricco di film e produzioni varie.
Partendo (per i motivi sopra detti) "furbescamente" già in discesa, gli sceneggiatori hanno costruito una trama (che non svelo nei dettagli) abbastanza semplice e fitta di gag e situazioni per far ridere, giungendo ad un risultato più che sufficiente, ma non eccezionale o sorprendente. Il film va letto in chiave "scanzonata" e strizza l'occhio anche a chi sia portato a ridere anche solo per qualche battuta fatta in dialetto romano. "Ci piace vincere facile" avranno pensato i produttori e sceneggiatori e probabilemnte riusciranno nell'impresa. Si può vedere: due stelle e mezzo il mio voto, ma chi ami il genere, forse ne darà Tre
[-]
|
|
[+] lascia un commento a muttley72 »
[ - ] lascia un commento a muttley72 »
|
|
d'accordo? |
|
|
mercoledì 16 gennaio 2019
|
ingresso al cinema buttato
|
|
|
|
Il film nasce da un’idea carina che poteva essere sviluppata molto meglio, un buon cast, una buona fotografia per il film che è, una trama insulsa, una comicità sommessa e deludente. La prima metà una mattonata, un po’ più scorrevole la seconda. Inquadrature di ore sul culo e le tette e la lingerie provocante di Ilenia Pastorelli, probabilmente l’unica parte del film che riesce a tirare su qualcosa, ma non certo la trama...
|
|
[+] lascia un commento a »
[ - ] lascia un commento a »
|
|
d'accordo? |
|
michele
|
lunedì 14 gennaio 2019
|
sconclusionato nella regia e recitato male
|
|
|
|
Non avevo grosse aspettative quando mi sono recato al cinema per vedere questo film, volevo solo farmi quattro risate. E invece niente, film veramente buttato lì a casaccio senza capo né coda, con eventi che si succedono uno dopo l'altro senza senso e senza logica. Un'accozzaglia di battute sui luoghi comuni, imbarazzanti. Avrò riso si e no 2 volte e neanche troppo di gusto. Gli attori (qualcuno che saprebbe recitare c'è pure) regalano una prova a tratti sgradevole. La cosa brutta è che la sala era piena per più di metà e la conclusione del film lascia intendere che ci potrebbe essere anche un seguito. Speriamo proprio ce lo evitino .
[+]
Non avevo grosse aspettative quando mi sono recato al cinema per vedere questo film, volevo solo farmi quattro risate. E invece niente, film veramente buttato lì a casaccio senza capo né coda, con eventi che si succedono uno dopo l'altro senza senso e senza logica. Un'accozzaglia di battute sui luoghi comuni, imbarazzanti. Avrò riso si e no 2 volte e neanche troppo di gusto. Gli attori (qualcuno che saprebbe recitare c'è pure) regalano una prova a tratti sgradevole. La cosa brutta è che la sala era piena per più di metà e la conclusione del film lascia intendere che ci potrebbe essere anche un seguito. Speriamo proprio ce lo evitino ...
[-]
|
|
[+] lascia un commento a michele »
[ - ] lascia un commento a michele »
|
|
d'accordo? |
|
fabio alberti
|
lunedì 14 gennaio 2019
|
divertente, quindi obiettivo raggiunto
|
|
|
|
Sono andato al cinema con l'obiettivo di farmi due risate ed effettivamente non mi sono annoiato un attimo, mi sono affezionato ai personaggl e ho visto in questo film quell'approccio da serie televisiva, quei riferimenti al "poliziottesco" anni 70 stile Monnezza oggi ampiamente sdoganati ed apprezzati anche dai più severi critici.
E' ovvio, questo è un film non privo di difetti narrativi, usa l'abusatissimo meccanismo di "Ritorno al futuro" e a volte sconfina nel cinepanettone.
Però posso dirvi una cosa? Se diverte, se porta in parodia la Banda della Magliana e così facendo, in maniera semplice, arriva a tutti non è meglio così?
Se, ad esempio, vi è piaciuto "Smetto quando voglio" potete benissimo andarlo a vedere.
[+]
Sono andato al cinema con l'obiettivo di farmi due risate ed effettivamente non mi sono annoiato un attimo, mi sono affezionato ai personaggl e ho visto in questo film quell'approccio da serie televisiva, quei riferimenti al "poliziottesco" anni 70 stile Monnezza oggi ampiamente sdoganati ed apprezzati anche dai più severi critici.
E' ovvio, questo è un film non privo di difetti narrativi, usa l'abusatissimo meccanismo di "Ritorno al futuro" e a volte sconfina nel cinepanettone.
Però posso dirvi una cosa? Se diverte, se porta in parodia la Banda della Magliana e così facendo, in maniera semplice, arriva a tutti non è meglio così?
Se, ad esempio, vi è piaciuto "Smetto quando voglio" potete benissimo andarlo a vedere. Consigliato.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a fabio alberti »
[ - ] lascia un commento a fabio alberti »
|
|
d'accordo? |
|
zilath
|
domenica 13 gennaio 2019
|
non ci resta che piangere.
|
|
|
|
Film che prosegue il filone dello splatter all'italiana pescando di peso da "lo chiamavano Jeeg Robot", a partire dalla protagonista femminile che di fatto sembra recitare la stessa parte nei due film. La sceneggiatura mutua in maniera palese l'impianto di "Non ci resta che piangere" ma poi continua a pescare qua e la (per es. scimmiottando male una scena di Pulp Fiction) e quando prova ad andare da sola sbraca .
Recitazione abbastanza penosa del duo di punta Giallini e Gasmann, si salva Tognazzi.
Giudizio sospeso per la Pastorelli che si fa ricordare più per il lato B che per altro.
Alla fine di 100 minuti di film rimangono 10 minuti di risate e un po' di belle canzoni anni 80 della colonna sonora.
[+]
Film che prosegue il filone dello splatter all'italiana pescando di peso da "lo chiamavano Jeeg Robot", a partire dalla protagonista femminile che di fatto sembra recitare la stessa parte nei due film. La sceneggiatura mutua in maniera palese l'impianto di "Non ci resta che piangere" ma poi continua a pescare qua e la (per es. scimmiottando male una scena di Pulp Fiction) e quando prova ad andare da sola sbraca .
Recitazione abbastanza penosa del duo di punta Giallini e Gasmann, si salva Tognazzi.
Giudizio sospeso per la Pastorelli che si fa ricordare più per il lato B che per altro.
Alla fine di 100 minuti di film rimangono 10 minuti di risate e un po' di belle canzoni anni 80 della colonna sonora.
Per i restanti 90, non vi resta che piangere o fare caso ai product placement piazzati copiosi (io ne ho contati almeno sei).
[-]
|
|
[+] lascia un commento a zilath »
[ - ] lascia un commento a zilath »
|
|
d'accordo? |
|
zilath
|
domenica 13 gennaio 2019
|
non ci resta che piangere.
|
|
|
|
Quella del film di Troisi e Benigni non vuole essere una citazione - a quella ci hanno già pensato gli sceneggiatori pescando abbondantemente dall'originale - ma una constatazione.
Film che prosegue il filone dello splatter all'italiana pescando di peso da "lo chiamavano Jeeg Robot", a partire dalla protagonista femminile che di fatto sembra recitare la stessa parte nei due film. La sceneggiatura mutua in maniera palese l'impianto di "Non ci resta che piangere" ma poi continua a pescare qua e la (per es. scimmiottando male una scena di Pulp Fiction) e quando prova ad andare da sola sbraca.
Recitazione abbastanza penosa del duo di punta Giallini e Gasmann, si salva Tognazzi.
[+]
Quella del film di Troisi e Benigni non vuole essere una citazione - a quella ci hanno già pensato gli sceneggiatori pescando abbondantemente dall'originale - ma una constatazione.
Film che prosegue il filone dello splatter all'italiana pescando di peso da "lo chiamavano Jeeg Robot", a partire dalla protagonista femminile che di fatto sembra recitare la stessa parte nei due film. La sceneggiatura mutua in maniera palese l'impianto di "Non ci resta che piangere" ma poi continua a pescare qua e la (per es. scimmiottando male una scena di Pulp Fiction) e quando prova ad andare da sola sbraca.
Recitazione abbastanza penosa del duo di punta Giallini e Gasmann, si salva Tognazzi.
Giudizio sospeso per la Pastorelli che si fa ricordare più per il lato B che per altro.
Alla fine di 100 minuti di film rimangono 10 minuti di risate e un po' di dance anni 80 della colonna sonora.
Per i restanti 90, non vi resta che piangere o fare attenzione ai casi di product placemente piazzati copiosi nel film (io ne ho contati sei con passaggi anche tripli).
[-]
|
|
[+] lascia un commento a zilath »
[ - ] lascia un commento a zilath »
|
|
d'accordo? |
|
umberto
|
domenica 13 gennaio 2019
|
non ci resta che il crimine
|
|
|
|
Dal titolo è facile l'accostamento al capolavoro del duo Troisi/Benigni e l'idea di base è stessa, con il catapultamento dei protagonisti nel passato, ma, per fortuna, questa è l'unica cosa che hanno in comune. Il film infatti brilla di luce propria ed è una bella boccata d'ossigeno per la commedia italiana che, negli ultimi anni, purtroppo è stata troppo scontata e poco originale. Massimiliano Bruno invece dirige ed interpreta una storia surreale che però raggiunge il suo scopo: divertire. Il tutto grazie anche ad un meraviglioso Giallini, un superbo Gassman, un camaleontico Tognazzi, una sublime Pastorelli, anche se su tutti svetta un impeccabile Edoardo Leo nel ruolo del cattivo.
[+]
Dal titolo è facile l'accostamento al capolavoro del duo Troisi/Benigni e l'idea di base è stessa, con il catapultamento dei protagonisti nel passato, ma, per fortuna, questa è l'unica cosa che hanno in comune. Il film infatti brilla di luce propria ed è una bella boccata d'ossigeno per la commedia italiana che, negli ultimi anni, purtroppo è stata troppo scontata e poco originale. Massimiliano Bruno invece dirige ed interpreta una storia surreale che però raggiunge il suo scopo: divertire. Il tutto grazie anche ad un meraviglioso Giallini, un superbo Gassman, un camaleontico Tognazzi, una sublime Pastorelli, anche se su tutti svetta un impeccabile Edoardo Leo nel ruolo del cattivo.
Voto: 9
[-]
|
|
[+] lascia un commento a umberto »
[ - ] lascia un commento a umberto »
|
|
d'accordo? |
|
alexlaby
|
domenica 13 gennaio 2019
|
mi ha divertito
|
|
|
|
Se non ti fai troppe domande circa la coerenza narrativa, il film diverte e con una certa eleganza. Per far ridere non si punta solo sulla parolaccia (come avviene per tanti film del genere) bensì su un'ironia non sempre scontata. Gli attori sono stati bravi nei loro ruoli e in particolare Tognazzi e Pastorelli hanno superato le mie aspettative.
|
|
[+] lascia un commento a alexlaby »
[ - ] lascia un commento a alexlaby »
|
|
d'accordo? |
|
|