Titolo originale | Nomad - In the Footsteps of Bruce Chatwin |
Anno | 2019 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 85 minuti |
Regia di | Werner Herzog |
Attori | Werner Herzog, Bruce Chatwin, Karin Eberhard, Nicholas Shakespeare, Elizabeth Chatwin Petronella Vaarzon-Morel, Glenn Morrison, Michael Liddle Pula, Marcus Wheeler, Stefan Glowacz. |
Uscita | lunedì 19 ottobre 2020 |
Tag | Da vedere 2019 |
Distribuzione | Wanted, Feltrinelli Real Cinema |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,81 su 18 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 9 ottobre 2020
Il grande regista ripercorre i viaggi di un amico ormai scomparso. In Italia al Box Office Nomad - In cammino con Bruce Chatwin ha incassato 85,9 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Durante gli ultimi anni della vita di Bruce Chatwin il regista tedesco Werner Herzog ha collaborato con lo scrittore inglese ad alcuni progetti e fra i due è nata un'amicizia istintiva e profonda. In Nomad Herzog ripercorre le tracce dei pellegrinaggi che Chatwin ha compiuto alla ricerca dell'anima del mondo, attraversando continenti con l'inseparabile zaino di pelle sulle spalle: quello zaino che ora appartiene a Herzog, e che diventa il terzo protagonista del film.
Nomad ci porta con sé alla ricerca del brontosauro, in Patagonia, davanti al relitto di una nave "fitzcarraldiana" a Punta Arenas, a Silbury Hill, nell'entroterra australiano e dentro caverne preistoriche o cimiteri indigeni: "luoghi in cui i nostri percorsi si sono incrociati, o che avevamo esplorato indipendentemente l'uno dall'altro", come ricorda il regista.
Percorsi che, nei romanzi di Chatwin, "creano racconti mitici nella forma di viaggi della mente", scandagliando incessantemente "la natura dell'esistenza". Oggetti che, allineati nella vetrina delle curiosità composta da Herzog, consentono di risalire alle loro origini come faceva Chatwin, che da una pelle di brontosauro ricostruiva un'era scomparsa da millenni: fra tutti i taccuini dello scrittore, vere e proprie cosmogonie universali. Herzog arricchisce le immagini con le parole dei libri letti dallo stesso scrittore o dal regista, nel suo inconfondibile accento teutonico, e con le testimonianze di biografi, antropologi, archeologi e della vedova di Chatwin, Elizabeth, fervente cattolica con la capacità più autenticamente cristiana della tolleranza.
Nel suo tipico stile documentario Herzog appare spesso in scena, posiziona gli oggetti a favore di camera e impartisce istruzioni agli intervistati, per non farci mai dimenticare che ciò che vediamo è filtrato dal suo punto di vista. Ma lo scrittore e il regista erano davvero spiriti affini, due nomadi convinti che "il mondo si rivela a chi lo attraversa a piedi, credendo nel potere del cammino", sempre in cerca di quelle forze magnetiche che attraversano l'universo e di un equilibrio interiore da rinegoziare continuamente, l'unico modo di rimanere vivi fino all'ultimo: come ben sanno quelle popolazioni erranti che cominciano a morire quando diventano stanziali.
Pochi registi raccontano la pietra, il ghiaccio, gli animali fantastici e le tribù millenarie, le bizzarrie del mondo e i paesaggi squilibrati come Werner Herzog. Pochi sanno commuoverci senza farci versare una lacrima, come del resto fa anche lui, "affettuoso e distaccato" (così lo descriveva Chatwin) al ricordo degli ultimi giorni del suo amico malato, "l'unica persona con cui potevo avere una conversazione sull'aspetto rituale del camminare". Pochi sanno trovare le connessioni segrete fra Paesi, popoli, testi, artefatti: come faceva Chatwin, che "era Internet prima che Internet esistesse". E per tutta la narrazione Herzog tiene teso il filo fra la curiosità di un regista eternamente affascinato dai misteri e il rispetto per ciò che "non è fatto per essere filmato".
Nomad, come i romanzi di Chatwin, va alla ricerca dell'"essenza della vita e la possibilità di diventare umani", ci prende per mano e prosegue per suoni e immagini il percorso dello scrittore tramandando la sua storia, "tenendo insieme la terra" e continuando il suo canto.
Bruce Chatwin, scrittore-viaggiatore, e Werner Herzog, regista-scrittore della neue Welle tedesca, percorrono strade simili con una comune visione del mondo. La morte di Chatwin nel 1989 non ha spezzato il legame con Herzog: il dono dello zaino all’amico è il passaggio di un testimone in una staffetta. Quell’oggetto forse ha salvato la vita del regista sul Cerro Torre, [...] Vai alla recensione »
Sarò la voce fuori dal coro. Il film documentario, a mio avviso, sbaglia ampiamente il tiro. A tratti pesante, verboso, molto autoreferenziale. Celebrativo, quando invece ambiva ad essere (sin dal titolo) evocativo. Inopportuna e immotivata la scelta di inserire frammenti di video risalenti agli ultimi giorni della sua vita. Troppi i riferimenti ai film di Herzog.
Il mondo si rivela a chi lo attraversa a piedi. Questa convinzione che guida il suo viaggio sui passi di Bruce Chatwin, lungo sentieri che spesso sono stati i propri, Werner Herzog l' ha raggiunta sin da ragazzo, quando ha cominciato a esplorarlo dal paesino della Baviera dove era nato. Fino a sfidare un giorno l' inverno in una lunga camminata a piedi da Monaco a Parigi fatta come «voto» per guarire [...] Vai alla recensione »
La cartografia on the road di un'amicizia particolare che nacque da una comune ossessione per stranezze, orrori e misteri, come la "pelle del brontosauro", o i reperti preistorici conservati dai ghiacci, che ossessionò l'infanzia di entrambi. A 30 anni dalla morte (per AIDS) dello scrittore esploratore e visionario britannico, il regista Werner Herzog rende omaggio, in Nomad - In cammino con Bruce [...] Vai alla recensione »
Quando lo scrittore e viaggiatore Bruce Chatwin stava morendo, mandò a chiamare il suo amico Werner Herzog, chiedendogli di vedere il suo recente film sulle tribù del Sahara e, in cambio, come dono d'addio gli regalò lo zaino che aveva portato con sé nei suoi viaggi per il mondo. Trenta'anni dopo, prendendo con sé lo zaino di Chatwin, Herzog compie un viaggio ispirato dalla loro comune passione per [...] Vai alla recensione »
Werner Herzog è tornato. Sulle orme dell'amico Bruce Chatwin, che morendo di Aids gli ha lasciato in eredità il suo zaino narrante e stazzonato, compagno di viaggi più fedele dal cane Charley di John Steinbeck e simbolico come solo un vecchio zaino di cuojo può essere. Sicchè eccolo, Herzog, tornato quello d'un tempo che temevamo di aver smarrito nello scorrere degli anni: eccolo dialogare con i paesaggi [...] Vai alla recensione »
"Chatwin era uno scrittore come nessun altro. Creava racconti mitici in forma di viaggi della mente. Sotto questo aspetto scoprimmo di essere simili, lui come scrittore, io come regista". Questa è la dichiarazione di intenti di Werner Herzog, in apertura di Nomad - In cammino con Bruce Chatwin, documentario dedicato all'amico morto di AIDS nel 1989 ad appena 49 anni.
Poco prima di morire di Aids nel 1989, lo scrittore britannico ed esploratore Bruce Chatwin lasciò al suo amico Werner Herzog un regalo d'addio: lo zaino che aveva portato con sé nei suoi viaggi intorno al mondo. Trent'anni dopo, riprendendo in mano quello zaino, il grande regista tedesco realizza un viaggio all'interno della memoria lasciata da Chatwin, tra le persone che l'hanno conosciuto, i suoi [...] Vai alla recensione »
Bruce Chatwin (1940-1989) è stato archeologo, scrittore e viaggiatore ai limiti del mondo. Seduttore, bisessuale, affabulatore straordinario, in una vita troppo breve, inseguendo la sua curiosità nei confronti dei miti sino ai margini del mondo, è diventato egli stesso una figura da leggenda. Werner Herzog che ne è stato non solo amico, di più: un'anima affine ("creava racconti mitici in forma di viaggi [...] Vai alla recensione »
Sono rimasti pochissimi i registi che sono sempre una garanzia, che sfornano ogni volta opere interessanti, anche quando lavorano a ritmi molto intensi. È il caso di Werner Herzog, un autore già nel mito che non ha bisogno di presentazioni. Pochi mesi fa è uscito l'ottimo Herzog incontra Gorbaciov e ora arriva in sala Nomad - In cammino con Bruce Chatwin, dall'approccio e lo stile molto diverso e ancora [...] Vai alla recensione »
"So di essere sempre alla ricerca di un luogo decente e conveniente per l'uomo, un luogo che è talvolta un paesaggio utopico", dice Herzog a proposito del suo continuo viaggiare negli angoli più remoti del mondo. È un viaggiare che si perfeziona camminando, che ha il respiro del passo, la durata trattenuta dall'incedere più lento e più pesante. "I miei passi sono decisi.
Sono quasi coetanei, Werner Herzog e Bruce Chatwin. Herzog - il regista di capolavori come Fitzcarraldo, Nosferatu. Aguirre furore di Dio - è nato in Baviera nel 1942, Chatwin - lo scrittore di culto autore di libri come In Patagonia e La via dei canti - è nato a Sheffield nel Regno Unito nel 1940. Hanno respirato lo stesso mondo. La stessa Europa.
«Non sono io il protagonista», dice Werner Herzog al suo interlocutore, che in teoria dovrebbe parlare di Bruce Chatwin. Lo ripete per due volte, all'inizio e alla fine di una breve digressione personale (una delle tante). Ma quello che sembra solo un dettaglio - apparentemente futile, dentro un film pieno di ricordi, paesaggi, letture, sequenze di vecchi film, incontri e testimonianze, oggetti e fotografie [...] Vai alla recensione »
Bruce Chatwin ha bisogno di presentazioni? Forse sì, visto che è morto nel 1989 e da allora è famoso soprattutto per i taccuini che usava, come se lo spirito di questo viaggiatore, pensatore e scrittore si possa riconoscere da una certa rilegatura. Di lui basta sapere che i suoi libri sono in commercio e che volendo si può cominciare da In Patagonia.
Quando lo scrittore e viaggiatore Bruce Chatwin era sul punto di morire mandò a chiamare il suo amico Werner Herzog, chiedendogli di vedere il film che stava realizzando sulle tribù del Sahara. In cambio gli regalò lo zaino che lo aveva accompagnato nei suoi viaggi per il mondo, un dono che Herzog ha poi portato con sé in più di un'occasione. Trent'anni dopo e con lo zaino di Chatwin ancora sulle [...] Vai alla recensione »
Storia di un'amicizia e di un esploratore, antropologo e scrittore raccontato dal regista Werner Herzog che lo conobbe di persona. Bruce Chatwin, scomparso nel 1989 e noto per il libro In Patagonia che ripercorre la genesi di un viaggio straordinario, viene svelato attraverso la congenita curiosità che lo spinse in territori remoti con uno spirito perennemente incline ai rapporti umani e alla conoscenza. [...] Vai alla recensione »
Immaginiamo di essere tornati bambini e di avere una vetrina in cui conservare i nostri giochi preferiti, o comunque oggetti che per noi rappresentano la felicità. Ecco, la vetrinetta vittoriana di Bruce Chatwin, esploratore e scrittore morto nel 1989, era piena di oggetti che nascondevano una storia, la stessa che lui avrebbe cercato di ripercorrere una volta diventato adulto.
Werner Herzog e Bruce Chatwin finalmente si ritrovano in questo meraviglioso documentario sull'irrequietezza. Chatwin muore nel 1989 di AIDS e lascia all'amico regista il suo zaino in eredità. In quello zaino c'è tutto il suo mondo fatto di viaggi, esplorazioni, scoperte. Dopo 30 anni Herzog trova il modo e il coraggio di ripercorrere il giro del mondo, ritornando sui passi dello scrittore.
Affinità elettive o corrispondenza di amorosi sensi, per restare in ambito ottocentesco. È ciò che legava lo scrittore-viaggiatore Bruce Chatwin e Werner Herzog, il quale ha dedicato all'amico scrittore Nomad: in the Footsteps of Bruce Chatwin, documentario sentimentale su queste affinità e corrispondenze. Per celebrare i 30 anni dalla morte dell'amico, Herzog prepara lo zaino da viaggio che questi [...] Vai alla recensione »