Claudio Trionfera
Maxim
Werner Herzog è tornato. Sulle orme dell'amico Bruce Chatwin, che morendo di Aids gli ha lasciato in eredità il suo zaino narrante e stazzonato, compagno di viaggi più fedele dal cane Charley di John Steinbeck e simbolico come solo un vecchio zaino di cuojo può essere. Sicchè eccolo, Herzog, tornato quello d'un tempo che temevamo di aver smarrito nello scorrere degli anni: eccolo dialogare con i paesaggi e la sua natura pensante, ipnotica e allucinatoria come quella di Fata Morgana che ci travolse negli anni Settanta; eccolo muovere in un itinerario della memoria seguendo le tracce di Chatwin con la stessa passione e lo stesso sentimento che lo spinsero a intraprendere, alla fine del 1974, quel mitico pellegrinaggio da Monaco di Baviera a Parigi per vedere Lotte Eisner moribonda, "nell'assoluta fiducia che lei sarebbe rimasta in vita, se io fossi arrivato a piedi". [...]
di Claudio Trionfera, articolo completo (2166 caratteri spazi inclusi) su Maxim 17 ottobre 2019