Il ritorno al passato non fa bene al figliol prodigo Xavier Dolan: insostenibile come attore, puerile come regista. In Concorso
di Federico Pontiggia La Rivista del Cinematografo
Un ritorno al futuro, un ritorno e basta, o nemmeno quello? Dopo È solo la fine del mondo, Grand Prix a Cannes 2016 ma giudicato per lo più negativamente, e La mia vita con John F. Donovan, presentato a Toronto 2018, recensito negativamente e da noi non (ancora) distribuito, l'ex enfant prodige québécois Xavier Dolan è tornato a Cannes da figliol prodigo - aveva giurato sarebbe stata l'ultima volta, quella di E' solo al fine del mondo - e in Concorso: Matthias & Maxime.
Invero, più che altro sembra un ritorno al passato, almeno nella scala: film minimalista, minimale e forse minimo, molla architetture produttive e poetiche più ambiziose e gravose per il design d'interni, e non sempre psicologici. [...]
di Federico Pontiggia, articolo completo (2241 caratteri spazi inclusi) su La Rivista del Cinematografo 22 maggio 2019