La ragazza con il braccialetto |
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Un film di Stéphane Demoustier.
Con Melissa Guers, Roschdy Zem, Anaïs Demoustier, Annie Mercier.
continua»
Titolo originale La Fille Au Bracelet.
Drammatico,
- Francia 2019.
- Satine Film
uscita giovedì 19 agosto 2021.
MYMONETRO
La ragazza con il braccialetto
valutazione media:
3,38
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Il cerchio si chiude intorno a Lisa
di Fabio Ferzetti L'Espresso
Campo lungo. Un ombrellone, una spiaggetta. Una famiglia, padre, madre, bambino, ragazza, si gode la vacanza, o almeno così pare. D' improvviso però entrano in campo delle figure in divisa.
Non vediamo le loro facce né sentiamo cosa dicono, ma si portano via la ragazza. La vacanza è finita, inizia un incubo che durerà anni. Il tempo che quella ragazza, Lisa, diventi maggiorenne e possa affrontare un processo interminabile, pieno di rivelazioni e colpi di scena. Che però non offrono nessuna vera certezza, anzi alimentano ipotesi opposte. Sul piano dei fatti come su quello della psicologia dell' imputata.
C' è di mezzo la morte assurda di un' altra ragazza, la migliore amica di Lisa, che conosceremo solo attraverso il processo.
Violento il delitto, insomma, ma non meno violenta l' istruttoria. Sono in gioco sentimenti estremi e insieme banali, o forse le due cose insieme. Come quel video indiscreto che potrebbe essere all' origine di tutto. Potrebbe o forse dovrebbe, perché ogni delitto esige un movente, una ragione, una logica, altrimenti è la fine del mondo. Così le testimonianze si susseguono, gli indizi si moltiplicano, le piste si aggrovigliano. E il mondo pian piano finisce. Davanti ai nostri occhi e davanti a quelli dei genitori (il sempre eccellente Roschdy Zem e una mai così intensa Chiara Mastroianni) che spremono tutte le loro risorse interiori per affrontare quel calvario. Mentre Lisa (l' inquietante Melissa Guers, debuttante assoluta) non perde il suo aplomb nemmeno di fronte a giudici e avvocati. Che accumulano dettagli sulla sua vita insospettabilmente libera, almeno secondo i nostri parametri, alimentando una palude di ambiguità che mette sempre più a disagio. Fino a farci interrogare sulla liceità del rapporto con i nostri figli, sul piano personale come su quello istituzionale.
Curiosità: il regista è il fratello dell' implacabile accusatrice di Lise (Anaïs Demoustier). Mentre il Presidente del tribunale (Pascal Pierre Garbarini), vero uomo di legge, porta al suo ruolo un soffio palpabile di verità. Il classico film che si direbbe ispirato alla cronaca mentre in realtà è il remake, assai superiore all' originale, di un anonimo film argentino, "Acusada" di Gonzalo Tobàl. Ma non per questo non entra in risonanza con tutto ciò che sappiamo, o ci illudiamo di sapere, sui giovanissimi.
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