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sabato 14 aprile 2018
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senza parole
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***attenzione spoiler*** Idea in partenza molto originale. Sottolineo in partenza. Poteva essere un gran film, considerando l'originalità nella scelta della necessità del silenzio come mezzo di sopravvivenza. A quante cose importanti saremmo costretti a rinunciare con un obbligato silenzio? Alla musica, alla comunicazione, alla gioia di momenti importanti, all'apprendimento , insomma all'essenza stessa dell'uomo e della sua socialità. Malgrado gli spunti interessanti e la situazione che sembra precipitare improvvisamente, ecco che alla fine compare una soluzione (a cui nessun scienziato misteriosamente era giunto prima) che banalizza il tutto. Chi mai poteva capire il punto debole di queste orribili bestie dall'udito sopraffino? Ovviamente la bambina sorda, che intuisce improvvisamente la scarsa sopportabilità delle creature alle alte frequenze.
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***attenzione spoiler*** Idea in partenza molto originale. Sottolineo in partenza. Poteva essere un gran film, considerando l'originalità nella scelta della necessità del silenzio come mezzo di sopravvivenza. A quante cose importanti saremmo costretti a rinunciare con un obbligato silenzio? Alla musica, alla comunicazione, alla gioia di momenti importanti, all'apprendimento , insomma all'essenza stessa dell'uomo e della sua socialità. Malgrado gli spunti interessanti e la situazione che sembra precipitare improvvisamente, ecco che alla fine compare una soluzione (a cui nessun scienziato misteriosamente era giunto prima) che banalizza il tutto. Chi mai poteva capire il punto debole di queste orribili bestie dall'udito sopraffino? Ovviamente la bambina sorda, che intuisce improvvisamente la scarsa sopportabilità delle creature alle alte frequenze.( tutto qua?) Storia a mio parere difficile da concludere intelligentemente e sensatamente. Ciò che vi rimarrà alla fine sarà profonda pena per il povero procione ingenuo sacrificatosi all'inizio del film per farci capire la cattiveria delle creature e profonda ansia per quel maledetto chiodo malefico sulla scala, infine silenzio, sì dico silenzio, per la mancanza di parole per descrivere una tale ciofeca. Insomma a buon intenditore poche parole!!
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venerdì 13 aprile 2018
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iperreale
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Era già sufficiente l'iperrealismo di Michael Haneke con scene al buio dove non si vede un accidente. Veramente troppo ora andare avanti per un bel po' con comunicazione a gesti (che non mi pare autentico linguaggio dei segni) sottotitolata nel silenzio totale privo di colonna sonora. Un sottovoce era troppo banale? Mi fa rimpiangere l'epoca del muto
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salcat
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martedì 10 aprile 2018
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a quiet (?) place
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Nonostante il silenzio, non c'è nulla di "quiet" in questo film. Nonostante il silenzio, riesce ad emergere il carattere di ogni personaggio. Nonostante il silenzio, raramente si vedono film che fanno tanto rumore.
E poco importa se è facile far saltare la gente con il silenzio, perché la pellicola crea tensione anche quando c'è rumore.
Tutto è suspence allo stato puro, tutto è allegoria di tutto perché questo deve fare un horror. Complimenti. Assolutamente da vedere.
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tmpsvita
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domenica 8 aprile 2018
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intenso e brillante horror firmato krasinski
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Quanto è importante il suono nelle nostre vite? Beh moltissimo, ne facciamo uso e il più delle volte abuso, basta vedere i dati in continua crescita sull'inquinamento acustico che ormai prevale nelle grandi città.
Anche nel cinema, neanche a dirlo, l'importanza del suono è enorme e fin da quando è comparso in questo campo, nel corso dei primi decenni del secolo scorso, ha subito fatto capire quanto lo fosse tanto da spazzare via il cinema muto nel giro di pochi anni.
E se c'è un genere nel quale l'utilizzo adeguato del suono è cruciale, questo è proprio l'horror che tra esplosioni di suoni e musica improvvisi e grida di ogni tipo, ha anche sfornato dalla sua nascita la maggior parte delle colonne sonore più iconiche di sempre.
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Quanto è importante il suono nelle nostre vite? Beh moltissimo, ne facciamo uso e il più delle volte abuso, basta vedere i dati in continua crescita sull'inquinamento acustico che ormai prevale nelle grandi città.
Anche nel cinema, neanche a dirlo, l'importanza del suono è enorme e fin da quando è comparso in questo campo, nel corso dei primi decenni del secolo scorso, ha subito fatto capire quanto lo fosse tanto da spazzare via il cinema muto nel giro di pochi anni.
E se c'è un genere nel quale l'utilizzo adeguato del suono è cruciale, questo è proprio l'horror che tra esplosioni di suoni e musica improvvisi e grida di ogni tipo, ha anche sfornato dalla sua nascita la maggior parte delle colonne sonore più iconiche di sempre. Se il suono è importante lo è anche l'opposto, ovvero l'assenza di rumore, il silenzio più o meno totale, è anch'esso un suono, paradossalmente forse il più rumoroso e assordante di tutti.
Proprio questo aspetto viene sfruttato di più da "A Quite Place", così come aveva fatto nel 2007 "Dead Silence", ma se nel secondo è proprio il silenzio a far paura nel primo questo viene utilizzato per focalizzare al massimo l'attenzione su ogni più piccolo suono, o meglio rumore così da creare una sempre più alta e costante ansia e tensione, insomma brillante.
Naturalmente per poter raggiungere questo obbiettivo senza l'utilizzo di molti suoni c'è bisogno di un ottimo comparto tecnico che curi nel più piccolo dettaglio il sonoro e il suo montaggio, e di questo "A Quiet Place" si può vantare, inoltre è fondamentale una colonna sonora abbastanza convincente ed incisiva, e qui Marco Beltrami svolge un ottimo lavoro realizzandone una inquietante e ben equilibrata che riesce a creare un'atmosfera altrettanto inquietante e in perfetta sintonia con la storia e il timbro che il regista a deciso di dare al film.
A proposito di regia John Krasinski dirige tutto in maniera quasi minimalista e sicuramente semplicistica: moltissime inquadrature ferme, chiare, attente al minimo dettaglio, al più piccolo movimento, un'attenzione particolare viene data agli ambienti e agli oggetti che entrano in contatto con la famiglia protagonista, perché ogni contatto può generare un suono e ogni suoni qui fa la differenza tra la vita e la morte.
Impossibile non affezionarsi subito ed entrare in sintonia con la famiglia protagonista, nonostante qualche mossa poco intelligente da parte dei bambini, e ciò è dovuto dalla forte chimica che lega ogni personaggio e che li rende molto credibili; la stessa coppia Blunt-Krasinski funziona moltissimo, sono una coppia perfetta, inoltre le loro interpretazioni, in particolar modo quella di Emily Blunt, sono davvero notevoli ed entrambi riescono con grande bravura ad entrare nei pani del proprio personaggio che tra l'altro gli si abbina moltissimo, anche questo influenza moltissimo l'estrema credibilità del film.
Insomma in "A Quiet Place" tutto funziona perfettamente, tutto è al posto giusto, nonostante sia stato un film estremamente difficile da realizzare, il risultato è un trionfo del genere che amalgama il meglio dell'horror odierno a sfondo apocalittico con il dramma familiare.
C'è qualche piccola incoerenza ma proprio perché piccola trascurabile e non influenza il film che riesce ad essere intenso fino all'ultimo minuto, a lasciare il pubblico con il fiato sospeso e a stupirlo più volte con colpi di scena emozionanti.
Bellissimo finale che se fosse stato diverso probabilmente il film si sarebbe distaccato troppo dalla sua natura e dal suo spirito iniziale; la durata relativamente breve si dimostra un altro punto a favore perché se fosse durato di più avrebbe rischiato di cadere nella ripetitività.
Voto: 9/10
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claudiettino
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domenica 8 aprile 2018
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bello!
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Vale davvero la pena vederlo. Tanta tensione. L'ho trovato originale
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antonio
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venerdì 30 marzo 2018
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a quiet place, il silenzio è vitale nel
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Al suo terzo lavoro da regista, John Krasinski fa centro riuscendo a mettere in scena un thriller fantascientifico estremamente riuscito. Un bellissimo film in cui hanno grandissima importanza il suono e la regia. In questa pellicola John Krasinski mette tutto se stesso e ciò che ne risulta è una grande prova di regia in grado di tenere alta la tensione, anche grazie a momenti di puro silenzio, e di emozionare lo spettatore. Un altro punto di forza è l'ineccepibile e sorprendente prova degli attori, non solo della straordinaria Emily Blunt o di John Krasinski stesso, che si rivela essere un bravissimo attore, ma anche della giovane Millicent Simmonds, che riesce a spiccare in mezzo ai due protagonisti, e di Noah Jupe, già visto in Wonder e Suburbicon.
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Al suo terzo lavoro da regista, John Krasinski fa centro riuscendo a mettere in scena un thriller fantascientifico estremamente riuscito. Un bellissimo film in cui hanno grandissima importanza il suono e la regia. In questa pellicola John Krasinski mette tutto se stesso e ciò che ne risulta è una grande prova di regia in grado di tenere alta la tensione, anche grazie a momenti di puro silenzio, e di emozionare lo spettatore. Un altro punto di forza è l'ineccepibile e sorprendente prova degli attori, non solo della straordinaria Emily Blunt o di John Krasinski stesso, che si rivela essere un bravissimo attore, ma anche della giovane Millicent Simmonds, che riesce a spiccare in mezzo ai due protagonisti, e di Noah Jupe, già visto in Wonder e Suburbicon. Tutti loro regalano un'interpretazione magica, dando spessore, carattere ed emozione ai loro personaggi. Molto importante è lo straordinario uso del sonoro e del montaggio sonoro che catturano lo spettatore immergendolo in un'atmosfera di grande tensione, anche grazie ad alcuni artifizi registici straordinari, e che riesce a farlo mettere nei panni di ogni protagonista, soprattutto di Regan Abbott, la figlia maggiore sorda dei due personaggi principali, interpretata da Millicent Simmonds. La sceneggiatura è intelligente e ben costruita e che il regista riesce a fare sua. Ben risuscita anche la colonna sonora di Marco Beltrami, che accompagna lo spettatore in questo straordinario viaggio. Ogni elemento si incastra alla perfezione ben orchestrato da uno straordinario John Krasinski, il risultato è un piccolo, grande capolavoro del cinema moderno, che merita di essere visto e amato e che rimarrà nel cuore dello spettatore per molto tempo anche dopo la fine del film.
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[+] lontani dai rumori del mondo per tornare a sentire
(di antoniomontefalcone)
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