woody62
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martedì 17 luglio 2018
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un esperimento balordo (e pure truccato)
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(Attenzione contiene spoiler)
L’idea che un periodo di 12 ore di impunità assoluta durante il quale è possibile commettere qualunque reato, anche il più efferato, possa rappresentare una valvola di “sfogo” positiva con benefici influssi sul tasso di criminalità, sembra già a prima vista una cavolata, nonostante le presunti giustificazioni sociologiche della psicologa di turno (che infatti non farà una bella fine). Quando poi il cosiddetto esperimento viene inficiato da abbondanti erogazioni di denaro per convincere le “prede” a restare nel quartiere di Staten Island e i “predatori” a fare più danni possibile, il tutto sembra davvero insensato.
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(Attenzione contiene spoiler)
L’idea che un periodo di 12 ore di impunità assoluta durante il quale è possibile commettere qualunque reato, anche il più efferato, possa rappresentare una valvola di “sfogo” positiva con benefici influssi sul tasso di criminalità, sembra già a prima vista una cavolata, nonostante le presunti giustificazioni sociologiche della psicologa di turno (che infatti non farà una bella fine). Quando poi il cosiddetto esperimento viene inficiato da abbondanti erogazioni di denaro per convincere le “prede” a restare nel quartiere di Staten Island e i “predatori” a fare più danni possibile, il tutto sembra davvero insensato. Senza contare l’epilogo, a dir il vero pure prevedibile, che vede le menti del partito dei Padri Fondatori, ultra conservatore al limite del reazionario (ricorda un po’ il mood trumpiano), ordinare a bande di mercenari l’epurazione (the “purge” appunto) della popolazione di colore, che vive ai margini, visto che la gente normale, tranne qualche eccezione, non aveva dato sfogo ai propri istinti. Insomma il prequel della serie lascia molto a desiderare e, quel che è più grave, ci aspettano altri film dello stesso tipo, che nulla potranno aggiungere a quanto già detto. Di decente resta la parte più “action” del film, con il bullo trafficante di droga che si redime salvando da morte certa l’ex fidanzata, suo fratello e alcune amiche. Appropriata è anche la colonna sonora di Nathan Whitehead che attinge a piene mani al rap e al black hip pop. Nel cast si rivede Marisa Tomei miracolata da un famoso Oscar nel 1993 (come attrice non protagonista) che la leggenda attribuisce al tasso alcolico di Jack Palance addetto alla consegna. Qualche scena con i protagonisti braccati tra le strade vuote, riporta alle atmosfere dei “Guerrieri della notte” film culto di Walter Hill (1979), ma siamo lontani anni luce da quella tensione e da quel livello di regia. Proprio un’altra categoria.
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dandy
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lunedì 29 aprile 2019
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serie b decorosa.
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Quarto film della serie,e prequel dei primi 2.Diretto da un regista nero(con DeMonaco alla sceneggiatura)che decide per il quasi esclusivo all black .Le tematiche sono strarisapute,dalla ghettizzazione all'usurpazione,ai soprusi politici al gioco della sopravvivenza nel tutti contro tutti.E i personaggi più sterotipati che mai(saluti da ghetto,movenze da rapper,dialoghi sboccati come se piovesse)Ma rispetto agli altri film l'azione è un pò più vivace,e la violenza più dura.E con l'idea dei Nuovi Padri Fondatori di voler eliminare i reietti per tornare a tempi più gloriosi si punta apertamente il dito contro la politica di Trump,a cui non viene risparmiata una frecciata ai suoi scandali da molestatore(la scena in cui Nya apostrofa un teppista con la frase "pussy grabber motherfucker").
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Quarto film della serie,e prequel dei primi 2.Diretto da un regista nero(con DeMonaco alla sceneggiatura)che decide per il quasi esclusivo all black .Le tematiche sono strarisapute,dalla ghettizzazione all'usurpazione,ai soprusi politici al gioco della sopravvivenza nel tutti contro tutti.E i personaggi più sterotipati che mai(saluti da ghetto,movenze da rapper,dialoghi sboccati come se piovesse)Ma rispetto agli altri film l'azione è un pò più vivace,e la violenza più dura.E con l'idea dei Nuovi Padri Fondatori di voler eliminare i reietti per tornare a tempi più gloriosi si punta apertamente il dito contro la politica di Trump,a cui non viene risparmiata una frecciata ai suoi scandali da molestatore(la scena in cui Nya apostrofa un teppista con la frase "pussy grabber motherfucker").Spiccio intrattenimento senza troppe pretese.Ma sarebbe saggio se si fermassrro qui.
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elgatoloco
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venerdì 22 marzo 2019
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film non solo apocalittico
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"THe Fist Purge"di Gerard Mc Murray(2018), certo preconizza(?) tempi apocalittici, ma d'altro canto sembra riferirsi, machiavellianamente: al netto delle rerprimende religiose e morali, la sovrappopolazione è un problema, che può essere controllato e limitato non solo con le classiche misure anticoncezionali(che però incontrano limitazioni forti da parte, almeno di una chiesa, quella cattolica, che negli States controlla Ispano-Americani, Irlandesi, Italiani, qualche altra realtà sparsa)ma anche con metodi più violenti o meglio fintamente soft, in realtà violenti, come una notte di "caos permesso"in cui per es.anche le bande organizzate(soprattutto di colore e di persone ai limti della miseria)possono sfogarsi in modo, una volta tanto, incontrollato, appunto, con tutte le derive del caso una volta tanto tollerate.
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"THe Fist Purge"di Gerard Mc Murray(2018), certo preconizza(?) tempi apocalittici, ma d'altro canto sembra riferirsi, machiavellianamente: al netto delle rerprimende religiose e morali, la sovrappopolazione è un problema, che può essere controllato e limitato non solo con le classiche misure anticoncezionali(che però incontrano limitazioni forti da parte, almeno di una chiesa, quella cattolica, che negli States controlla Ispano-Americani, Irlandesi, Italiani, qualche altra realtà sparsa)ma anche con metodi più violenti o meglio fintamente soft, in realtà violenti, come una notte di "caos permesso"in cui per es.anche le bande organizzate(soprattutto di colore e di persone ai limti della miseria)possono sfogarsi in modo, una volta tanto, incontrollato, appunto, con tutte le derive del caso una volta tanto tollerate. Amara riflessione sull'oggi e su un possibile domani, il film preconizza, dunque, scenari pericolosi ma non solo"distropici", purtroppo... Un film che fa riflettere, pur se tutto viene presentato con la giusta"mediazione"spettacolare, con la prudenza del caso,.Qualcosa che spaventa, inquieta, se sii vuole, ma che fa riflettere, appunto, o almeno dovrebbe assolvere a tale funzione, se non chi è così stolidamente assuefatto a tutto, da non reagire e da credere semplicemente che, in definitiva, "si tratta solo di un film".... Da vedere e valutare,,,James De Monaco, qui sceneggiatore non regista, dal canto suo, aveva diretto"THe Purge"un lustro prima, film decisamente meno efficace sul piano registico, di cui questo è il prequel decisamente più azzeccato. La presenza di un'attrice famosa come Marisa Tomei garantisce all'opera una popolarità che altrimenti non avrebbe assolutamente raggiunto, temo. El Gato
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maramaldo
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venerdì 20 luglio 2018
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distopie di stagione
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"E ora?" chiede alla fine la vivace morettina dalle treccine attorcigliate. "Si combatte" promette l'astuto e palestrato eroe, sempre imbracciando l'arma con cui ha steso un bel po' degli scherani mandati dalla Casa Bianca. Dalla parlata, slavi: una variante nella connotazione del male assoluto.
Sembra che James DeMonaco nella sua quadrilogia ce l'abbia col pittoresco inquilino di Pennsylvania Ave. Trovo, tuttavia, riduttivo assimilarlo al comune detrattore menagramo. Deve esserci qualcos'altro nella sua ispirazione, nel suo lungo impegno. Forse, davvero, al popolo dei neri auspica una catarsi, una liberazione. Ma di che dovrebbero "purgarsi"? Della "paura".
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"E ora?" chiede alla fine la vivace morettina dalle treccine attorcigliate. "Si combatte" promette l'astuto e palestrato eroe, sempre imbracciando l'arma con cui ha steso un bel po' degli scherani mandati dalla Casa Bianca. Dalla parlata, slavi: una variante nella connotazione del male assoluto.
Sembra che James DeMonaco nella sua quadrilogia ce l'abbia col pittoresco inquilino di Pennsylvania Ave. Trovo, tuttavia, riduttivo assimilarlo al comune detrattore menagramo. Deve esserci qualcos'altro nella sua ispirazione, nel suo lungo impegno. Forse, davvero, al popolo dei neri auspica una catarsi, una liberazione. Ma di che dovrebbero "purgarsi"? Della "paura". Fattore di rabbia e violenza, è il sostrato malcelato del filone "negro" che sta prendendo piede anche in qualità. Paura, quì infilata nell'incubo dell'invenzione distopica; camuffata nella parodia a tinte pastello di Get out; sublimata nel fantasy puerile di Black Panther.
Paura di una minaccia che incombe e che induce tanti Afro a contare, sperare paradossalmente nell'orco che costruisce un muro al di qua e al di là del quale bambini abbandonati piangono.
Fantasticherie, farneticazioni che ne portano altre. Tenetevene lontani se volete gustarvi in santa pace mentale il lavoro di Gerard McMurray.
Visionarietà neanche tanto truculenta, perfino elegante in alcune trovate. Ammirevole per tenuta di stile e di ritmo.
Il meglio che il pensiero dominante possa offrirvi in questa stagione.
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max821966
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mercoledì 18 luglio 2018
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prequel utile
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Ho visto gli altri film della saga con l'occhio da spettatore neutro, mi spiego meglio, negli States questi film dovrebbero far riflettere il pubblico sul messaggio : una iperbole di quello che realmente è la società statunitense, ingiustizia sociale , razzismo, politica allo sbando, una crisi economica pronta ad esplodere da un momento all'altro, tremendamente più grave di quella del 2008.
Il prequel serviva alla narrazione in quanto una decisione così estrema e improbabile (un'iperbole appunto), doveva avere una "giustificazione" folle, pazzesca quanto volete, di come si era arrivati a far diventare "la notte del Giudizio" una data da segnarsi sul calendario come halloween, Natale, Pasqua etc.
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Ho visto gli altri film della saga con l'occhio da spettatore neutro, mi spiego meglio, negli States questi film dovrebbero far riflettere il pubblico sul messaggio : una iperbole di quello che realmente è la società statunitense, ingiustizia sociale , razzismo, politica allo sbando, una crisi economica pronta ad esplodere da un momento all'altro, tremendamente più grave di quella del 2008.
Il prequel serviva alla narrazione in quanto una decisione così estrema e improbabile (un'iperbole appunto), doveva avere una "giustificazione" folle, pazzesca quanto volete, di come si era arrivati a far diventare "la notte del Giudizio" una data da segnarsi sul calendario come halloween, Natale, Pasqua etc.
Il film in se, passando alla critica vera e propria, è un buon film in quanto latore di un messaggio presente anche nei sequel: una società senza valori umani, lasciata allo sbando, si "lava" dei propri peccati in modo assurdo.
La regia "omaggia" alcuni registi e alcuni film, il taglio ricorda molto le atmosfere di Carpenter, sopratutto in "Essi vivono" e "1997 fuga da N.Y.", il folle, "il paziente zero", ricorda molto alcuni serial killer veri o cinematografici, il fatto che dietro alla riuscita della prima notte saltino fuori forze speciali e mercenari, ingaggiati dal governo, non è una trovata cinematografica ma è ben radicata nella politica: non è un segreto che la Cia, abbia ormai sostituito, per i "lavori" illegali, i propri agenti, con i cosiddetti Contractors ex soldati, delinquenti, affittati come mercenari per fare il lavoro sporco: stragi, colpi di stato, azioni di guerra illegali su suolo amico e non.
Per farla breve tutta la saga deve essere vista, non come un film d'azione, ma una chiara denuncia della società americana, dove si ragiona ancora come 150 anni orsono: vince il più forte, il debole soccombe e a (quasi) tutti sembra giusto così.
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opidum
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venerdì 6 luglio 2018
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insisto
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se qualcuno non ha visto ancora il film consiglierei di astenersi dal continuare leggere.
come avevo già detto per il precedente questo film è un robusto film d'azione che consiglio a chi piace il genere.
sbavate per banlieu 13 e per die hard e fantasmi da marte? andate vedere questo film che copia a mani basse dai film di carpenter .
per chi vuole invece il film sociologico che è un atto di accusa alle istituzioni per carità nel primo tempo ( che infatti è noiosetto) ce ne è pure ma appunto sto film è un film d'azione e basta.
attori sconosciuti a parte la tomei e luna vasquez.
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se qualcuno non ha visto ancora il film consiglierei di astenersi dal continuare leggere.
come avevo già detto per il precedente questo film è un robusto film d'azione che consiglio a chi piace il genere.
sbavate per banlieu 13 e per die hard e fantasmi da marte? andate vedere questo film che copia a mani basse dai film di carpenter .
per chi vuole invece il film sociologico che è un atto di accusa alle istituzioni per carità nel primo tempo ( che infatti è noiosetto) ce ne è pure ma appunto sto film è un film d'azione e basta.
attori sconosciuti a parte la tomei e luna vasquez.
molti arrivano dalal serie tv dexter.
i due protagonisti sono incredibilmente steoritipati e l'uomo è quasi risibile nella sua trasformazione: nel primo temo è un risibile gangster dal cuore d'oro e nel secondo si trasforma in un john maclane ( o anche un punisher) de noiartri.
in definitiva un robusto film d'azione che a me è piaciuto.
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