jonny
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domenica 18 novembre 2018
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la ballata di buster scruggs
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I fratelli coen tornano al cinema con un film western contenente sei episodi tutti diversi tra di loro per trama. Definire questo un film western è molto riduttivo,infatti qua i Coen oltre ad omaggiare film del passato spaziano dalla commedia-musical al cupo horror dell'ultimo episodio. Tanti modi di concepire il western ovvero dalla lotta tra americani e nativi, la solitudine di un cercatore d'oro,la fatica nel fare una vita artistica nel west,il viaggio delle carovane in cerca di un cambiamento,lo scontro di pensieri e personalitá di persone riunite in una carrozza;tutte queste tematiche hanno in comune le ambientazioni tipiche del west ovvero campi enormi secchi ed aridi ma anche il freddo nei boschi fitti.
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I fratelli coen tornano al cinema con un film western contenente sei episodi tutti diversi tra di loro per trama. Definire questo un film western è molto riduttivo,infatti qua i Coen oltre ad omaggiare film del passato spaziano dalla commedia-musical al cupo horror dell'ultimo episodio. Tanti modi di concepire il western ovvero dalla lotta tra americani e nativi, la solitudine di un cercatore d'oro,la fatica nel fare una vita artistica nel west,il viaggio delle carovane in cerca di un cambiamento,lo scontro di pensieri e personalitá di persone riunite in una carrozza;tutte queste tematiche hanno in comune le ambientazioni tipiche del west ovvero campi enormi secchi ed aridi ma anche il freddo nei boschi fitti. Tanti modi di morire nel west. La regia è perfetta,con inquadrature dall'alto molto belle,la fotografia è fatta da colori accesi sia nel giorno che nella notte;Il difetto più grande di questo film è la rottura della sceneggiatura che mi ha dato un po' di fastidio anche se alla fine quest'ultima è ottima. Quindi alla fine l'ultimo film dei Coen è ottimo ma possiede anche qualche difetto.
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domenica 18 novembre 2018
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la ballata iconica e malinconica dei fratelli coen
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Io non so se The ballad of Buster Scruggs di Joel ed Ethan Coen uscirà al cinema: la distribuzione mi sembra segua i tempi bui che viviamo, ed è tutto un fiorire di "proiezioni speciali" ed "eventi" che brillano in un (main)stream di programmazione abbastanza sciatta. È su Netflix però, e nessuno dovrebbe perderselo.
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Io non so se The ballad of Buster Scruggs di Joel ed Ethan Coen uscirà al cinema: la distribuzione mi sembra segua i tempi bui che viviamo, ed è tutto un fiorire di "proiezioni speciali" ed "eventi" che brillano in un (main)stream di programmazione abbastanza sciatta. È su Netflix però, e nessuno dovrebbe perderselo.
È un capolavoro che ricorda le atmosfere surreali della letteratura di Saunders, un western teatrale, gotico, malinconico, con una sceneggiatura sontuosa e attori straordinari. I miti di fondazione del genere - le carovane, i pellerossa, i duellanti nella polvere, i cercatori d'oro, i teatrini ambulanti, la natura arsa o splendente dei canyons - sono resi traslucidi, nitidi al punto di straniare; piegati al racconto "altro" della sconfitta e della finitezza, del tradimento e dell'ironia profonda della vicenda umana, anzi di tutte le vicende umane. Il film è articolato in episodi; ognuno inizia da una tavola a colori di un vecchio libro di racconti del West (appunto, "The ballad of Buster Scruggs"), con una didascalia che è la chiave di volta di ciascuna storia, e ogni epilogo è definitivo e sospeso allo stesso tempo. Lo stile è quello inconfondibile dei Coen, che sembrano tornati ai tempi felici di Arizona Junior per freschezza e *compassione* con i personaggi, questa volta attenti a non strafare, a non parodiare, a non omaggiare a destra e a manca. Alcuni degli episodi sono delle perle: quello che vede Liam Neeson nei panni di uno scalcagnato girovago che esibisce un freak (uno straordinario Harry Melling) è un tributo all'incanto, al teatro, alla crudezza e al cinismo della verità.
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peergynt
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domenica 2 settembre 2018
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il western come genere onnicomprensivo
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Davanti agli occhi dello spettatore una mano sfoglia un libro a partire dalla copertina e dal frontespizio: così comincia l'ultimo film dei fratelli Coen, un film ad episodi (genere una volta molto in voga, oggi quasi completamente abbandonato) che illustra la grande epopea americana della conquista del West da molti punti di vista diversi e soprattutto, cosa che farà la gioia di ogni cinefilo, riuscendo a comprendere molti generi diversi in un film che, si potrebbe paradossalmente affermare, non è affatto un film western. Dalla commedia con canzoni dell'esilarante episodio iniziale al bellissimo (per dialoghi e atmosfere) racconto horror-gotico finale, passando attraverso il bucolico dell'episodio del cercatore d'oro (con il vecchio Tom Waits) o il drammatico-patetico della vicenda del teatrino ambulante di Liam Neeson (con una delle poche citazioni dirette ed evidenti che compaiono in questo film: ovviamente, il "Freaks" di Todd Browning), il film è un continuo variare di generi e di temi, una teoria di personaggi i più vari e pittoreschi che possiamo immaginare, alcuni comici, altri di una tenerezza che commuove.
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Davanti agli occhi dello spettatore una mano sfoglia un libro a partire dalla copertina e dal frontespizio: così comincia l'ultimo film dei fratelli Coen, un film ad episodi (genere una volta molto in voga, oggi quasi completamente abbandonato) che illustra la grande epopea americana della conquista del West da molti punti di vista diversi e soprattutto, cosa che farà la gioia di ogni cinefilo, riuscendo a comprendere molti generi diversi in un film che, si potrebbe paradossalmente affermare, non è affatto un film western. Dalla commedia con canzoni dell'esilarante episodio iniziale al bellissimo (per dialoghi e atmosfere) racconto horror-gotico finale, passando attraverso il bucolico dell'episodio del cercatore d'oro (con il vecchio Tom Waits) o il drammatico-patetico della vicenda del teatrino ambulante di Liam Neeson (con una delle poche citazioni dirette ed evidenti che compaiono in questo film: ovviamente, il "Freaks" di Todd Browning), il film è un continuo variare di generi e di temi, una teoria di personaggi i più vari e pittoreschi che possiamo immaginare, alcuni comici, altri di una tenerezza che commuove. E tutto questo sulla linea di un libro di racconti del vecchio West. Bravi Coen, un lavoro di altissimo livello!
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