Uno script divertente e improbabile, un cast di attori diretti benissimo da Eros Puglielli, una simpatica accozzaglia di anime e problemi, rende Never Mind una simpatica e gradevole sorpresa nella sua ultima proiezione alla festa del cinema nella sezione Alice nella città/ Panorama Italia. Dovessimo paragonarlo a una corrente artistica, sarebbe sicuramente il surrealismo, non solo per i baffoni simil Dalì di uno dei protagonisti che fornisce un'ottima interpretazione, quella di Gualtiero Burzi, ma anche per la kafkiana, onirica rivelazione di situazioni assurde. Cinque storie si intrecciano in situazioni paradossali e il modo di narrare di Puglisi ha un approccio nuovo e tragicomico.
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Uno script divertente e improbabile, un cast di attori diretti benissimo da Eros Puglielli, una simpatica accozzaglia di anime e problemi, rende Never Mind una simpatica e gradevole sorpresa nella sua ultima proiezione alla festa del cinema nella sezione Alice nella città/ Panorama Italia. Dovessimo paragonarlo a una corrente artistica, sarebbe sicuramente il surrealismo, non solo per i baffoni simil Dalì di uno dei protagonisti che fornisce un'ottima interpretazione, quella di Gualtiero Burzi, ma anche per la kafkiana, onirica rivelazione di situazioni assurde. Cinque storie si intrecciano in situazioni paradossali e il modo di narrare di Puglisi ha un approccio nuovo e tragicomico. Molti gli attori e il produttori presenti in sala assieme al regista che, introducendo la pellicola, hanno confermato ed esternato la sinergia di positività che si è poi raccolta nelle due ore successive. Il film conferma che i giovani italiani talentuosi ci sono, le idee pure, mancano solo i finanziamenti e la volontà politica di affermare anche con la cultura cinematografica che il paese può risorgere dalle proprie ceneri.
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