vtar
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venerdì 4 gennaio 2019
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peccato che non ci siano 0 stelle!
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Sicuramente uno dei film peggiori che io abbia mai visto, non capisco come sia stato possibile concepire un qualcosa di tale stupidità e insensatezza. Non è adatto a nessun tipo di pubblico perché per bambini risulta a mio avviso inadatto (vengono dette molte parolacce, c’è una scena con un bambino che spia la madre della sua fidanzatina) e allo stesso tempo per un adulto è insostenibile; trama pessima con diversi punti non chiari e insensati, narrazione lenta e sconclusionata, con scene che scimmiottano diversi film (Nightmare before Christmas, Stand by Me). State a casa e risparmiate i vostri soldi.
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ruzzante
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venerdì 28 dicembre 2018
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roba per bambini, ma bambini di poche pretese
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Iniziamo subito, come da titolo, a sgombrare il campo da pericolosi equivoci, equivoci nei quali sono caduto anche io: si tratta di un film per bambini, al limite per ragazzini-ini-ini, dato che già un 15enne si stuferebbe dopo la prima mezz'ora. Io purtroppo mi ero fidato della presenza della simpatica Paola Cortellesi, e mi illudevo di potermi fare quattro risate. Ahimé, ho sbagliato, e di grosso. Con la "trama" di questo filmetto ci si potrebbe fare un episodio di Winnie Pooh, o della Pimpa, non di più. Recitazione e dialoghi inascoltabili: certo si tratta di bambini e non è che si possa pretendere chissà che cosa, ma teniamo presente che i bambini occupano circa il 95% della scena, e il risultato è inevitabilmente mediocre.
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Iniziamo subito, come da titolo, a sgombrare il campo da pericolosi equivoci, equivoci nei quali sono caduto anche io: si tratta di un film per bambini, al limite per ragazzini-ini-ini, dato che già un 15enne si stuferebbe dopo la prima mezz'ora. Io purtroppo mi ero fidato della presenza della simpatica Paola Cortellesi, e mi illudevo di potermi fare quattro risate. Ahimé, ho sbagliato, e di grosso. Con la "trama" di questo filmetto ci si potrebbe fare un episodio di Winnie Pooh, o della Pimpa, non di più. Recitazione e dialoghi inascoltabili: certo si tratta di bambini e non è che si possa pretendere chissà che cosa, ma teniamo presente che i bambini occupano circa il 95% della scena, e il risultato è inevitabilmente mediocre. Le smorfie della Cortellesi non bastano a rendere quanto meno accettabile un prodotto a dir poco scarso. Non vado oltre perché non mi sembra il caso di infierire. Cosa potrei dirvi... portateci i vostri figli se hanno 10/13 anni ... ma no, nemmeno quello, dato che il cattivone della situazione, Stefano Fresi, oltre ad urlare come un ossesso, appare davvero esageratamente cattivo, continando a minacciare omicidi, stragi e persino una sorta di genocidio ... insomma: un bambino potrebbe anche spaventarsi. In conclusione: non è un film per adulti, né per ragazzi e nemmeno per bambini ed è davvero difficile comprendere che cosa passi per la testa dei produttori quando decidono di dare corpo a pasticci del genere. Si salvano i paesaggi innevati dell'Alto Adige, ma solo quelli.
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samanta
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martedì 1 gennaio 2019
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... con le scarpe tutte rotte ...
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Il film in questione appartiene al genere fantasy o piuttosto fiabesco, ed ha un merito: finalmente un film italiano e non USA natalizio nelle sale cinematografiche. Onestamente il mio giudizio oscillava tra 2 o 3 stelle, ma ha vinto la considerazione che sommersi da anni dai così detti cinepanettoni natalizi con le solite situazioni sguaiate, le parolocce e le tette e i sederi a gogò e le battute da caserma, il carattere natalizio al cinema o in TV che ormai si vede solo nelle produzioni americane, spettacoli che hanno spesso come protagonista Babbo Natale.
Nel film ci troviamo in presenza della Befana che appartiene alla nostra tradizione e che in una cittadina della montagna di giorno è Paola (Paola Cortellesi) la maestra in una scuola e a mezzanotte si trasforma in una brutta befana che la notte dell'epifania porta i regali (volando su una scopa) ai bambini, giochi che prepara durante l'anno nel suo nascosto laboratorio.
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Il film in questione appartiene al genere fantasy o piuttosto fiabesco, ed ha un merito: finalmente un film italiano e non USA natalizio nelle sale cinematografiche. Onestamente il mio giudizio oscillava tra 2 o 3 stelle, ma ha vinto la considerazione che sommersi da anni dai così detti cinepanettoni natalizi con le solite situazioni sguaiate, le parolocce e le tette e i sederi a gogò e le battute da caserma, il carattere natalizio al cinema o in TV che ormai si vede solo nelle produzioni americane, spettacoli che hanno spesso come protagonista Babbo Natale.
Nel film ci troviamo in presenza della Befana che appartiene alla nostra tradizione e che in una cittadina della montagna di giorno è Paola (Paola Cortellesi) la maestra in una scuola e a mezzanotte si trasforma in una brutta befana che la notte dell'epifania porta i regali (volando su una scopa) ai bambini, giochi che prepara durante l'anno nel suo nascosto laboratorio. Il suo concorrente è il ricco Babbo Natale che fa pure la pubblicità della Coca Cola. Ma Paola trova un nemico in Mr. Johnny (Stefano Fresi) ricco produttore di giocattoli che vuole vendicarsi su di lei perché 25 anni prima si era dimenticata (inconsapevolmente) di lasciargli il regalo. Di conseguenza la rapisce e vuole ucciderla se non rivela dove sono le lettere dei bambini che riceveva. Vengono in suo soccorso 6 ragazzini (l'ispirazione viene da I goonies) suoi alunni che hanno scoperto il rapimento della loro maestra.
Il film ha ricevuto parecchie critiche, ritengo in gran parte ingiuste, l'idea è gradevole, originale e anche piacevole che in mezzo a tutti questi Babbi Natale si parli della Befana che fa parte di un'antica tradizione nostrana. Il difetto sta nella sua realizzazione, la regia è di Michele Soavi (Arrivederci amore ciao e il Sangue dei vinti) che dopo un intervallo televisivo è ritornato al cinema, evidentemente Soavi non ha nelle sue corde la fiaba, anche se parte bene, la prima parte è buona, cede nella seconda parte in cui c'é l' azione, forse perché i mezzi a sua disposizione non sono notevoli, infatti gli esterni appaiono assai modesti, né la sceneggiatura gli viene in soccorso, perchè si sorride ma non si ride. Anche la recitazione non appare al meglio, infatti se Paola Cortellesi che oltre ad essere brava e bella è anche simpatica, interpreta bene la sua doppia parte anche se la sua vena comica è un pò sacrificata, invece Stefano Fresi fa una parte esageratamente macchiettistica e non convincente, così non all'altezza gli altri interpreti, compreso il cacciatore cattivo che sembre reciti in un saggio di fine anno di una scuola elementare. Invece bravi i sei bambini, che esprimono le più diverse personalità: dal bullo al bravo ragazzino o alla saggia bambina, alcuni critici hanno rilevato negativamente che non dicono parolacce: finalmente! Che i bambini almeno nella fiabe si comportino educatamente. In conclusione: un film che avrebbe potuto dare molto di più anche se penso che i bambini si divertano a vederlo.
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stramonio70
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domenica 6 gennaio 2019
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inferiore perfino al peggior cinepanettone
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Trent'anni fa c'erano i Goonies che andavano in cerca del tesoro di Willy l'orbo. Bellissimo film, uno dei più belli che ricordo della mia infanzia. I ragazzini di oggi invece sono molto meno fortunati di me e devono sorbirsi al cinema questo pseudo remake all'italiana dove un gruppo di bambini cerca di salvare la Befana dal cattivo Mr. Johnny. Film di una tristezza e di una povertà di idee a dir poco imbarazzante. Sceneggiatura noiosa e anche banale, dialoghi pieni di inutili parolacce, recitazione pessima anche da parte della Cortellesi e di Fresi (che solitamente sono molto bravi), totale mancanza di ritmo e di atmosfera. Non è piaciuto né a me, che sono un adulto, né ai miei due nipoti di otto e dieci anni.
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Trent'anni fa c'erano i Goonies che andavano in cerca del tesoro di Willy l'orbo. Bellissimo film, uno dei più belli che ricordo della mia infanzia. I ragazzini di oggi invece sono molto meno fortunati di me e devono sorbirsi al cinema questo pseudo remake all'italiana dove un gruppo di bambini cerca di salvare la Befana dal cattivo Mr. Johnny. Film di una tristezza e di una povertà di idee a dir poco imbarazzante. Sceneggiatura noiosa e anche banale, dialoghi pieni di inutili parolacce, recitazione pessima anche da parte della Cortellesi e di Fresi (che solitamente sono molto bravi), totale mancanza di ritmo e di atmosfera. Non è piaciuto né a me, che sono un adulto, né ai miei due nipoti di otto e dieci anni. Diverse persone sono anche uscite dalla sala prima della fine. Soavi dovrebbe guardarsi l'ultimo Mary Poppins e imparare come si fa un vero fantasy per ragazzi...
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mercoledì 2 gennaio 2019
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delusione
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Decisamente una delusione, le uniche battute del film sono quelle del primo. Un film che non sta in piedi...dei ragazzini delle medie che hanno una maestra...scappano in bicicletta in mezzo alle montagne innevate sparendo da casa per due giorni e i genitori non si preoccupano, incontrano uno che come entra in scena è evidente che è un pazzo maniaco, ci vanno nella sua casa sentendosi pure al sicuro, e subito dopo vengono chiusi dal su detto in una pressa meccanica...dopo essere scappati da lì, il tipo psicopatico che ce li ha rinchiusi è sparito dal film e non si sa che fine ha fatto... I bambini vanno a ricercare la maestra in una fabbrica sul cocuzzolo di una montagna, tipo fuori dal mondo a pidi.
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Decisamente una delusione, le uniche battute del film sono quelle del primo. Un film che non sta in piedi...dei ragazzini delle medie che hanno una maestra...scappano in bicicletta in mezzo alle montagne innevate sparendo da casa per due giorni e i genitori non si preoccupano, incontrano uno che come entra in scena è evidente che è un pazzo maniaco, ci vanno nella sua casa sentendosi pure al sicuro, e subito dopo vengono chiusi dal su detto in una pressa meccanica...dopo essere scappati da lì, il tipo psicopatico che ce li ha rinchiusi è sparito dal film e non si sa che fine ha fatto... I bambini vanno a ricercare la maestra in una fabbrica sul cocuzzolo di una montagna, tipo fuori dal mondo a pidi... Vengono catturati...dopo varie scene vengono legati e minacciati con un mitra...e salvati dal fidanzato della maestra befana vestito da lucertola...sempre a piedi i ragazzini raggiungono la giornata dei cattivi su un altro cocuzzolo in mezzo al nulla, ma non solo vengono raggiunti dal tipo che ha scalato io l cocuzzolo vestito da lucertola....in tutto ciò il ritmo è lento e le uniche battute che ci sono sono state spoilerate col primo...non mi capacito come la Cortellesi possa aver preso parte a un film del genere...
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antonio
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martedì 1 gennaio 2019
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un vero disastro
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Non ho altri termini per definire questo film dalle aspettative divertenti ma dai risultati pessimi : trama, recitazioni, coinvolgimento, battute. Film di una rara stupidità. Sicuramente nella top ten dei peggiori film che abbia mai visto in tutta la mia vita. Nota : una critica che sborda addirittura nelle 3 stelle denota la propria natura di asservimento alle case cinematografiche.
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mercoledì 2 gennaio 2019
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no! questa volta non va...
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La Cortellesi e’ una delle più brave e simpatiche attrici italiane. Questa volta, nonostante la sua capacità nell’interpretare il personaggio, ha accettato di recitare in un film veramente noioso e banale! Un mix tra i Goonies e Willie Wonka ...ho rischiato di addormentarmi più volte se non fosse stato per i pop corn che dovevano essere terminati. Noioso. Noioso. Noioso. Peccato. Ci aspettavamo di sganasciarci dalle risate. Ed invece prevalevano gli sbadigli. Non consigliato
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felicity
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mercoledì 29 gennaio 2020
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una storia che non appassiona
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La Befana vien di notte si rivela datato se messo in rapporto con la cinematografia internazionale e la fruizione che il pubblico ha ormai consumato.
Un film che sembra aver viaggiato in una macchina del tempo ed essere uscito fuori nel periodo errato, troppo in là rispetto a ciò che il cinema ci ha già offerto dagli anni ’70 e ’80.
Troviamo anche qualche piccolo merito – un ottimo lavoro di trucco, i suoi attori, gli effetti speciali - ma purtroppo non così predominante da poter sovrastare la fattura che fa de La Befana vien di notte un lavoro da non poter sostenere.
Ci dispiace per l’idea alla base e la sua intenzione, ma la storia non appassiona.
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La Befana vien di notte si rivela datato se messo in rapporto con la cinematografia internazionale e la fruizione che il pubblico ha ormai consumato.
Un film che sembra aver viaggiato in una macchina del tempo ed essere uscito fuori nel periodo errato, troppo in là rispetto a ciò che il cinema ci ha già offerto dagli anni ’70 e ’80.
Troviamo anche qualche piccolo merito – un ottimo lavoro di trucco, i suoi attori, gli effetti speciali - ma purtroppo non così predominante da poter sovrastare la fattura che fa de La Befana vien di notte un lavoro da non poter sostenere.
Ci dispiace per l’idea alla base e la sua intenzione, ma la storia non appassiona.
Fresi come cattivo è solo irritante e dalla penna di Nicola Guaglianone ci si aspettava di meglio.
Sicuramente questa super eroina che sposa elementi della tradizione in una veste più moderna è qualcosa di insolito nel panorama del cinema italiano, ma la realizzazione purtroppo non convince.
Speriamo che prima o poi la Befana possa farci trovare nella calza un nuovo film d’avventura, stavolta unico e innovativo.
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fabrizio friuli
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mercoledì 3 gennaio 2024
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salvate la maestra paola befana.
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La famosa Befana nasconde un segreto che ( ovviamente ) nessuno conosce : lei è una maestra di scuola elementare di nome Paola che, nonostante sia stressata dal suo lavoro e dalla sua identità segreta, lei ama rendere felici i bambini, purtroppo,,non è riuscita a donare il sorriso ad un bambino appartenente ad una famiglia complicata che in futuro, è diventato il direttore di una fabbrica dedita alla costruzione dei giocattoli che rapisce proprio La Befana per sbarazzarsi di lei per vendetta e divenire lui stesso uno dei personaggi più amati dai bambini. Tuttavia, egli deve fare i conti con un gruppo di bambini che ha scoperto cosa è successo alla loro maestra, per giunta, hanno anche scoperto il suo segreto.
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La famosa Befana nasconde un segreto che ( ovviamente ) nessuno conosce : lei è una maestra di scuola elementare di nome Paola che, nonostante sia stressata dal suo lavoro e dalla sua identità segreta, lei ama rendere felici i bambini, purtroppo,,non è riuscita a donare il sorriso ad un bambino appartenente ad una famiglia complicata che in futuro, è diventato il direttore di una fabbrica dedita alla costruzione dei giocattoli che rapisce proprio La Befana per sbarazzarsi di lei per vendetta e divenire lui stesso uno dei personaggi più amati dai bambini. Tuttavia, egli deve fare i conti con un gruppo di bambini che ha scoperto cosa è successo alla loro maestra, per giunta, hanno anche scoperto il suo segreto.
Pur volendo realizzare una pellicola italiana diversa dalle solite pellicole italiane attuali ( ossia le commedie con gli equivoci, le pellicole incentrate sulla mafia italiana e giù di lì ) il regista del film che è Michele Soavi non ha permesso l' esistenza di un film degno di lode, specialmente per come sono stati creati i personaggi dei bambini, perché sono simili ai soliti personaggi visti con frequenza nei film per famiglie americani : il primo bambino è il personaggio schivo innamorato di una sua coetanea, la bambina è l' ex fidanzatina del bulletto della scuola, e il bulletto verso la fine del film cambia in meglio, poi ci sono l' amica del cuore, il bambino in sovrappeso che adora mangiare e il piccolo cervellone che viene interpretato da un bambino orientale, quindi, questi bambini non sono affatto dei personaggi originali, ma sono simili ai tipici ragazzini o adolescenti visti e rivisti nelle commedie americane, l' antagonista del film ( interpretato da Stefano Fresi ) ricorda l' antagonista del film di animazione Gli Incredibili ( perché entrambi sono stati feriti dal personaggio centrale ed hanno lo scopo di vendicarsi di loro , naturalmente, i personaggi negativi sono completamente diversi ) e pur volendo sembrare un malvagio intimidatorio, riesce solo ad apparire buffo, e i suoi sgherri più fidati sono simili ai ladri Harry e Marv ( gli antagonisti principali dei film di Mamma Ho perso L' Aereo e Mamma Ho perso L'aereo - Mi sono smarrito a New York ) poi hanno aggiunto il personaggio dello spasimante di Paola che appare solamente in alcune scene e si rivela essere un personaggio di scarsa utilità. Proprio perché i personaggi e la storia sono eccessivamente simili alle storie e ai personaggi delle commedie per famiglie americane, questo film , pur essendo un film italiano diverso, non può essere riconosciuto come un film di qualità, gli effetti speciali, pur essendo relativamente pochi , sono ben realizzati, e proprio gli effetti speciali sono i soli elementi decenti del film per famiglie italiano che scimmiotta i film per famiglie che vengono realizzati in America. Ovviamente, non serve commentare la bravura dell' attrice Paola Cortellesi, perché lei riuscirebbe ad interpretare egregiamente ipun attaccapanni, anche se non ha dato il meglio di sé nel film Qualcosa Di Nuovo ( un altro film italiano con l' equivoco e giù di lì ) ed anche quella dell' altrettanto talentuoso attore Stefano Fresi che ha indossato gli eccentrici panni dell' antagonista del film, mentre i bambini scelti hanno recitato in maniera insoddisfacente, ma è probabile che sia stata la loro prima esperienza cinematografica.
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eugen
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sabato 7 gennaio 2023
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certo si muove entro limiti precisi
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"La Befana vine di notte"(MIchale Soavi, scritto da Nicola Guaglianone, 2018)racconta , in manieraq certo convenzionale(ma e'destinata anche ai bambini, questa pellicola)di una maestra elementare che, nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, si trasforma nellea Befana. non nell'espressione che si usa per defjinire una btrutta vecchiaccia, come si precisa, ma nella vera >Befana, che porta i doni., Ecco allora che, quando si accinge al'"opera"divene rapita da un ex.bambino(lei ha piu'di 4 secoli!)cui non aveva portato il dono richiestro-. Tortture, priigionia, richiestws"estorsiva"di comunicare le lettere dellanno in corso(era il 201()ma a salvarla saranno i suoi bambini(ossia quelli a cui insegna)e il suo fidanzato, che, anch0egli, era ignaro dlela sua vera"natura".
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"La Befana vine di notte"(MIchale Soavi, scritto da Nicola Guaglianone, 2018)racconta , in manieraq certo convenzionale(ma e'destinata anche ai bambini, questa pellicola)di una maestra elementare che, nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, si trasforma nellea Befana. non nell'espressione che si usa per defjinire una btrutta vecchiaccia, come si precisa, ma nella vera >Befana, che porta i doni., Ecco allora che, quando si accinge al'"opera"divene rapita da un ex.bambino(lei ha piu'di 4 secoli!)cui non aveva portato il dono richiestro-. Tortture, priigionia, richiestws"estorsiva"di comunicare le lettere dellanno in corso(era il 201()ma a salvarla saranno i suoi bambini(ossia quelli a cui insegna)e il suo fidanzato, che, anch0egli, era ignaro dlela sua vera"natura". Tutto bene alla fine, anche se rimane un po'di amaro in boca.... Della Befana e della sua natura in Italia si sa tutto, dunque molte"variazioni sul tema"non sono possibili, salvo che si voglia uttare la suesceeitibaita'di qualcuno o di tutti. Dunque diversamente non sarebbe stato possibile fare, salvo appunto disturbare, sconcertare o urtare qualcuno/a. Complessivamente Michele Soavi, in genere regista di film -trhiller per non dire"grotteschi-horror"(ma ha diretto anche il filmT V su Olivetti, per dire...)riuesce a inseire opputunamente le sequenze "thriller"o meglio d'azione con elmenti thriller, ma l'essenza del film rimane leaga al tema benfanesco, in pieno. Paola Cortellesi e'protagonista adatta, complessivamente in linea con quanto, evidentmenete, richiesto e cio0vale anche per Stefano Fresi, che 'interpreta il "vilain", anche se"giustificato"della storia. El Gato-Eugen
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