Nella Los Angeles del 2028 fuga verso l'Hotel Artemis
di Paolo Lughi Il Piccolo
Esiste ormai da quasi quarant'anni un'estetica alla "Blade Runner" - composta da una Los Angeles futuribile, palazzi e interni art déco illuminati da luci radenti, una società distopica e classista - che rappresenta nei film sci-fi un'attrattiva di per sé, un manierismo che dovrebbe affascinare in ogni caso, lasciando allo spettatore il gusto di divertirsi cercando la variazione sul tema. Così avviene solo in parte per "Hotel Artemis", diretto da Drew Pearce, cosceneggiatore di blockbuster come "Iron Man 3" e "Mission: Impossible - Rogue Nation", che esordisce nella regia con questo azzardo narrativo ambientato "tutto in una notte" in uno strano albergo, mentre nella Los Angeles del 2028 infuriano il caos e la rivolta contro i ricchi, con tutte le strade bloccate da tafferugli e manifestazioni. [...]
di Paolo Lughi, articolo completo (2136 caratteri spazi inclusi) su Il Piccolo 3 agosto 2019