Il film fa <arrivare>che ogni uomo,ogni storia e' un fatto a se.L'errore dammatico e' dare giudizi
sentendosi rappresentante dei pensieri altrui.Questo porta solo a vedere cio' che altri vogliono si veda.
Questo accade perche' non si pensa piu' con la propria testa PERCHE' SI TEME LA SOLITUDINE .Volutamente anche. Perche' avendo
perduto quest'abitudine, risulta uno sforzo mentale fisicamente doloroso.E' piu' semplice assimilare
Purtroppo le informazioni, i pensieri che ci arrivano dall'esterno, sono inquinati dal
Il film fa <arrivare>che ogni uomo,ogni storia e' un fatto a se.L'errore dammatico e' dare giudizi
sentendosi rappresentante dei pensieri altrui.Questo porta solo a vedere cio' che altri vogliono si veda.
Questo accade perche' non si pensa piu' con la propria testa PERCHE' SI TEME LA SOLITUDINE .Volutamente anche. Perche' avendo
perduto quest'abitudine, risulta uno sforzo mentale fisicamente doloroso.E' piu' semplice assimilare
un concetto altrui, magari arrichendolo, che elaborarne uno proprio.
Purtroppo le informazioni, i pensieri che ci arrivano dall'esterno, sono inquinati dal
pensiero e dalla volonta di chi ce li invia. E'un controsenso perche' il processo di elaborazione
dovrebbe essere al contrario. Cioe' partire da dentro e uscire fuori ma non a beneficio degli altri. Bensi' di noi stessi.
Dice" <spesso dipendiamo dagli altri; questo o quello hanno ragione perche' ho sentito che..">
Diventa un eco. Soltanto un eco.
Certo sapere che cio' che diciamo o facciamo fa bene a qualcosa/qualcuno e' tranquillizzante. Ma quando smetteremo
di preoccuparcene saremo finalmente in grado capire qual'e' la nostra vera passione e il motivo per cui non l'abbiamo inseguita.
Nel film "arriva" quel sentimento di solitudine in quasi tuttte le
circostanze.I due rapinatori dicono di voler lasciare questo posto e trasferirsi perche' non hanno
avuto cio' che cercavano ,dando per scontato che altri lo hanno avuto. La prostituta ? Sola.
Savio, solo perche' non cerca aggregazione, che sa, di non voler gestire. Ma ,ECCO IL GENIO,colpisce che l'unico
che sembra piu' sfigato e incompreso e' il commissario.Il quale ha il coraggio di ammetterlo fino ad arrivare
ad invidiare il suo collega che ,agli occhi di tutti, ha una bella compagnia nella famiglia.
Ma proprio quest'ultimo CAPISCE CHE DEVE SMETTERE DI FINGERE. Arrivando a rivendicare la sua solitudine lasciando, alla fine, la moglie fuori dai suoi pensieri
la sera prima di un fatto che non avrebbe potuto rivelare a nessuno
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