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michelecamero
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domenica 10 giugno 2018
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commedia sentimentale
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Giugno è il mese in cui nelle sale cinematografiche è consuetudine vengano proiettati, spesso per pochi intimi, film belli provenienti da cinematografie minori, solitamente sudamericane od anche dal cinema americano indipendente. Quest’anno tuttavia la chicca di inizio estate arriva dal nostro cinema con questa pellicola visionaria, di fantascienza che partendo dalla difficoltà di elaborare un doppio lutto, arriva alla riscoperta dei sentimenti, sfruttando uno dei desideri più tenaci dell’uomo, quello di non staccarsi dalle persone che ci sono state care finché sono rimaste in vita, non rinunciando al bisogno di continuare a parlare con loro.
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Giugno è il mese in cui nelle sale cinematografiche è consuetudine vengano proiettati, spesso per pochi intimi, film belli provenienti da cinematografie minori, solitamente sudamericane od anche dal cinema americano indipendente. Quest’anno tuttavia la chicca di inizio estate arriva dal nostro cinema con questa pellicola visionaria, di fantascienza che partendo dalla difficoltà di elaborare un doppio lutto, arriva alla riscoperta dei sentimenti, sfruttando uno dei desideri più tenaci dell’uomo, quello di non staccarsi dalle persone che ci sono state care finché sono rimaste in vita, non rinunciando al bisogno di continuare a parlare con loro. Questa voglia di ritrovare nello spazio infinito la voce della moglie scomparsa sei anni prima costituisce il vero motivo della ricerca condotta in gran solitudine nel deserto del Nevada da un professore di origine napoletana che tuttavia si è lasciato andare vinto dal dolore per la perdita il quale ad un certo punto della storia viene raggiunto da due nipoti a seguito del decesso del loro padre nonché suo fratello che glieli ha affidati prima di morire. E quello di poter ancora parlare col padre è pure il desiderio del nipote. L’arrivo di questi due infanti sveglierà dal torpore lo scienziato che grazie soprattutto all'intraprendenza del ragazzino sarà costretto a riprendere la ricerca scoprendo la speranza nel futuro, la fiducia nel prossimo, forse un nuovo amore inatteso e non cercato, il valore del testimone della vita che passa ad un certo punto da chi non c’è più a chi è venuto dopo vale a dire la nuova generazione e dunque i due nipoti dei quali vorrà ora prendersi cura per aiutarli a diventare grandi e bravi, secondo il desiderio del fratello. In definitiva una bella commedia sentimentale, vivace e non piatta.
michelecamero
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lbavassano
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domenica 10 giugno 2018
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storia troppo scontata
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In forme felicemente sgangherate racconta un'umanissima storia, troppo scontata però.
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foffola40
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domenica 10 giugno 2018
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favolosa fantascienza
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A chi non è capitato di desiderare di vedere o sentire quelli che sono morti e che in vita abbiamo amato molto? A tutti questi il film piacerà perchè è leggero nonostante il tema drammatico della ricerca della voce sia di una moglie perduta che di un padre morto precocemente. La scienza astrofisica certamente non spiega quanto Tito "lo zio professore" cerca di raggiungere nel deserto e nelle montagne isolate dell'arizona attraverso un laboratorio sui generis. Si sorride anche e soprattutto la storia coinvolge lo spettatore al punto che appare credibile il finale miracolistico. foffola40
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