woody62
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sabato 20 maggio 2017
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meraviglioso affresco tutto al femminile
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Donne di tre generazioni sono le protagoniste di questa commedia agrodolce sul senso della vita, sulle relazioni umane, sui desideri e le aspirazioni di ognuno. Su tutte una monumentale Shirley MacLaine che, superata la soglia degli ottanta, regala un'altra interpretazione memorabile, ricca di sfumature e pezzi di bravura, per disegnare il difficile personaggio di Harriet. donna anziana forte e intelligente, ma spesso insopportabile, con la mania di controllare tutto. L'attrice premio Oscar nel 1984 per “Voglia di tenerezza”, rappresenta al meglio il carattere indomito di una ex manager del settore pubblicitario, eliminata dal boss dell'azienda che lei stessa aveva creato.
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Donne di tre generazioni sono le protagoniste di questa commedia agrodolce sul senso della vita, sulle relazioni umane, sui desideri e le aspirazioni di ognuno. Su tutte una monumentale Shirley MacLaine che, superata la soglia degli ottanta, regala un'altra interpretazione memorabile, ricca di sfumature e pezzi di bravura, per disegnare il difficile personaggio di Harriet. donna anziana forte e intelligente, ma spesso insopportabile, con la mania di controllare tutto. L'attrice premio Oscar nel 1984 per “Voglia di tenerezza”, rappresenta al meglio il carattere indomito di una ex manager del settore pubblicitario, eliminata dal boss dell'azienda che lei stessa aveva creato. Dopo un maldestro e poco convinto tentativo di suicidio, sarà la lettura dei necrologi a farle venire l'idea di contattare una giornalista per confezionare un “coccodrillo” che possa rendere al meglio l'immagine della sua vita. Qui entra in gioco la seconda figura femminile, Anne Sherman – un'ottima Amanda Seyfried – trentenne addetta ai necrologi del giornale locale, con ambizioni di scrittrice, frustrate dalla poca fiducia in sé stessa. La giovane si renderà conto ben presto che l'impresa richiesta da Harriet è improba: nessuno, nemmeno i parenti più stretti (marito divorziato e figlia lontana) vuol dire qualcosa di buono su Harriet – nemmeno un imbarazzatissimo prete. Il film in pratica comincia qui, con il tentativo di creare una nuova vita per Harriet con valori di cui si possa parlare nel fatidico necrologio. Di qui il riavvicinamento con il marito lasciato da oltre vent'anni, il tentativo - fallito - di ricucire con la figlia troppo simile a lei con il carattere volitivo, quasi maniacale nel tentativo di avere tutto sotto controllo. Di qui la voglia di aiutare una bimba di colore, Brenda, intelligente e sfrontata, quasi una nipotina “adottiva”nella quale Harriet ritrova un po' di sé stessa. E come in un dipinto l'equilibrio delle parti sublima la visione complessiva, così nel film di Mark Pellington, le parti si tengono a meraviglia, quando Harriet trova in Anne la figlia con cui avrebbe voluto legare e comunicare di più, mentre Anne trova in Harriet la madre che troppo presto l'aveva abbandonata, causandole un trauma infantile non ancora superato. Il film gode delle musiche di Nathan David che sono molto più di una colonna sonora: i successi rock in vinile degli anni 50, 60 e 70 rappresentano le emozioni autentiche che Harriet riuscirà a proporre nel suo ultimo “lavoro”, la DJ nel primo mattino in una radio privata indipendente che Anne le ha fatto conoscere. Anche la fotografia di Eric Koretz, dai colori volutamente cupi e soffusi. rende al meglio il mood della protagonista. L'epilogo è prevedibile – ma qui non è un difetto, anzi la conclusione logica e attesa della vicenda. Come spesso accade il titolo italiano non rende giustizia; era meglio usare la traduzione “L'ultima parola”. E' quella che Anne deve usare in chiesa per l'estremo saluto ad Harriet. E non sarà il necrologio tanto atteso, ma un commosso e sincero omaggio ad una grande donna che molti non avevano compreso, a causa di un carattere difficile. Harriet aveva il grande merito di trovare nelle persone il meglio di loro stesse, spingendole a rischiare per qualcosa che ne valesse la pena, come realizzare i propri desideri. La prima a recepire l'insegnamento sarà proprio Anne, abbandonando paure e timidezze, per iniziare finalmente una vita nuova. Un film da non perdere.
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flyanto
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mercoledì 10 maggio 2017
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un ritratto di donna poco popolare
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Quando una commedia divertente e piacevole come tante altre del genere viene interpretata da un'attrice fuori classe come Shirley Mac Laine, ecco che subito si trasforma in qualcosa di originale e di altamente apprezzabile nel campo cinematografico.
Shirley Mac Laine interpreta un'anziana e ricca signora, molto burbera e scontrosa ma soprattutto a tal punto sincera e diretta da proferire giudizi e proprie idee a tutti non ottenendo ovviamente indietro le simpatie di nessuno.
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Quando una commedia divertente e piacevole come tante altre del genere viene interpretata da un'attrice fuori classe come Shirley Mac Laine, ecco che subito si trasforma in qualcosa di originale e di altamente apprezzabile nel campo cinematografico.
Shirley Mac Laine interpreta un'anziana e ricca signora, molto burbera e scontrosa ma soprattutto a tal punto sincera e diretta da proferire giudizi e proprie idee a tutti non ottenendo ovviamente indietro le simpatie di nessuno. Una persona, dunque, molto scomoda e difficile con cui trattare e pertanto anche sola dal momento che nel frattempo ella si è alienata anche la compagnia dell'ex-marito da cui ha divorziato anni addietro e della figlia stessa con cui non si vede da decenni. Leggendo, un giorno per caso, svariati necrologi sui giornali di suoi conoscenti in cui, ovviamente, vengono elogiate e ricordate le qualità dei defunti (con cui, peraltro la protagonista non si trova d'accordo) decide di farsi scrivere anzi tempo anch'ella un necrologio per quando verrà il momento della propria dipartita. Al fine di ciò contatta una giovane ragazza che scrive necrologi per un giornale in via di fallimento, esigendo che quest'ultima lo componga parlando positivamente di lei. Ovviamente sarà un'impresa difficile per la scrittrice dato il carattere aspro dell'anziana signora ma nel corso del tempo in cui le due donne, insieme anche ad una bimba di colore, si frequenteranno imparerà ciascuna a conoscere più a fondo l'altra, ad apprezzarsi e ad apprendere qualcosa l'una dall'altra.
Al di là della trama, forse, un poco improbabile, "Adorabile Nemica" deve essere apprezzato principalmente, ripeto, per l'attrice Shirley Mac Laine che anche in questa pellicola si rivela una grandissima attrice regalando agli spettatori un personaggio molto particolare, dalla spiccata personalità, e reso, pertanto, originale proprio dalla sua performance recitativa. E non si può che provare simpatia per un tale tipo di donna, sebbene presentata con tutte le caratteristiche negative possibili, in quanto nascosti possiede anche un buon cuore e una certa generosità e dose di "saggezza". Molto ben affiatate con lei sono Amanda Seyfried ed Ann Jewel Lee Dixon nel ruolo rispettivamente della scrittrice e della bimba di colore in affido.
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